L'Era Open (Jimmy Connors - foto Getty Images)
La prima vera edizione open si giocherà nel 1969 a Brisbane e rappresenterà la prima tappa del secondo Grande Slam di Rod Laver, che batterà in finale lo spagnolo Andres Gimeno. Tra le donne trionfa ancora una volta Margareth Smith Court che avrà la meglio sulla sua eterna rivale Billie Jean King. L'anno successivo Arthur Ashe interrompe il dominio "aussie", aggiudicandosi per la prima volta il major australiano dopo le due sconfitte patite da Emerson nel '66 e nel '67. Il dominio della Smith invece andrà avanti fino al '73 con la sola eccezione del '72, anno in cui la spuntò l'imprevedibile britannica Virginia Wade.
Dopo le inevitabili vittorie degli irriducibili Rosewall e Newcombe, è il 1974 l'anno della svolta. Irrompe sulla scena un terribile mancino dal rovescio a due mani, James Scott Connors, per tutti Jimmy, alla sua prima e unica vittoria in Australia. Jimbo batte in quattro set Phil Dent e si aggiudica il primo di tre Slam vinti in quell'anno e di otto in totale nella sua straordinaria e infinita carriera.
Il 1974 è il battesimo anche di un'altra meravigliosa leggenda del tennis, Chris Evert, che giocherà, perdendola, la sua prima finale di Slam contro Evonne Goolagong, alla sua prima di quattro vittorie consecutive. Il vecchio Newcombe si prenderà la rivincita in finale contro Connors l'anno successivo, mentre tra le donne raggiunge la sua prima finale di Slam anche una certa Martina Navratilova, fermata anche lei dall'aborigena Goolagong.
Da segnalare la vittoria a sorpresa del modesto Mark Edmondson nel 1976. Da molti considerato come il vincitore di Slam più scarso di sempre (non entrerà mai neanche in top ten), Edmondson sarà in grado di battere in semifinale Rosewall e in finale Newcombe, rimanendo tuttora l'ultimo vincitore australiano del torneo.
Nel 1977 gli organizzatori decidono di spostare il torneo da gennaio a dicembre, confidando di diventare un appuntamento irrinunciabile per chi avesse la possibilità di centrare il grande poker. Ma le cose non migliorano, anzi, se possibile il tabellone si impoverisce ulteriormente. Nella doppia edizione del '77 (una giocata a gennaio e una a dicembre) vinceranno Roscoe Tanner su Guillermo Vilas, Vitas Gerulaitis su John Lloyd tra gli uomini, Kerry Reid sulla Balestrat e Evonne Goolagong sulla Cawley tra le donne.
Tra il 1978 e il 1982 gli Australian Open vivono il loro momento peggiore. I più forti disertano in massa, Borg fallirà per due volte l'assalto agli Us Open, rinunciando alla trasferta australiana e così i suoi diretti antagonisti. Ne approfitta Guillermo Vilas, che fa doppietta tra il 1978 e il 1979. L'argentino, terraiolo puro, centra il bis sull'erba sfruttando l'assoluta povertà del tabellone, tanto che nelle due finali batterà due illustri sconosciuti, quali John Marks e John Sadri. Ancora meno qualificato il torneo in gonnella che vede vincere due meteore come Chris O'Neil e Barbara Jordan.
Il torneo maschile proseguirà nell'ombra per ancora tre anni, portando sugli scudi i modesti Brian Teacher e Johan Kriek (due volte).