Le due azzurre completano l’opera a Parigi e si regalano il primo Major insieme. Daniilina e Krunic si arrendono al terzo set

Alle coppe non ci si abitua, ai brividoni per le finali neppure. Anche se ormai per l’Italia iniziano ad arrivare in quantità, e se Sara Errani e Jasmine Paolini a Parigi si trovano molto bene: finale l’anno scorso (persa contro Gauff-Siniakova), ‘vendicata’ dal successo olimpico, e ora il primo successo in coppia in uno Slam.
Daniilina e Krunic erano alla prima finale, anzi, al primo torneo dello Slam giocato in coppia ma hanno dato alle nostre filo da torcere (6-4 2-6 6-1), non solo in campo, ma anche alla fine, quando la Krunic ha tenuto uno ‘speech’ lunghissimo («l’ho provato per anni sotto la doccia negli spogliatoi..»)
«Difficile parlare dopo Alex…», ha esordito infatti Jasmine. «Volevo dire grazie a Sara: questo è stato il tuo ultimo torneo in singolare, per me sei davvero una ispirazione per me, anzi, una leggenda».
Il momento piò toccante però è stato sicuramente quello in cui ha preso la parola Sara, che di Slam con questo ne ha vinti sei, e che a Parigi aveva giocato la finale anche in singolare nel 2012, sconfitta da Maria Sharapova». Per lei, a 38 anni, inizia ad essere il momento dei bilanci, oltre che quello dei festeggiamenti.
«Qui ho i migliori ricordi della mia carriera», ha spiegato Sara. «Nel tennis non ci si ferma mai, c’è sempre un match da giocare il giorno dopo, la settimana dopo, a Roma sono stata molto felice e anche qui con il successo in misto, ora ho un po’ di tempo per riflettere, anche perché vincere uno Slam è una cosa grande. Grazie a Jasmine, grazie alla mia famiglia, grazie a voi per il tifo – ha poi aggiunto in Italiano – sono state tre settimane faticose e lunghe, ma davvero speciali. Vedremo cosa proporrà il futuro…». Difficile, dopo questi successi, dopo questi due anni da favola, immaginare Sara fuori dal campo dei suoi sogni…