Coco Gauff ha vinto il Roland Garros superando in rimonta la numero uno al mondo, che questa volta non nasconde l’amarezza per la sconfitta

PARIGI – Un’americana a Parigi. Dieci anni dopo il terzo successo di Serena Williams, gli Stati Uniti tornano a festeggiare, grazie a questa ventunenne della Florida, che al Roland Garros era stata già finalista tre anni fa (perse da Swiatek) e che si è convinta strada facendo di essere competitiva, e molto, anche sulla terra battuta, dove aveva già vinto un torneo, a Parma nel 2021. «Sono super contenta della vittoria, di come ho saputo reagire dopo aver perso quel primo set così lottato. Non ero sicura che avrei potuto farcela, però ho pensato alle parole di Tyler, “The Creator” (un rapper, nda), che ha scritto: “Se ti ho mai detto di avere un dubbio dentro di me, devo aver mentito”. E allora mi sono ripetuta, “posso uscire sconfitta ma devo dare tutto”, nel secondo set sono stata molto aggressiva, ho preso in mano il gioco. Durante la premiazione mi è venuta in mente quella di tre anni fa. Cercai di studiare bene ogni momento, perché, pensavo, se mi ricapita devo sapere bene cosa fare. E quel giorno è arrivato». Le scene di giubilo dei genitori in tribuna («sono bravi a mantenermi sempre con i piedi per terra»), il tifo di Spike Lee e Dustin Hofman. Il decimo torneo vinto in carriera da Coco – il secondo Slam dopo gli Us Open 2023, anche quella volta contro Sabalenka in finale e sempre in rimonta – è arrivato in una cornice davvero speciale. «Ho visto Spike, era tra le prime file, ha fatto molto chiasso. Alla fine mi ha salutato dicendomi, “ce l’hai fatta, sorella”, è stato tutto molto divertente. Differenze con il trionfo a Flushing Meadows? Quello è stato il primo, sicuramente più emozionante. Questo però era più inaspettato, anche se sulla terra avevo giocato bene (finali a Madrid e Roma, nda)». Programmi futuri? «E’ stato un mese molto intenso, ora qualche giorno di riposo poi comincerò a pensare a Wimbledon».
Sull’orlo della lacrime Sabalenka, stroncata da 70 errori gratuiti: «Oggi non era il mio giorno, tutto qui. Ho fatto un gran torneo, vinto partite difficili, ma ho giocato la peggiore partita degli ultimi mesi, e averlo fatto in una finale Slam fa davvero male. Certo, le condizioni erano molto difficili, c’era tanto vento, lei si è adattata molto meglio. E poi contro Coco avevo già perso giocando malissimo la finale degli Us Open, devo capire perché. Oggi è stato terribile, come supererò questa sconfitta? Me ne vado a Mykonos un paio di giorni, a bere tequila, mangiare caramelle gommose e fare qualche nuotatina come una turista qualunque. Sperando che basti…».