Quattro dei primi sei giocatori del ranking mondiale hanno disertato la trasferta in Canada, un duro colpo per il direttore del torneo Nick Hale

Il Masters 1000 di Toronto sta entrando nel vivo, con il tabellone che si è allineato ai quarti di finale (senza più azzurri in gara purtroppo). I fan hanno risposto presente anche quest’edizione, benché sia innegabile che si tratti di un’edizione in tono minore a causa delle numerose assenze fra i top players. Il nuovo formato dei Masters 1000 – che sono stati allungati a 12 giorni (tranne Monte Carlo e Parigi-Bercy) – costringe i migliori giocatori a fare delle scelte per non rischiare infortuni e il prestigioso torneo canadese non è stato fortunato quest’anno. Hanno infatti disertato la trasferta in Ontario i primi due giocatori del ranking mondiale – Jannik Sinner e Carlos Alcaraz – oltre al 24 volte campione Slam Novak Djokovic (che non gioca in Canada dal lontano 2018) e alla stella britannica Jack Draper (che tornerà in azione soltanto agli US Open a fine estate).
Interrogato su questo argomento dai media locali, il direttore del torneo Nick Hale non ha potuto nascondere che tutti questi forfait abbiano indebolito l’edizione 2025: “Queste rinunce non ci hanno fatto piacere, sarebbe inutile nasconderlo. Abbiamo parlato con i dirigenti dell’ATP in questo periodo e avremo un incontro con Andrea Gaudenzi per discutere su come migliorare la situazione in ottica futura. I Masters 1000 hanno adottato un nuovo modello che prevede una durata di 12 giorni ed è necessario lavorare su questo formato per renderlo ancora più soddisfacente.”
Qualche giorno fa, il numero 3 del mondo Alexander Zverev – uno dei pochi top player che sono venuti in Canada quest’anno – ha affermato senza mezzi termini che il nuovo formato dei Masters 1000 non piace a nessuno, invitando l’ATP a trovare una soluzione alternativa per incrementare i guadagni legati a questo business.