Era andata virale la scena che faceva notare come un uomo abbia sottratto ingiustamente il cappellino autografato al bambino, ma per fortuna Majchrzak ha risolto il problema

Foto di Ray Giubilo

Tutto bene quel che finisce bene, ma che brutta storia che rischiava di essere. Chi è stato almeno una volta sulle tribune di un campo da tennis sa bene come, a fine partita, ci si riversi verso il campo per provare a strappare una foto o un autografo del proprio beniamino, e molto spesso protagonisti di queste scene sono i bambini. E così pure era stato nel match che ha visto Kamil Majchrzak trionfare in cinque set su Karen Khachanov: il tennista polacco si è dedicato a lungo a firmare autografi, tra questi anche un cappellino che aveva voluto donare a un bambino presente sugli spalti. In un video che è poi diventato virale si vede però come, al momento del dono, un uomo che si trovava nelle vicinanze abbia rubato il cappellino e lo abbia intascato prontamente.

Il bambino ha anche provato in un primo momento a chiamare Majchrzak, che però comprensibilmente preso dal momento non ha sentito nulla. Venuto a conoscenza della situazione, il giocatore polacco si è prontamente mobilitato per cercare di consegnare un nuovo cappellino al bambino che aveva subito l’ingiustizia. “Dopo la partita non ho registrato che il mio cappello non era arrivato al ragazzo“, ha scritto. “Fortunatamente ho abbastanza cappellini, quindi sono preparato. Ehi ragazzi, potreste aiutarmi a ritrovare il ragazzo della mia partita? Se siete voi (o i vostri genitori vedete questo), per favore mandatemi un messaggio privato.” Detto, fatto. Grazie alla cassa di risonanza dei Social, poche ore dopo la star polacca ha confermato che il ragazzo era stato localizzato. Condividendo le stesse foto dell’incidente nella sua storia, ha aggiunto: “Sono impressionato dalla potenza di internet. Ce l’abbiamo fatta! Ora va tutto bene.”