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Il Challenger di Parma diventa un 125. Bonaccini: "Salto di qualità importante"

Alla presentazione del Challenger di Parma, il governatore dell'Emilia Romagna Stefano Bonaccini: "Solo Roma ha un livello più alto adesso". Parma infatti l'anno scorso era un Challenger 80. Possibile anche la copertura televisiva.

Il Challenger di Parma alza il tiro e diventa un '125'. Gli Internazionali dell'Emilia-Romagna, torneo targato Mef Tennis Events, risulta ora il secondo torneo in ordine d'importanza dopo il Masters 1000 di Roma. Quest'oggi in videoconferenza è stato presentato l'appuntamento che si terrà dal 7 al 13 settembre 2020 presso il Tennis Club President di Parma (Basilicanova di Montechiarugolo). Si preannuncia una seconda edizione ben diversa dalla prima, a causa dell'emergenza sanitaria, ma anche per il livello dei giocatori: con 125 punti in palio ci si aspetta un'entry list di assoluto livello.

Nella presentazione ha parlato in vista dell'evento anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, protagonista dell'annuncio a sorpresa: "Parma diventa un Challenger 125, fa un salto di qualità importante. Diventa un Challenger di rilievo a livello nazionale e internazionale, il fatto che lo diventi in un momento così ha un valore molto importante. Ho sempre pensato che lo sport per le regioni abbia a che fare con il tema della socialità e dell'incontro. Lo sport promuove i territori in maniera clamorosa. E' partito il calcio, comincia a ripartire anche il tennis. Il Challenger di Parma ci permette di poter dire che l'Emilia Romagna è protagonista ai più alti livelli, dietro solo al torneo di Roma. Lo scorso anno siamo stati la regione con più eventi nazionali e internazionali in Italia. Il tennis è uno sport che negli ultimi anni è tornato protagonista. Per noi è un'opportunità, ringraziamo la Fit", ha spiegato il governatore.

Uno dei promotori principali dell'evento è Marcello Marchesini, numero uno di Mef Tennis Events, marchio che è ha accompagnato la ripresa del tennis in Italia con i Campionati Italiani Assoluti di Todi e il recente torneo di Perugia: "Noi eravamo titolari di sei Challenger - esordisce Marchesini - ma ci è piombato il mondo addosso dal 6 marzo. Abbiamo reagito bene, la federazione ci è stata molto vicina permettendo di ripartire con gli Assoluti e successivamente col torneo di Perugia. Quando ci è stata comunicata la disponibilità di ripartire dal 16 agosto, abbiamo dato la nostra disponibilità. Il primo torneo a cui abbiamo pensato è quello di Parma". Sulla presenza di pubblico in tribuna e dentro al circolo: "Vorremmo che a questo torneo partecipasse il pubblico, a Todi abbiamo dimostrato che si può fare in sicurezza. A Perugia non ci è stata data questa possibilità e devo dire che ci sono state delle incongruenze in questi decreti perché nei circoli possono comunque entrare i soci senza biglietto". Infine sulla copertura televisiva: "Siamo in trattativa con le tv nazionali per avere una copertura tale da avere tantissima visibilità per il territorio", ha chiosato.

Per chiudere parola anche al vicesindaco di Parma Marco Bosi che ha sottolineato la buona riuscita della prima edizione: "Lo spettacolo che c'è stato l'anno scorso è stato fantastico, chi ha potuto assistere alla finale (vinta da Robredo contro Gaio, ndr) ha capito di che livello si tratta. E' il più grande evento tennistico della nostra città, anche se questo purtroppo è un anno molto particolare. L'abbiamo fatto in maniera convinta, la speranza è di arrivare al termine dell'estate con una riduzione del numero dei contagi. Speriamo di poter far accedere il pubblico, lo sport senza la gente presente non è la stessa cosa".

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