Prestazione fenomenale di Djokovic che non lascia scampo ad un impotente Nadal. Domani il serbo disputerà la quinta finale, la quarta consecutiva, per il pokerissimo … Da Londra, FEDERICO MARIANI

Da Londra Federico Mariani – foto Getty Images

 

Novak Djokovic torna in versione deluxe ed in 80 minuti di gioco schianta con un duplice 6-3 un impotente Rafa Nadal volando in finale per la quinta volta, la quarta consecutiva, dove domani andrà a caccia del pokerissimo. Con la vittoria odierna, la quarta consecutiva, Djokovic agguanta l’iberico nel bilancio degli head to head per la prima volta in carriera impattando sul 23-23 in quella che è la rivalità più longeva della storia del tennis. Un successo iberico lontano dalla terra battuta manca da oltre due anni, dalla finale newyorkese targata 2013.

 

Lo spagnolo può solo guardare e tentare di non farsi investire dal numero uno del mondo. Rafa non ha le armi per fronteggiare questo Djokovic, non può neanche far partita pari tanto è solida la prestazione odierna del campione serbo che chiude l’incontro senza mai permettere allo spagnolo di accumulare tre punti in un singolo game di risposta. La sensazione evidente è che il ventottenne di Belgrado gestisca a proprio piacimento il match e gli scambi, tenendo una velocità media irraggiungibile per gli altri ed accelerando quando ne ha bisogno, senza mai peraltro spingere al massimo.

 

L’incontro parte in modo scoppiettante dal punto di vista dello spettacolo con dieci colpi vincenti nei primi sedici punti, un’eccezione che non sarà confermata dal proseguo dell’incontro. Nel secondo gioco Nole con un game di rara prepotenza tennistica strappa il break a zero con quattro winner spianando subito la strada verso la conquista del parziale. Non ci sono più sussulti nel set con Djokovic che comincia a commettere i primi errori solamente nel quarto gioco e che si accontenta di amministrare il vantaggio maturato in avvio. Entrambi difendono agevolmente i propri turni di battuta fino al logico 6-3 finale incassato dal serbo dopo 34 minuti.

 

Nel secondo set Nadal rischia di perdere la battuta nuovamente in avvio, ma è bravo a cancellare la palla break grazie al collaudato schema dove il dritto vincente segue il servizio, per poi tenere il primo gioco dell’incontro che si inoltra ai vantaggi. Djokovic non cala, anzi diventa ingiocabile al servizio con un solo punto perso in quattro turni di battuta a cavallo tra primo e secondo set.

 

E’ una questione di tempo pur essendo il tennis uno sport senza cronometro. Il break che crea lo squarcio anche nella seconda frazione arriva nel quinto game in una fase piuttosto sonnolenta del match dove gli errori superano i vincenti: Nadal sbaglia prima un dritto in uscita dal servizio, poi un rovescio, poi ancora una volée spedendo il serbo sul 15-40. La prima chance Rafa la cancella grazie al servizio, ma nella seconda occasione Djokovic macina gioco, detta il tempo portando lo scambio ad un ritmo dove solo lui può resistere ed, infatti, lo spagnolo cede spedendo in corridoio un disperato back per uscire dalla morsa. Da qui in poi è discesa per il serbo con Nadal che prova una timida reazione nell’ottavo gioco quando però Nole lo mantiene a distanza grazie ad una meravigliosa volée sul 15-15 in quel che è il punto più pregevole dell’incontro.

 

Chiamato a servire per allungare quantomeno di qualche minuto la permanenza londinese, Nadal cede per la terza volta la battuta, folgorato da cinque colpi vincenti in cui Djokovic esibisce tutto il suo repertorio: lob vincente, volée, dritto e rovescio. Tutto vincente, tutto molto bello. Gli zero vincenti messi a referto da Nadal nel secondo set (eccezion fatta per i tre ace) sono la perfetta fotografia dell’impenetrabilità del belgradese. Djokovic chiude la disputa con irreale 90% di resa con la prima (non lascia neanche un quindici nella seconda frazione) cui accompagna un convincente 61% con la seconda. Numeri irreali quelli del serbo in questo favoloso 2015: quindicesima finale in sedici tornei disputati per un totale di 81 vittorie a fronte di sei sole sconfitte.

 

GUARDA LA NOSTRA GALLERY