14 November 2014

Dimitrov: un diritto alla “baby Federer”

Cresciuto con il mito di Roger, Grigor Dimitrov ricorda in tutti i suoi fondamentali le esecuzioni dello svizzero. Sul lato destro porta la preparazione con entrambe le braccia, parte da una base ampia e naturalmente esegue i blocchi da manuale ... di MAX SARTORI

Dimitrov: un diritto alla “baby federer”

di Max Sartori - foto Getty Images

 

Sono anni che sentiamo parlare di Grigor Dimitrov. Forse negli ultimi tempi più per ragioni extratennistiche viste le voci di una liaison con Maria Sharapova, ma il soprannome di “baby Federer” è un’etichetta per lui ormai usurata.

Dimitrov è un bravo ragazzo, educato e soprattutto ha tanta voglia di lavorare, non si tira indietro. Ha fatto un forte cambiamento fisico, si è costruito muscolarmente. E’ diventato più uomo avvicinandosi ai giocatori più forti anche se credo possa fare ancora meglio.

A quanti lo criticano per essere poco concreto, vorrei ricordare che anche Roger Federer da giovane era un po’ così. 

Il bulgaro ha una tecnica molto evoluta, ha tante soluzioni per tirarsi fuori da situazioni di svantaggio, ma mentre prima variava perché “era bello”, ora usa le variazioni per trovare continuità.

 

Braccia a destra alla Federer

La preparazione delle braccia inizia prima del movimento dei piedi, anche se la foto uno mostra una fase di caricamento già avanzata. Il piatto della racchetta è rivolto verso l’esterno del campo e il polso è piegato in verticale. Dimitrov impugna con una presa eastern solo leggermente girata verso una western. E’ cresciuto volendo imitare Federer - di cui è 10 anni più giovane - e ogni suo gesto lo ricorda. Il movimento contemporaneo delle braccia verso la parte destra del corpo viene proprio da Roger. E’ un miglioramento tecnico che in tanti stanno adottando (vedi l’analisi del diritto di Djokovic sul numero di dicembre). Una volta il braccio sinistro era tenuto davanti al corpo a puntare la palla mentre ora lo usano per accompagnare il caricamento. Ne è la dimostrazione la mano sinistra tenuta sul cuore della racchetta a “comandare” l’apertura (1). E’ questo gesto che gli permette di mantenere fermi gli arti inferiori e di girare il busto. Anche il gomito che punta la palla (3) è un segnale di buon tempismo nonostante lo “stato di emergenza”, perché per trovarsi in questa situazione, tecnicamente occorre farlo in grande anticipo.

 

Da base ampia avvicina e riallarga

Dalla sequenza intuiamo che l’organizzazione di Dimitrov per andare incontro alla palla è un movimento imprevisto. Probabilmente il bulgaro è appena uscito dal servizio - da notare che ha ancora una palla in tasca - o l’avversario ha colpito particolarmente male perché la palla rimbalza decisamente corta. Di conseguenza si ritrova da subito con il peso sbilanciato in avanti (1). La grande forza dei giocatori di alto livello è che sono in grado di organizzarsi in situazioni scomode. In questo caso Dimitrov parte da una grande ampiezza di gambe, poi avvicina rapidamente il piede destro al sinistro (3) per ricreare nuovamente una buona base e posizionarsi di fianco (6). In questo momento il peso del corpo ricade nella parte centrale, salvo spostarsi immediatamente sulla gamba sinistra per andare a impattare. Nel trasferire il peso, l’equilibrio non viene mai meno e questo grazie all’ampiezza degli arti inferiori. Così avanza e contemporaneamente si allontana dalla palla. Essendo un rimbalzo corto, non può far altro che colpire la palla da sotto e provare a spingerla (11).

 

Quando impatta il piede si blocca

Prima di colpire, il piede destro si avvicina al sinistro che rimane fermo, in direzione del colpo. Il piede si trascina sulla punta fino al momento dell’impatto (13) mentre la testa e le anche rimangono immobili. Questa è la soluzione: ci si organizza fino a impattare la palla e in quel momento ci si ferma. Il trascinamento dei piedi è tipico in questi casi. Un altro blocco è quello della mano sinistra, che rimane per tutto il tempo davanti al corpo e solo nel finale arretra leggermente pur mantenendo il gomito vicino al busto (10-11-12). Da segnalare che il tacco della racchetta punta la palla (9), come da manuale. Dimitrov tiene il braccio piegato e vicino al corpo quando impatta: in questa sequenza non è riuscito ad allontanarsi a sufficienza dalla palla e nel finale srotola il braccio. Normalmente invece gioca con il braccio disteso, alla Federer. Sono i difetti che ci permettono di riconoscere le imitazioni.

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