Il 24 volte campione Slam ha dovuto dare fondo a tutte le sue energie per vincere il suo primo match a Shanghai, ad attenderlo c’è il tedesco Hanfmann

Foto di Ray Giubilo

Novak Djokovic ha dovuto sudare (nel senso più letterale del termine) per sconfiggere Marin Cilic al secondo turno del Masters 1000 di Shanghai, dovendo fare i conti anche con un’umidità fuori scala che sta mettendo a dura prova la resistenza dei giocatori. Il 38enne serbo – quattro volte vincitore di questo torneo e finalista della passata edizione – ha piegato il veterano croato per la 20ma volta in 22 scontri diretti, ribadendo ancora una volta che l’età è soltanto un numero e che non ha alcuna intenzione di alzare bandiera bianca. L’ex numero 1 del mondo vuole continuare a competere ad alti livelli il più a lungo possibile e al prossimo turno se la vedrà con il tedesco Yannick Hanfmann (giustiziere a sorpresa dell’americano Frances Tiafoe).

In conferenza stampa, il 24 volte campione Slam ha ammesso quanto sia stata dura giocare con una simile umidità: “L’umidità qui è davvero pazzesca, devo essere onesto. Non ricordo un clima del genere in Cina e forse non avevo mai giocato con una simile umidità in tutta la mia carriera. Ovviamente le condizioni sono le stesse per me e per il mio avversario, quindi l’unica cosa che puoi fare è accettare queste condizioni e andare avanti. Spero che questo fattore non mi penalizzi lungo il torneo.” Il servizio è stato il colpo che ha aiutato di più Nole contro Cilic: “Ho fatto più aces di lui, che è molto insolito quando si affronta un giocatore come Marin. La battuta mi ha tirato fuori dalla maggior parte delle situazioni complicate e ne sono felice, ma è stata comunque una battaglia durissima dal punto di vista fisico. A volte fa bene iniziare un torneo con una partita così.”

Il nativo di Belgrado è stato protagonista di una sessione di allenamento molto intensa con Holger Rune prima dell’inizio di questo torneo. “Io e lui diamo sempre spettacolo quando ci alleniamo insieme, il che è fantastico. A volte ci spingiamo persino troppo oltre con l’obiettivo di dare il massimo. Avere un livello così alto di concentrazione in allenamento è il modo migliore per preparare un torneo di questa importanza e non vedo l’ora di tornare in campo” – ha spiegato Novak. Djokovic ha sempre ricevuto tantissimi affetto dal pubblico cinese: “La gente mi ha dimostrato amore e rispetto ogni volta che sono venuto qui, gliene sono davvero grato. Io cerco di ricambiarli giocando il mio miglior tennis e dicendo qualche frase in cinese.”