Matteo Berrettini non ha ancora la garanzia di un posto, ma può stare tranquillo. Perché o nelle ormai poche settimane che ci separano dalla prima torinese delle Nitto ATP Finals il tennis cambierà completamente volto e protagonisti, proponendo una sorpresa dopo l’altra, oppure il romano sarà fra gli otto che si sfideranno al Pala Alpitour, e potrà partire con ambizioni da protagonista. Al momento, Berrettini è numero sei della Race to Torino e insieme a lui sono già certi di un posto anche Djokovic, Medvedev, Tsitsipas, Zverev e Rublev, che lo precedono. La lotta, quindi, sarà tutta alle loro spalle, senza Rafael Nadal (settimo) che si è autoescluso, ma con un quartetto di giocatori che dopo aver lottato a distanza nelle ultime settimane si ritroveranno da domani a Indian Wells, prima grande opportunità per fare un passo avanti verso Torino. Fra loro anche Jannik Sinner, che a sette giorni di distanza dal successo di Hubert Hurkacz a Metz gli ha risposto bissando il titolo del 2020 a Sofia, salendo al n.10 della Race e dimostrando di avere tutte le intenzioni di lottare fino alla fine con lui, Casper Ruud e Felix Auger-Aliassime.
Il problema è che di colpo Ruud si è scoperto super competitivo anche sul cemento, tanto da aver appena vinto a San Diego, e raccolto punti fondamentali per la corsa a Torino. Il norvegese, capace di conquistare cinque titoli nel 2021 (nessuno come lui), occupa l’ottavo posto – settimo escludendo Nadal – con 2.925 punti, e un vantaggio di 150 su Hurkacz (2.775), che a sua volta ne ha 270 più di Sinner (2.505). Segue, undicesimo, Felix Auger-Aliassime con 2.320. Dovesse mancare l’appuntamento con Torino, Sinner pagherebbe a carissimo prezzo la finale persa a Miami contro Hurkacz. Non solo perché l’altoatesino avrebbe 400 punti in più, e sarebbe nono e appiccicato a Ruud, ma anche perché il rivale polacco che l’ha battuto all’Hard Rock Stadium ne avrebbe 400 in meno. Significa che il margine di Jannik sul primo degli esclusi sarebbe di ben 600 punti, distacco che gli permetterebbe di approcciare in modo diverso le ultime settimane dell’anno. Ma non è il momento di perdersi nei rimpianti, perché le possibilità sono ancora vivissime.
Con ancora cinque settimane di tornei, e potenzialmente ben 3.000 punti a disposizione, è giusto ricordare che al momento la lista di giocatori ancora in corsa per le Finals è infinita, ma l’elenco andrà via via riducendosi torneo dopo torneo, tanto che solo i giocatori appena citati sembrano in lizza per giocarsi gli ultimi due posti. A meno che a qualcuno non riesca un’impresa alla Jack Sock, più unica che rara. Nel 2017, alla vigilia del Masters 1000 di Parigi Bercy lo statunitense era numero 24 della Race, ma a suon di vittorie riuscì a vincere il titolo e guadagnarsi l’ultimo pass per l’O2 Arena. E ci mancò poco che a Londra non arrivò in finale, visto che superò il girone e poi vinse il primo set nella semifinale con Dimitrov.