Infortuni, crisi di fiducia, momenti di sofferenza: Raducanu e Andreescu provano a ritrovarsi a Roma

ROMA – Emma e Bianca tornano a sorridere, da quanto tempo non lo facevano? Forse è solo merito della magia di Roma, tutta questa gente che affolla ogni campo ed è pronta a esaltare (e talvolta anche a fischiare) ogni giocatore, la grande energia che scorre lungo i viali del Foro Italico. Dimenticati per qualche giorno gli infortuni, gli sponsor che se ne vanno, le tentazioni sempre in agguato. Domani è un altro giorno, intanto a Roma stanno facendo notizia.
Emma Raducanu e Banca Andreescu, ex campionesse Slam (curiosamente entrambe con ascendenti romeni) scivolate in basso nel ranking, sono negli ottavi degli Internazionali ed è una piccola grande notizia. Perché la britannica non aveva mai vinto in carriera tre partite consecutive sulla terra battuta e perché la canadese si era presentata a Roma con appena quatro match giocati nella stagione, dopo l’ennesimo stop durato questa volta sei mesi.
Emma Raducanu, 22 anni, numero 49 del mondo, è stata travolta dall’improvvisa popolarità derivante dall’incredibile trionfo agli Us Open del 2021, sopravvivendo a fatica ai cambi di coach, ai numerosi infortuni (è stata anche operata ai polsi), agli stalker in agguato e anche alla recente perdita delle sponsorizzazioni offerte da Vodafone e Porsche. Recentemente ha dichiarato di essersi sentita tradita da persone a lei molto vicine, e che adesso il suo cerchio di amicizie «è più ristretto che mai». Oggi contro Veronika Kudermetova ha reagito bene alla perdita del primo set finendo per travolgere l’avversaria (5-7 6-0 6-1) che è dovuta anche ricorrere alle cure del medico. «Sono contenta del mio livello di gioco sulla terra, mi piacciono i rimbalzi alti, posso colpire bene – ha detto Emma – sto variando molto i colpi, muovo meglio i piedi, e sono riuscita anche a rispondere bene al suo servizio. Domani giocherò contro Gauff, sarà un test molto impegnativo. Coco ha giocato una finale al Roland Garros, quindi si trova a suo agio su questa superficie, io cercherò di continuare a divertirmi».
Contro Bianca Andreescu, Rybakina aveva vinto tutti e tre i precedenti, tra cui l’ultimo a Madrid pochi giorni fa. Ieri la ventiquattrenne campionessa canadese – scesa al numero 121 del ranking, ma rientrerà a fine torneo tra le prime cento – si è rifatta ampiamente, travolgendo l’avversaria 6-2 6-4. «Non sono sorpresa del livello del mio gioco – ha detto Bianca – perché so che posso giocare un bel tennis, sono contenta però di essere migliorata così tanto in pochi giorni. Rispetto a Madrid, oggi mi riusciva tutto, così si spiega il successo». A 19 anni vinse a Flushing Meadows, poi non è più riuscita a ripetersi a quei livelli, angustiata anche lei da numerosi infortuni. Nei giorni scorsi ha rivelato i suoi problemi di peso («la maggior parte dei miei infortuni era dovuta all’eccesso di peso che stressava articolazioni e legamenti, devo restare magra») e quelli legati all’alcol («sono del tutto sobria da sei mesi e voglio continuare così»). Appassionata di meditazione, pittrice per hobby, sta cercando di trovare nella sua vita una diversa collocazione del tennis. «Voglio essere più paziente con me stessa – le sue parole – ragionare con meno emotività. La salute mentale è fondamentale, ho solo 24 anni e tanto tempo davanti a me».
E la magia di Roma? «Mi piace tutto di questa città, camminare, fare shopping, e soprattutto mangiare la pasta!», ammette Raducanu. «La mia preferita? Quella con pomodoro e guanciale. Come la chiamate? A-ma-tri-ciana…, è lei». «Roma è Roma, ogni volta che torno la trovo più… beatiful – è Andreescu che parla – il mio allenatore (James Nishimura, nda) parla un po’ di italiano e così mi aiuta. Quali parole conosco? Ciao, tutto bene, dai dai, forza, mangiare…». Speravamo in qualcosa di meglio, ma va bene anche così. Forza Bianca (e forza Emma), il grande tennis ha ancora spazio per voi.