La storia di “STE…Fans”, sito dedicato Edberg e attivo da 11 anni. Lo gestisce un ragazzo italiano, Mauro Cappiello, che qualche giorno fa ha coronato il sogno di conoscere il campione svedese.
Una schermata di "STE…Fans", storico sito internet dedicato a Stefan Edberg

Di Riccardo Bisti – 22 giugno 2012

 
Incontrare il proprio idolo dopo 20 anni di passione. Avremmo voluto misurare i battiti del cuore di Mauro Cappiello quando, una decina di giorni fa, stava per stringere la mano a Stefan Edberg. L’evento è stato possibile al torneo di Halle, dove l’ex campione svedese ha giocato un’esibizione insieme a Michael Stich, Martina Navratilova e Anastasia Myskina. Cappiello è partito dall’Italia e si è concesso una gita in Westfalia, dove è stato trattato con i guanti. Pur senza avere l’accredito stampa, lo staff del torneo gli ha consentito di assistere alla conferenza di Edberg e poterlo incontrare. C’è stata una breve chiacchierata e la consegna di una targa con lo streenshot del sito http://stefanstennis.free.fr. Sito storico, di cui Cappiello è ideatore e indefesso curatore. Si tratta di una community di fans del grande campione svedese, il cui ritiro è ormai datato (ha smesso di giocare nel 1996) ma non ha spento la passione di chi continua a seguirlo giorno dopo giorno, evento dopo evento. “Stefan non conosceva il sito, ha apprezzato molto e gli è venuto da ridere quando mi ha visto. Indossavo la tuta Adidas con cui vinse l’Australian Open del 1987” racconta Cappiello, 32 anni di cui 20 passati a fare il tifo per lo svedese. Una passione a prova di bomba, anche perché ha potuto seguire in prima persona soltanto gli ultimi anni di carriera di Edberg, per ovvi motivi…anagrafici. “Eh si, ero troppo piccolo”. La passione per l’Angelo Biondo è scattata tra il 1990 e il 1991 e lo accompagna ancora oggi.
 
Il giorno chiave è il 21 luglio 2001. Armato di computer e connessione a internet, Cappiello decise di creare un sito amatoriale dedicato al suo idolo. All’epoca pullulava di pagine web dedicate ai tennisti. “Oggi non ce ne sono quasi più, sono state sostituite dai blog e dai social network”. Possessore di un notevole archivio cartaceo, Cappiello diede vita un sito che vive ancora oggi. Di più: è cresciuto anno dopo anno, grazie anche alla collaborazione di tanti fans sparsi per il globo ma accomunati dalla passione per Edberg. “Una ragazza francese mi aiuta nella gestione quotidiana del sito e della pagina Facebook, poi abbiamo chi ci aiuta nelle traduzioni dallo svedese…ed è capitato che arrivassero traduzioni anche dal turco”. Un comunità che ha saputo espandersi fino a raggiungere numeri interessanti: la pagina Facebook ha oltre 14.000 fans, la mailing list è composta da 500 iscritti, mentre il canale Youtube (l’unico interamente dedicato a Edberg) ne ha circa 300. “Credo che siano numeri importanti perché si parla di atleta ritiratosi dal oltre 15 anni, con una personalità riservata”. In effetti è vero: i tennisti vengono idolatrati fino a quando sono in attività, poi lo star system tende a dimenticarsi di loro salvo poi “riesumarli” quando viene battuto qualche record. “Nel caso di Edberg il fenomeno è ancora più accentuato perché lui ha sempre tenuto un profilo basso, spesso è stato scontato nelle dichiarazioni. Ma non credo che sia così perché è un personaggio poco interessante. Il problema è che gli fanno le stesse domande da 15 anni!”
 
“STE…Fans” è un sito ricchissimo di informazioni e – soprattutto – chicche. Esiste una sezione biografica, in cui si trovano tutti i match e tutti i record, compresi gli head to head. “Volendo è la parte meno interessante, perché ci sono notizie che trovi anche altrove – continua Cappiello – credo che la parte più bella sia la sezione “Stefan Today” in cui seguiamo giorno per giorno quello che fa Edberg. Esibizioni, attività varie…oggi è co-proprietario di una società di investimenti”. Sull’onda di questa sezione, ce n’è anche una fotografica in cui sono raccolte tutte (o quasi) le apparizioni pubbliche di Edberg dal 2003 a oggi. Per chi ama i ricordi, dalla sezione “Download” si possono scaricare vari ritagli di giornale tratti da quotidiani e riviste. Una vera e propria ricostruzione della vita e della carriera di Edberg, assolutamente imperdibile. “Ha avuto un grande successo presso i lettori il recente inserimento di un articolo del 1982, in cui si raccontava la vittoria di Stefan al torneo dell’Avvenire”. Molto attivo anche il canale Youtube, dove ci sono diversi filmati esclusivi e anche alcuni match per intero, comprese alcune esibizioni del Senior Tour. Il profumo della passione si annusa nella sezione “Edberg Experience”, in cui ogni fan può raccontare le sue esperienze in prima persona. Se poi vi sentite particolarmente ferrati sull’argomento Edberg, c’è il “Quiz” a punti con 20 domande sulla vita e la carriera dello svedese. E la classifica viene periodicamente aggiornata.
 

La maggior parte delle visite arriva dall’Italia. “Forse ha influito il fatto che il sito sia nato qui, ma in realtà Stefan ha un grosso seguito dalle nostre parti. Nel 1996 è venuto al Foro Italico e gli è stato attribuito un abbraccio collettivo che non ha mai dimenticato. Anzi, ha manifestato il rimpianto di non aver giocato troppe volte gli Internazionali”. Ma la community ha una dimensione assolutamente internazionale, a partire dal linguaggio del sito, interamente in inglese. “Progetti futuri? Di sicuro ci piacerebbe interagire con lui, ma sarà molto difficile perché è molto geloso della sua privacy. Noi cerchiamo di essere delicati, di seguirlo con passione ma senza mai superare il limite. Di certo vorremmo girare il più possibile per i tornei, fare conoscenze, stringere rapporti…Il sogno sarebbe quello di realizzare un’intervista con lui. Abbiamo un discreto background e credo che verrebbe una cosa molto interessante. Ad esempio pochi sanno che fa delle cose rilevanti, come la partecipazione alla costruzione di un palazzetto destinato esclusicamente al tennis e fatto solo di legno. Sarà l’unico impianto al mondo a possedere il certificato di sostenibilità energetica riconosciuto a livello internazionale. Edberg è stato molto bravo a inventarsi una carriera di successo dopo l’attività di tennista, e credo che avrebbe molte cose da dire”. Intanto il sito sta per compiere 11 anni ed è uno dei più longevi nel panorama tennistico. “Vogliamo crescere, proporre sempre più contenuti esclusivi” conclude Cappiello con sincero orgoglio. Ne ha tutte le ragioni. Dedicare 2 ore al giorno al progetto, animati esclusivamente dalla passione, è un gesto meritorio. Nella speranza che l’incontro con Edberg sia stato solo il primo di una lunga serie. Siamo certi che Stefan ha capito.