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“Braccio2″, ”ne bis in idem” e le frasi di Bruni…

Le stranezze giuridiche della sentenza che "uccide" sportivamente Bracciali e Starace. Non si può giudicare due volte lo stesso fatto, ma la presenza di due nuovi testimoni avrebbe consentito lo svolgimento di un nuovo processo. E poi sono state considerate le dichiarazioni di Bruni in fase istruttoria, ignorando quelle sotto giuramento. Perché? E il Corsera scrive che…

Bracciali radiato, 10 anni a Starace

Il Tribunale TIU, composto da un solo arbitro (lo stesso che ha valutato sei degli ultimi dieci casi), stanga Daniele Bracciali e Potito Starace. Il primo viene radiato e condannato a pagare 250.000 dollari, il secondo prende 10 anni e 100.000 dollari. La rabbia dell'aretino, che farà ricorso al CAS. “Ero stato assolto da 15 giudici, compresi tre togati. Adesso arriva il sedicesimo e mi radia. Non so cosa pensare”.

Scommesse: tre arbitri squalificati a vita

Non solo giocatori: la Tennis Integrity Unit ha sanzionato tre giudici di sedia thailandesi. Lavoravano nel circuito Futures e avevano il vizio di scommettere: sfruttavano la loro posizione per manipolare i punteggio sul livescore ufficiale. Se è arrivata a loro, la TIU ha certamente gli strumenti per scovare qualsiasi illecito…

La Tennis Integrity Unit punisce un altro carneade

Otto mesi di squalifica e 7.000 dollari di multa (con metà della pena sospesa) per il tedesco Luca Gelhardt, numero 1.065 ATP, giocatore di terza-quarta fascia. Ha effettuato 280 scommesse su tre account diversi, dal 2012 al 2015. Significa che la TIU è davvero in grado di “beccare” tutti, o che è molto complicato scovare nomi più noti?

Peng-Van Uytvanck: è bagarre via social

Si sposta sul web la vicenda che è costata una squalifica di 6 mesi (poi dimezzata) alla cinese. Le versioni dei fatti sono diametralmente opposte, con la Van Uytvanck che ha parlato addirittura di “stalking”. Il gesto della Peng non è stato elegante, ma chiamare in causa l'organo anti-corruzione è stato eccessivo. Le truffe sono altre.

Match-Fixing: è il turno di Patricio Heras

Un altro argentino finisce nella rete della Tennis Integrity Unit. Patricio Heras, n.306 ATP, è stato ritenuto colpevole di aver truccato una partita e non aver denunciato varie richieste di corruzione. Alcuni indizi fanno pensare che il suo caso sia collegato a quello di Nicolas Kicker.

Il tweet incriminato di Robert Farah

Nel giorno delle semifinali di Wimbledon, la Tennis Integrity Unit ha comunicato la squalifica (subito sospesa) a Robert Farah per aver pubblicizzato, via Twitter, un'agenzia di scommesse. Riconosciuta la buona fede del giocatore, qualcuno ironizza sul fatto che la TIU avesse bisogno “di un caso facile”.

Kicker, la maxi-squalifica e “l’infame”

6 anni (di cui 3 sospesi) e 25.000 dollari di multa: è la pena per Nicolas Kicker, ritenuto colpevole di aver aggiustato due partite nel 2015, oltre a non aver collaborato alle indagini. “Sono innocente, andrò al TAS di Losanna. È stato un tennista argentino ad accusarmi”. Certo, il filmato del match contro Giovanni Lapentti non gioca a suo favore….

Tennis tra corruzione e onestà

Meno di 24 ore dopo Nicolas Kicker, la TIU informa che anche il suo amico Federico Coria ha violato le norme anti-corruzione. Il suo caso è meno grave: è colpevole di omessa denuncia. Di ben altro spessore la storia di Quentin Halys: non sentiva di meritare il Roland Garros, dunque ha rinunciato alla wild card e a un assegno da 40.000 euro.

Corruzione: Kicker giudicato “colpevole”

L'argentino, numero 84 ATP, diventerà il giocatore di più alta classifica ad essere squalificato per per aver violato l'integrità del gioco. Nel 2015 non ha denunciato due tentativi di corruzione, poi non ha collaborato con le indagini. Il Tribunale lo ha già ritenuto colpevole: in attesa di giudizio, è già stato sospeso.

“Mi conviene denunciare la corruzione?”

Se lo domanda il 24enne Oliver Golding, che a suo tempo denunciò Alexandros Jakupovic per una proposta di match-fixing. “Era la cosa giusta da fare, ma durante l'udienza mi hanno fatto sentire quasi colpevole”. Però qualche mese dopo aveva giocato il doppio proprio con il greco… Novità importante: la TIU pubblicherà integralmente le sue sentenze.

La TIU sospende un altro carneade

8 mesi di squalifica per il 24enne spagnolo Samuel Ribeiro, ex n.723 ATP e già ritirato: le indagini su una partita del 2015 fecero scoprire un account dove aveva aveva effettuato 28 scommesse due anni prima, peraltro con un saldo negativo. Una faccenda secondaria per un problema – quello della corruzione – che per ora non trova soluzioni concrete.

Vince la paura. Ma quell’indagine….

Pubblicato il report trimestrale TIU: nel trimestre aprile-giugno sono arrivate 53 segnalazioni, 0,169% sul totale dei match. L'impressione è che i tennisti, spaventati dalle conseguenze, abbiano ridotto le attività illecite. Tardano i risultati dell'indagine dell'Independent Review Panel, che dovrebbe fare luce sul mondo anti-corruzione.

Scommesse, altro ban: Konstantinos Mikos

Un altro pesce piccol(issim)o finisce nella rete della Tennis Integrity Unit: il greco Konstantinos Mikos viene sospeso a vita per aver gestito due account di scommesse tra il 2012 e il 2013 e, soprattutto, aver tentato di corrompere il connazionale Jakupovic (già squalificato a vita). Il fatto risale al novembre 2013.

TIU, prima sospensione preventiva

Per la prima volta, la sospensione di un giocatore viene comunicata a indagini ancora in corso. Il giovane Oliver Anderson è sospettato di essersi venduto il primo set di un match giocato a Traralgon. L'indagine era partita dalla polizia australiana. “La sospensione non prova né la colpevolezza né l'innocenza” dice la TIU.

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