Il kazako è il prossimo avversario di Jannik Sinner a Flushing Meadows, ma le sue dichiarazioni sul doppio – nel mirino anche Padel e Pickleball – stanno facendo discutere e non poco

Si potrebbe dire che è il solito, irriverente, Alexander Bublik. Il tennista kazako sta vivendo probabilmente una delle sue migliori stagioni in carriera, e anche agli US Open si è spinto fino ai quarti di finale dove incontrerà per la terza volta in questo 2025 Jannik Sinner. Ma piuttosto che concentrarsi sulla sfida al numero al mondo, ‘Sascha’ Bublik ha deciso di scagliarsi apertamente contro i doppisti – e non solo – in un’intervista concessa a Ben Rothenberg in ‘Bones‘. “A volte il doppio è noioso – afferma il kazako – non è vero tennis. È per chi non sa giocare in singolare: giocano in doppio e poi passano al padel o al pickleball”. Come prevedibile le sue parole stanno facendo ampiamente discutere, tra chi loda la sincerità del kazako e chi invece vede le sue parole come una profonda mancanza di rispetto.
Lo stesso Bublik ha giocato in diverse occasioni il doppio, e nel 2021 ha anche raggiunto la finale del Roland Garros in coppia con Andrey Golubev. Tutto questo però non sembra fargli cambiare idea, ma al contrario rafforza la sua opinione. “Sono finalista di un Grande Slam e allora? Non so nemmeno dove sia quel trofeo, è inutile. È come essere un campione di Padel”. E alla domanda sulle motivazioni che lo spingono di tanto in tanto a scendere in campo in doppio, la risposta è chiarissima. “Mi piace giocare per allenarmi, per le risposte o semplicemente per condividere il campo con qualcuno che mi piace. Va bene. Ma prenderlo come una competizione seria? A parte i soldi, se qualcuno ha bisogno di soldi extra, non ne vedo il senso”.
Bublik tiene poi a precisare che non ne fa una questione di principio, e che rispetta molti dei doppisti presenti nel circuito. “Ne conosco molti. Andrea Vavassori per esempio è un bravo ragazzo, gli auguro tutto il successo possibile. È arrivato vicino alla top 10′ e ha capito che non poteva andare oltre, è passato al doppio e ha vinto uno o due Slam. Così va bene. Persino Thompson: se domani smettesse di giocare in singolare, sarebbe onesto”.

