Il numero 2 d’Italia è triste e abbattuto dopo essere stato sconfitto nettamente da Auger-Aliassime negli ottavi di finale del Masters 1000 di Shanghai

Foto di Ray Giubilo

Se avesse battuto Felix Auger-Aliassime negli ottavi di finale del Masters 1000 di Shanghai, Lorenzo Musetti avrebbe messo una seria ipoteca sulla qualificazione alle Nitto ATP Finals di Torino. Tuttavia, il giocatore canadese è stato nettamente superiore al numero 2 d’Italia ieri e si è imposto in due set con pieno merito. Il carrarino – dal canto suo – non ha sfoderato la sua migliore prestazione ed è uscito dal campo abbastanza triste, essendo consapevole che era una ghiotta chance per avvicinarsi al suo grande obiettivo. Il 2025 rappresenta l’anno migliore della giovane carriera di Lorenzo, che è maturato sotto tutti i punti di vista e meriterebbe che i suoi importanti sforzi vengano premiati con la presenza a Torino a novembre.

Come è noto, Jack Draper ha sostanzialmente libero un posto per Torino, avendo annunciato già da diverse settimane la fine anticipata della sua stagione a causa di un infortunio al braccio. Nel momento in cui stiamo scrivendo, è incerta la presenza di Novak Djokovic, che non ha ancora fatto chiarezza sulle sue intenzioni confermando soltanto l’ATP 250 di Atene da qui a fine stagione (la leggenda serba aveva saltato le Finals nella passata edizione). Musetti ha ancora margine sui suoi inseguitori, ma Aliassime ha la chance di arrivare molto lontano nel penultimo Masters 1000 del 2025. Felix è tornato ad esprimere il suo miglior tennis e partirà favorito nei quarti contro il francese Arthur Rinderknech.

Ai microfoni di ‘Spazio Tennis‘, Lorenzo ha esternato tutto il suo rammarico per il match contro il canadese: “Credevo davvero di poter ottenere un grande risultato in questo torneo e adesso ho la sensazione di aver sprecato una chance, anche pensando alla Race. Non sarà facile digerire questa sconfitta. Devo ammettere che lui ha giocato molto bene, servendo con alte percentuali e commettendo pochi errori da fondo campo, mentre io ero nervoso e non sono riuscito a sfruttare le poche chance che ho avuto a disposizione.” Il numero 9 del mondo ha ammesso che lo spiacevole episodio accaduto a Pechino ha avuto un peso psicologico rilevante: “Questo periodo in Cina non è stato facile, non mi sono più sentito a mio agio dopo quello che è successo a Pechino. È vero che questo clima sfavorevole me lo sono creato un po’ da solo e mi dispiace. Il nervosismo e la tensione mi hanno portato fuori strada.” A meno di cambiamenti, l’azzurro tornerà in azione al torneo di Bruxelles, in programma dal 13 al 19 ottobre, dove sarà il numero 1 del seeding.