L’ex tennista ha commentato i fatti di questi giorni dando anche qualche consiglio e riferimento al connazionale Jannik Sinner.

Il torneo Masters 1000 di Shanghai è destinato a far discutere ancora per molto tempo e il clima attorno ai giocatori è davvero caldo. C’è chi si è ritirato come Jannik Sinner o risultati anomali con big crollati dinanzi ad un clima che difficilmente possiamo definire ‘normale’. L’ex tennista Adriano Panatta ha parlato dalle colonne del Corriere della Sera ed ha avuto parole molto forti per commentare ciò che sta succedendo, non lesinando anche qualche piccolo consiglio per Sinner, in vista dei programmi futuri. Il pensiero di Panatta appare abbastanza chiaro:
“Nel tennis c’è un problema di fragilità ma non riguarda Sinner, riguarda tutti. E’ un problema dell’intero sistema. La scelta di andare a giocare a Cincinnati e Shanghai hanno portato Sinner a perdere due occasioni che hanno finito per deludere le proprie ambizioni, il tutto in un’annata straordinaria dove ha vinto due Slam, e uno dei quali è lo storico Wimbledon. Sono stati due tornei giocati in condizioni estreme, quasi come delle prove di sopravvivenza. Finiti con due evitabili e dolorosi ritiri”.
Panatta ha approvato la scelta di Alcaraz di saltare Shanghai, è stata una bella mossa. Ora Sinner deve giocare a Riad, poi Vienna, Parigi, le Finals e la Davis, e tutto in un mese e mezzo. Prosegue l’ex tennista: “Mi chiedo, ma è proprio necessario questo tour de force? Tutti mi diranno dei punti, la classifica e il numero uno…Chissenefrega di tutto questo, non ce lo mettete”, la chiosa di Panatta.
Infine Adriano prende in considerazione delle vie alternative sottolineando: “Oltre certi limiti non si va, suona l’allarme e tutti nello spogliatoio. Avrebbero dovuto farlo anche a Cincinnati e Shanghai, penso alla chiusura del tetto, aria condizionata ed ombrelloni sulle sedie dei campi campo. Niente è stato fatto e l’Atp sta zitta”. Panatta ha ricordato che Pietrangeli recrimina di non aver preso parte al tennis in questa epoca dove avrebbe fatto molti soldi e risponde: “Lui già sa come la penso, ma lo ribadisco. Sono felice di essere nato ‘troppo presto’ perchè in un tennis cosi non mi sarei divertito neanche un pò”.