Durante il media day degli US Open, il campione serbo ha parlato del suo stato di forma e anche della rivalità Sinner-Alcaraz

Foto di Ray Giubilo

Dopo la sconfitta rimediata in semifinale a Wimbledon contro Jannik Sinner, Novak Djokovic è pronto a fare il suo ritorno in campo. Il 24 volte campione Slam giocherà già domani nel primo turno con Learner Tien dopo aver rinunciato ai Masters 1000 di Toronto e Cincinnati. “Ho deciso di non giocare perché volevo passare più tempo con la mia famiglia e, onestamente, penso di essermi guadagnato il diritto e il lusso di poter scegliere e decidere dove voglio andare e cosa voglio giocare – ha detto Nole in conferenza stampa -. A dire il vero, non mi piacciono più i tornei Masters di due settimane. Sono troppo lunghi. Mi concentro principalmente sui tornei del Grande Slam. Mi piacerebbe giocare più tornei, ma se ci pensi, attualmente è come se avessimo 12 tornei del Grande Slam all’anno. Gli Slam durano due settimane, e anche i Masters 1000 durano quasi due settimane. Non cerco classifiche, né punti, né difendere qualcosa. Semplicemente non ci penso più. L’importante è dove trovo motivazione e gioia“.

Il serbo ha aggiunto: “Voglio trovare un equilibrio tra le mie priorità e quelle della vita. La famiglia è, ovviamente, la cosa più importante, così come essere presente nelle date importanti. A proposito, mi mancherà, forse mi mancherà il compleanno di mia figlia. È il 2 settembre, quindi se tutto va bene, sarò ancora qui“. E sulla rivalità Sinner-Alcaraz: “La loro rivalità è incredibile. Ciò che hanno realizzato negli ultimi due anni è straordinario. Quest’anno, in particolare, le finali che li abbiamo visti giocare al Roland Garros, a Wimbledon e in altri tornei sono semplicemente incredibili per il nostro sport. Ci sono altri giovani giocatori che senza dubbio li sfideranno, e si spera che qualcuno possa entrare nella mischia. Rune era lì, ha alti e bassi, così come Fonseca. Ci sono giocatori che possono prendere il posto di terzo incomodo. Mi identifico anche io come il terzo giocatore, perché mi sono trovato in quella situazione con Federer e Nadal. Voglio vedere un terzo giocatore entrare nella rivalità“.