Non solo Sinner. La crescita del movimento azzurro al maschile è difficilmente collocabile in maniera precisa. Dall'impresa di Cecchinato al Roland Garros passando per la costanza di Fognini o l'ingresso in top-10 di Matteo Berrettini. Nell'ultimo biennio abbiamo di che leccarci i baffi, sia tra i più esperti che soprattutto tra i più giovani. Oltre a Jannik infatti spiccano talenti indiscussi come il più maturo Musetti, piuttosto che Zeppieri, Nardi o Darderi.
A dare più all'occhio, in termini di numeri e statistiche, è la classifica paragonata a soli 4 anni fa. Il buon Paolo Lorenzi ha tenuto alta la bandiera tricolore, più che ha potuto. Fognini ancora doveva entrare nel pieno della maturazione tennistica e mentale (in questo senso la nascita del primo figlio lo ha aiutato). Seppi invece nel 2016 non stava di certo vivendo il miglior periodo della carriera: insomma tre italiani in top-100, ma nessuno ai vertici come ora. Ora gli azzurri stanno intasando ogni tipo di torneo, per quantità ma soprattutto per qualità. La qualità è innegabile: quattro in top-40 e in totale otto in top-100. Un numero che potenzialmente è destinato a crescere, tra chi presto ci potrebbe entrare per la prima volta (come Musetti) a chi invece è voglioso di ritornarco (vedi lo stesso Seppi, numero 104, o Thomas Fabbiano che vuole ritrovarsi nel 2021). Ai soliti noti si sono aggiunti i vari Caruso, Travaglia e Mager.
Il ranking degli italiani del 21 novembre 2016:
40. Paolo Lorenzi
49. Fabio Fognini
88. Andreas Seppi
123. Thomas Fabbiano
127. Alessandro Giannessi
172. Stefano Napolitano
174. Federico Gaio
182. Luca Vanni
183. Marco Cecchinato
Il ranking degli italiani del 16 novembre 2020:
10. Matteo Berrettini 3075
17. Fabio Fognini 2400
33. Lorenzo Sonego 1568
37. Jannik Sinner 1444
74. Stefano Travaglia 869
76. Salvatore Caruso 843
80. Marco Cecchinato 828
99. Gianluca Mager 725