15 November 2013

Piatti ringrazia Gasquet: "Con lui una grande esperienza"

Il tributo di Riccardo a Richard. Il tecnico italiano che ha guidato il campione francese nelle ultime tre stagioni ad altissimo livello parla all'indomani della decisione di intraprendere nuove strade

piatti ringrazia gasquet: "con lui una grande esperienza"

di Enzo Anderloni

 

La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno, in quel di Londra, in pieno Masters Atp: Riccardo Piatti aveva comunicato a Richard Gasquet, grande protagonista della stagione 2013, ormai consolidato nella top 10 mondiale, che il loro percorso insieme si fermava lì. Non sarebbe stato il suo allenatore per il 2014.

Gasquet, a precisa domanda in conferenza stampa, aveva conformato che si trattava di una decisione del suo allenatore che lo aveva anche colto di sorpresa, perché lui con Riccardo si trovava benissimo.

 

D’altro canto anche i risultati testimoniavano che la collaborazione, iniziata nel febbraio del 2011 era stata molto fruttuosa. Allora il talentuoso francese era n.30 del mondo. Nelle successive stagioni è risalito fino a chiudere il 2012 al n.10 (con una medaglia di bronzo olimpica al collo) e il 2013 al n.9, con la semifinale agli Us Open e tre titoli nel carnet (Doha, Montpellier e Mosca).

Così, con la notizia della separazione, anticipata dal quotidiano l’Equipe, è partito il carosello delle ipotesi, qualcuno ha messo in dubbio la qualità dei rapporti tra l’allenatore italiano e il campione francese. Riccardo, da noi raggiunto telefonicamente , ha tenuto subito a precisare.

Il mio rapporto con Richard era ed è rimasto ottimo, e l’esperienza con lui è stata bellissima. La mia è stata una decisione sofferta che ho preso per motivi esclusivamente personali”.

“L’ho comunicata a Richard – continua il tecnico comasco – dopo la partita contro Roger Federer, il giorno del mio 55° compleanno. Sono arrivato a un punto della mia vita privata e professionale in cui sento di dover cambiare qualcosa sulla strada che mi porta da un lato a stare più vicino alla mia famiglia, dall’altra a rendere sempre più completa la mia esperienza di tecnico”.

 

“Dopo il percorso di crescita con il gruppo di Furlan, Caratti, Brandi e Mordegan, l’anno passato con Djokovic e il lungo cammino a fianco di Ivan Ljubicic fino alla 3ª posizione mondiale, le tre stagioni con Richard Gasquet sono state molto importanti per me - spiega Piatti - Mi hanno permesso di scoprire che dietro al’enorme talento che tutti vedono, c’è una persona di grande qualità. Un atleta intelligente, sensibile, forte, doti che nel passato Richard non era riuscito a far emergere appieno e che invece fanno di lui un campione a tutto tondo, non solo un grande artista della racchetta. E il rapporto con lui e con il resto del suo team, mi riferisco a Sebastien Grosjean e al preparatore Paul Quetin è stato splendido. Seguirlo da vicino è stato vivere ogni match ad alta intensità emotiva. Richard mi ha sempre tirato fuori fiumi d’adrenalina durante e dopo il match. Competere al suo fianco a quel livello mi ha coinvolto veramente tanto in termini emotivi”.

 

Oggi – conclude Piatti - ho molti progetti in corso con il mio team (che comprende Massimo Sartori, il preparatore Dalibor Sirola, l’esperto di videaonalisi Danilo Pizzorno e Ivan Ljubicic) come la consulenza con le scuole e i settori agonistici di alcuni club, le clinic estive all’Isola d’Elba. Altri progetti stanno per partire a livello internazionale. Sentivo di dover compiere un passo importante verso un nuovo assetto del mio modo di lavorare e ho scelto quello che mi sembrava il momento più giusto per farlo. Sono infatti tranquillo con la mia coscienza anche nei confronti di Richard perché so di averlo lasciato, da n.9 del mondo, nella piena condizione di crescere ancora e di provare a realizzare i suoi sogni”.

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