E’ cominciata bene l’avventura degli italiani nel circuito, vincono sia Seppi che Sanguinetti, e la Pennetta avanza ancora a Gold Coast
Non si può certo dire che la stagione sia cominciata male per i nostri portacolori, anzi. Ad Adelaide, torneo con un montepremi da 394.000 dollari, Andreas Seppi ha battutto Pashanski con un doppio 6-4. L’avversario non era di altissimo livello, d’accordo, ma sappiamo tutti quanto sai importante e non sempre facile tornare in campo dopo una bella pausa. Gli altri risultati vedono Ivo Karlovic prevalere su Juan Ignacio Chela (6-3 3-6 6-1) mentre James Blake supera con un duplice 6-3 Martin. In più l’australiano Philippoussis torna a vincere e lo fa contro Vncent Spadea dopo tre set abbastanza combattuti (6-4 3-6 6-4) il risultato finale. Al Chennai Open, in India, l’altra buona notizia per il tennis nostrano: Davide Sanguinetti riesce a prevalere su Olivier Rochus dopo due tie-break, lo spezzino infatti recupera il 2-6 iniziale e vince al tie-break del terzo. Parte male invece Richard Gasquet battuto con un doppio 6-4 da Tim Henman. Deve ancora scendere in campo Filippo Volandri contro Mahut mentre si attende il debutto stagionale di Federer, lo svizzero sarà impegnato contro Minar.
Vince
ancora anche Flavia Pennetta che dopo la Bichkova si libera anche
della Li altrettanto agevolmente, se ieri era stato un 6-2 6-4 in favore
della pugliese questa volta è arrivato un secco 6-2 6-2. Un risultato
ancora
riguardante il primo turno è quello che vede vittoriosa Patty
Schnyder
sulla Razzano (6-2 7-6 il finale). Unica nota negativa la sconfitta di
Thatiana Garbin ad opera della Gojdosova, la nostra portacolori
si è dovuta arrendere dopo aver vinto il primo set, 6-4 6-2 i risultati
degli altri due parziali. Ad Auckland invece avanzano la
Kirilenko,
che ha la meglio sulla Blahotova (6-4 6-1 il risultato finale) e la
Likohvtseva
che supera a fatica la Morigami, 7-5 5-7 7-5 i parziali dei tre lottatissimi
set. Da segnalare inoltre il difficile successo al primo turno di Daniela
Hantuchova, le ci sono voluti tre set, 2-6 6-3 6-2, per piegare
la resistenza della Beygelzimer.
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