A Monaco di Baviera il campione scozzese ha colto il primo successo su terra della carriera, superando Kohlschreiber in una durissima finale giocata in due giorni… di ALESSANDRO MAGRINI

di Alessandro Magrini – foto Getty Images

 

Si dice che c’è sempre una prima volta nella vita…oggi lo è stata per Andy Murray che, grazie al successo su Philipp Kohlschreiber nella finale dell’ATP 250 di Monaco di Baviera, ha conquistato il primo titolo su terra della carriera.

 

7-6 5-7 7-6 il punteggio con cui si è imposto lo scozzese, che ha dovuto aspettare addirittura un giorno di troppo per il tanto agognato trionfo. A complicare i piani degli organizzatori e a far crescere la tensione dei finalisti ci ha pensato infatti la pioggia, che aveva già ampiamente funestato il BMW Open durante la settimana (interamente cancellato il programma dei quarti nella giornata di Venerdì), e che si è puntualmente ripresentata la Domenica. Risultato: lunghissimo ritardo iniziale e successiva interruzione definitiva, con rinvio “dei giochi” al giorno seguente.

 

Riprese nella tarda mattinata le ostilità sul 3-2 Kohlschreiber, a decidere l’esito del primo set è stato il tie-break, epilogo inevitabile considerato l’agio alla battuta di entrambi i giocatori: se lo è aggiudicato per 7-4 Murray, autore sul 4-4  del mini-break decisivo.

Costretto a rincorrere, il tennista di Augsburg non si è però dato per vinto. Dopo essere stato ad un passo dalla sconfitta (3 palle break consecutive salvate nel 7° game), Philipp è poi riuscito a riportare in parità le sorti dell’incontro: a fare la differenza il break ottenuto nell’11° gioco, grazie soprattutto a due meravigliose risposte vincenti.

Come il primo, anche il terzo e decisivo parziale si è risolto al tie-break, e ancora una volta nello sprint "ai 7 punti" ha avuto ragione il tennista di Dunblane, che finalmente ha potuto gioire (seppur in maniera contenuta, come suo solito) sotto qualche timidissimo raggio di sole.

 

Tabù clay finalmente infranto per Andy che, grazie al 3° successo nei 4 head to head con il numero 26 ATP, aggiunge il 32° trofeo alla bacheca di casa.

A Kohlschreiber invece non riesce la tripletta nel capoluogo bavarese, dopo le soddisfazioni targate 2007 e 2012. Per lui il saldo vittorie/sconfitte nelle finali disputate in carriera diventa ancora più negativo: 5 i sigilli a fronte di 7 delusioni.

 

Ultime considerazioni riguardo il capitolo tricolore: se in questi giorni il cielo di Monaco ha avuto ben poco di primaverile, altrettanto “grigia” è stata la settimana per gli azzurri impegnati in Germania. Sia Bolelli che Fognini infatti sono stati eliminati agli ottavi, anche se ben diversa è stata l’uscita di scena dei due: Simone ha lottato e si è fatto onore contro il più quotato Goffin, mentre Fabio ha subito una dura lezione dal giovane austriaco Thiem.