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Naomi Osaka non perde più: Giorgi battuta

Decima vittoria consecutiva per la recente campionessa dello Us Open, che nella semifinale del Premier di Tokyo lascia appena cinque game a Camila Giorgi, confermando di non essere affatto sazia. Gioca a un livello superiore e chiude in 71 minuti: domenica sfida la Pliskova per il titolo. Per l'azzurra comunque un ottimo torneo: salirà al n.30 WTA.

Brava e fortunata: Giorgi in semifinale a Tokyo

Dura appena 28 minuti il quarto di finale di Tokyo fra Giorgi e Azarenka: la bielorussa getta la spugna dopo soli otto giochi per un problema alla coscia sinistra, lasciando strada alla maceratese. Per Camila è la terza semifinale in un Premier, e le regala un nuovo best ranking fra le top-30.

Contro la Wozniacki è sempre super Giorgi

Splendida prestazione di Camila Giorgi a Tokyo: l'azzurra fa fuori la numero 2 WTA Caroline Wozniacki, dominandola nel primo parziale e poi riprendendola e superandola nel terzo. Le condizioni indoor hanno aiutato il suo piano: aggredire il più possibile, per non far fare gioco alla danese. Best ranking sempre più vicino.

La missione asiatica di Camila Giorgi

Camila Giorgi parte fortissimo al Premier di Tokyo, primo dei 4-5 tornei di fine anno che la vedranno andare a caccia del best ranking. Supera in un’oretta la qualificata Doi e si guadagna il duello con Caroline Wozniacki, già battuta un paio di volte. La maceratese ha una grande occasione per chiudere l’anno fra le top-30: non dovrà lasciarsela sfuggire.

Finalmente Caro, a Tokyo spezza l’incantesimo

Caroline Wozniacki torna al successo dopo quasi un anno di digiuno. Al settimo tentativo nel 2017, la danese interrompe a Tokyo la lunga striscia negativa di finali perse bissando il titolo conquistato nella passata stagione. Tre anni dopo l’ultima partecipazione, le WTA Finals di Singapore la vedranno protagonista per la quinta volta in carriera.

La più vincente dell’anno, ma senza titoli

Il curioso 2017 di Caroline Wozniacki: è la prima giocatrice a raggiungere le 50 vittorie stagionali, eppure non è ancora riuscita a conquistare un titolo. Fra febbraio e agosto ha perso sei finali su sei: le avesse vinte tutte, oggi sarebbe di nuovo numero uno del mondo. Ma non ne fa un dramma: l’importante è che la crisi del 2016 sia solo un ricordo.

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