Oggi tocca alla ragazza che sorride. Fateci caso: in tutte le foto e i fermi immagine delle tenniste ci sono smorfie terribili, ghigni demoniaci, volti tirati, occhi strabuzzati. Martina Trevisan no: lei sorride. Facile dire: si è lasciata alle spalle una storia terribile, l’anoressia, il ritiro. Forse. Ma forse la spiegazione è ancora più semplice: Martina si diverte. Le piace il tennis - finalmente - e colpisce la palla con la gioia di chi si gode il momento, non con la rabbia di chi ha qualcosa da dimostrare.
Alle 11 sarà lei ad inaugurare la giornata degli italiani sul Suzanne Lenglen contro la testa di serie numero 5 del torneo, Kiki Bertens che a Parigi ha eliminato in un match pieno di veleni e malintesi Sara Errani. Dopo di lei, sullo stesso campo, saranno di scena Jannik Sinner, opposto alla testa di serie numero 6 Sascha Zverev, e Lorenzo Sonego, che dovrà vedersela contro Diego Schwartzman, fresco finalista a Roma, uno dei sei stakanovisti che dopo la ripartenza sono stati in campo tutte le settimane.
Una italiana negli ottavi di uno Slam non si vedeva dal 2018, Camila Giorgi a Wimbledon (quando fu a un set da battere Serena Williams e volare nei quarti), Martina ci arriva a 26 anni, dopo la lunga pausa fuori dal tennis, quando probabilmente nessuno - tranne lei, lo staff di Tirrenia e coach Catarsi - le avrebbe dato una chance. «Non mollate mai, non smettete di cercare», ha detto dopo la strepitosa vittoria contro Maria Sakkari, con quei due matchpoint salvati nel tiebreak che luccicano come medaglie al coraggio e alla testardaggine. «Perché la luce c’è». E si vede, soprattutto nei suoi occhi, nelle sue lacrime di felicità.
Martina è entrata nel torneo da numero 159 del mondo, nelle qualificazioni ha eliminato Vickery, Muhammad, Sharma, al primo turno in tabellone ha approfittato del ritiro di Camila Giorni; poi ha seccato con grinta assoluta Cori Gauff e la Sakkari, arrivando virtualmente ad un passo dalle prime 100. Contro la Bertens c’è un solo precedente, non molto incoraggiante: nel 2019 a Charleston l’olandese ha vinto 6-2 6-1. Il pronostico sembra chiuso, Martina però non ha nulla da perdere, il suo torneo comunque lo ha già vinto, e la maniera con cui ha affrontato fino a qua un Roland Garros in generale favorevole alle sorprese lascia uno spiraglio all’ottimismo.