Il numero 2 d’Italia ha espresso considerazioni interessanti dopo il suo esordio a Vienna, in cui ha liquidato brillantemente il lucky loser serbo Medjedovic

Lorenzo Musetti avrebbe dovuto affrontare l’ex numero 3 del mondo Stefanos Tsitsipas nel suo primo match all’ATP 500 di Vienna, ma il tennista greco ha dato forfait all’ultimo e a beneficiarne è stato il lucky loser serbo Hamad Medjedovic. Quest’ultimo poteva mettere in difficoltà il numero 2 d’Italia con il suo ottimo servizio e il suo gioco aggressivo, ma il carrarino in versione deluxe ha ottenuto una comoda vittoria in due set proseguendo nella sua corsa verso le Nitto ATP Finals di Torino. Il 23enne azzurro ha ritrovato ottime sensazioni dopo il passo falso a Bruxelles ed è pronto a giocarsi le sue carte nella capitale austriaca, a partire dal secondo round contro l’argentino Tomas Martin Etcheverry (numero 60 del mondo).
“Penso che le chiavi del match siano state un paio: quel game sul 5-4 nel primo set e il game in cui ho piazzato il break nel secondo. Ho sicuramente innalzato il mio livello in quei momenti e mi sono andato a prendere i punti” – ha analizzato Lorenzo ai microfoni di ‘Sky Sport‘. “Medjedovic è un avversario ostico su questi campi, perché serve molto bene e tira davvero forte non lasciandoti tanto tempo per manovrare. Sono soddisfatto di come ho gestito le varie fasi della partita, mostrando quella continuità che è stata la chiave della mia crescita quest’anno” – ha aggiunto il numero 8 del mondo.
Musetti è consapevole dell’importanza di questo torneo in ottica ATP Finals: “A questo punto della stagione, ogni punto conta e non è un segreto che le ATP Finals siano il mio grande obiettivo. Ho giocato un match solido e ho avvertito buone sensazioni, considerando che era anche la mia prima partita sul Centrale in questa edizione. Sono convinto che riuscirò ad esprimere un tennis ancora migliore nei prossimi giorni.” L’azzurro ha parlato anche del suo prossimo avversario: “Etcheverry è un ottimo giocatore, abbastanza completo. Il cemento indoor non è probabilmente la sua superficie preferita, ma mi darà sicuramente del filo da torcere. Ci conosciamo bene e abbiamo un ottimo rapporto fuori dal campo. L’ho battuto a Madrid quest’anno, ma ricordo che non è stata una partita facile.”