Il numero 1 del mondo scosso e incredulo nelle parole in campo dopo il ritiro shock di Dimitrov

Foto Ray Giubilo

LONDRA – “Non so cosa dire. Se ci fosse un modo perché potesse giocare lui il prossimo turno…Questa non è una vittoria”. Un Sinner onesto, contrito, sinceramente dispiaciuto è andato al microfono sul Campo Centrale di Wimbledon subito dopo il ritiro di Grigor Dimitrov per infortunio nel loro incontro di ottavi di finale, incontro in cui il bulgaro era andato in vantaggio di due set, complice anche un altro infortunio che a sua volta il numero uno del mondo aveva patito al gomito destro cadendo nel primo game del match. Infortunio la cui gravità potrà essere valutata solo domattina (martedì ndr), come ha detto più tardi Sinner in conferenza stampa, e che preoccupa, ma non mette in discussione la disputa del quarto di finale contro Ben Shelton.

In un primo tempo, Jannik Sinner aveva rifiutato la consueta intervista del vincitore sul campo, avviandosi allo spogliatoio fianco a fianco con Dimitrov. Ma era stato poi richiamato sul Centre Court perché “the show must go on”. E allora, semplicemente, ha esordito con un “Non so cosa dire. Grigor è un giocatore incredibile, lo avete visto tutti oggi. E’ anche un mio grande amico fuori dal campo, ci intendiamo bene”. Ovazione.
Onestamente, si meriterebbe di giocare il prossimo turno”, ha aggiunto il campione altoatesino fra gli applausi del pubblico, che aveva seguito con il fiato sospeso un match drammatico che ha avuto una sequenza incredibile di colpi di scena: la caduta di Sinner in avvio, il numero uno del mondo chiaramente menomato soprattutto sui colpi di dritto, il “medical timeout” senza molto esito, le giocate di classe di Dimitrov, la chiusura del tetto per l’arrivo dell’oscurità dopo due set, una breve pausa che dava qualche speranza a Sinner, l’infortunio decisivo di Dimitrov proprio dopo aver messo a segno un ace che lo portava sul 2-2 nel terzo set, il rientro negli spogliatoi per un ultimo disperato tentativo di recupero, il ritiro definitivo del bulgaro, proprio davanti a Roger Federer seduto nel Royal Box, lui che a lungo ne era stato considerato l’erede, una promessa mai mantenuta. “Gli auguro un rapido recupero – ha detto ancora Sinner –è stato molto sfortunato. Questa non è una vittoria. Purtroppo negli ultimi Slam aveva già sofferto per diversi infortuni. Non è la fine che tutti volevamo vedere. E’ molto triste. Possiamo solo augurargli tutto il meglio. Fategli un bell’applauso”. Altra ovazione del pubblico del Centre Court, per Dimitrov e per l’onestà e la sportività di Sinner.

Della sua caduta al primo game della partita, il tennista di Sesto Pusteria ha detto in conferenza stampa di aver rivisto il video e che non appariva grave, ma che lo ha condizionato al servizio e nel dritto. “Solo domani potremo fare i controlli necessari”, ha aggiunto. “Ne valuteremo l’entità e ci adatteremo. Non so come questo influirà sulla giornata di allenamento. Certo, c’è un po’ di preoccupazione”. Con Shelton dovrà essere al meglio, vista la forma mostrata dall’americano contro Lorenzo Sonego. “Sarà importante la risposta al servizio”, ha detto Sinner, il quale è tornato anche sull’ottima prestazione di Dimitrov, sottolineandone la prestazione al servizio, la capacità di sfruttare meglio il leggero vento che soffiava sul Centrale, la preparazione dell’incontro, la varietà delle soluzioni e ammettendo di non aver dato lui stesso il meglio, anche se “dopo che si è chiuso il tetto, tutto poteva succedere”. Infine, Jannik ha detto che l’assenza di un fisioterapista nel suo staff, dopo la recente separazione dal duo Panichi-Badio, non inciderà, dato che a Wimbledon ci sono “ottimi fisio e ottimi medici”.