Non è riuscito a trovare lo spunto vincente Darderi nel match odierno, costretto ad inseguire dall’inizio alla fine. L’australiano avanza meritatamente agli ottavi di finale

Foto di Ray Giubilo

Termina con un passivo di due sconfitte e zero vittorie il bilancio parziale dei giocatori italiani impegnati nel terzo turno a Wimbledon. Dopo la sconfitta di Mattia Bellucci per mano di Cameron Norrie, anche Luciano Darderi ha sventolato bandiera bianca e si è arreso in quattro set a Jordan Thompson. L’australiano si è infatti imposto con il punteggio di 6-4, 6-4, 3-6, 6-3 in quasi tre ore di gioco e al prossimo turno sarà chiamato a un’impresa non semplice contro Taylor Fritz, che in quattro set ha superato l’ostacolo Davidovich Fokina. Un match solo a tratti divertente e con l’australiano che ha confermato le previsioni della vigilia, aggrappato al servizio – 19 gli ace al termine dell’incontro – e più bravo di Darderi a mantenere alta la concentrazione, approfittando del calo dell’azzurro nel quarto set.

I primi due set sono caratterizzati da una costante, seppur non di grado elevato, pressione esercitata da Thompson, che con il minimo sforzo ottiene il massimo risultato. È infatti un break per ogni set a decidere i primi due parziali – entrambi i break arrivati piuttosto prematuramente – con l’australiano che si è sempre aggrappato alla prima di servizio, fondamentale con cui ha realizzato almeno il 70% dei punti in ogni set. Il punto debole per Darderi fino a questo momento, più che le difficoltà al servizio, è la sensazione di non riuscire mai a far male al proprio avversario, come dimostrato dalle sole tre palle break che è riuscito a procurarsi.

A partire dal terzo però alcuni equilibri sembrano cambiare nel match, ed è il momento in cui Darderi riesce a ritrovare alcune buone sensazioni e prova a far girare in suo favore la partita. L’intero parziale si decide tra il terzo e il quinto game, e proprio quella concretezza che aveva caratterizzato Thompson nei primi due set sembra venire meno: manca un totale di quattro palle break – di cui tre che lo avrebbero portato avanti anche nel terzo – e nel mezzo cede di schianto il servizio per la prima volta nel match e con Darderi che sale sul 4-1 al termine di questa delicata fase di gioco. Il vantaggio viene portato in porto fino in fondo dall’azzurro, che si trascina così al quarto set. La partita diventa più divertente, gli scambi si allungano e non c’è più un giocatore al comando, e la sensazione che quel sottile equilibrio che si è venuto a fermare possa rompersi in qualsiasi momento. Darderi è il primo a cedere – forse anche sul piano mentale, palesando un eccesso di nervosismo – e cede nuovamente il servizio nel corso del settimo gioco, spalancando così le porte degli ottavi di finale a Thompson: l’australiano tiene i due successivi turni di battuta e chiude le ostilità al primo match point utile.