Sinner è già al top col rovescio: secondo l'Atp è il più pesante del circuito

L'altoatesino primeggia nella media di topspin ed è nella top-5 della media di velocità: il suo colpo bimane è già una solidissima certezza

Foto Ray Giubilo

Mentre gli appassionati azzardano previsioni sul futuro da top player di Jannik Sinner, per l'Atp l'altoatesino è già in testa per quanto riguarda uno dei fondamentali del tennis. Il sito ufficiale del circuito maschile ha infatti pubblicato uno studio sul rovescio del giovanissimo italiano, certificando la sua straordinaria pesantezza con alcuni significativi dati a sostegno della tesi. I parametri presi in considerazione sono il topspin e la velocità media di tutti i tennisti che hanno giocato almeno 10 partite Atp sui campi muniti di hawk-eye tra il 2018 e il 2020.

Per quanto riguarda il topspin, Jannik è leader assoluto con una media di 1858 giri al minuto, tallonato da Klizan (1840) e l'altro Next Gen Auger-Aliassime (1825). Per trovare il primo dei tre tenori occorre scendere di diverse posizioni per trovare Nadal (1252) e poi Djokovic (1148). Ovviamente molto distante Federer (appena 548) alla luce del suo frequente uso del rovescio in back.

Nella media delle velocità Sinner è comunque nella top-5 con 69.1 mph. Al primo gradino di questa particolare classifica c'è infatti Basilashvili (71.2) seguito da Millman (70.2), Nadal (69.8) e Humbert (69.2). Un dato, ancora, oltre la media dei 94 tennisti presi in considerazione in questo studio ferma a 66 mph.

La straordinarietà del colpo bimane dell'allievo di Piatti è ancor più evidente se posta come metro di paragone con i suoi "coetanei". Nelle Next Gen di Milano dello scorso anno la media delle velocità di Sinner toccò quota 75.3 mph nel corso dei cinque match disputati, con un differenziale di 7.1 mph a favore se rapportato con i suoi avversari. Un colpo reso ancor più devastante dal punto di impatto: nell'ultimo torneo stagionale Jannik colpì solamente il 13% dei rovescio oltre i due metri dalla linea di fondo, collezionando al contrario il 23% con i piedi dentro al campo, praticamente quasi il doppio (12%) rispetto agli altri tennisti affrontati.

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