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Il torneo di Tsitsipas lo vince… Nadal

Quarto titolo alla Rogers Cup per Rafael Nadal. Nella finale contro Tsitsipas non c'è storia fino a quando "Rafa" non serve per chiudere i conti nel secondo set: si distrae, inizia a sbagliare e deve addirittura cancellare un set-point, ma nel tie-break rimette le cose a posto, confermando l'ottimo feeling con Canada. È lui il favorito per New York?

Con Tsitsipas il bel tennis ha trovato il suo futuro

Dodici mesi dopo aver lanciato Denis Shapovalov, il Canadian Open si trasforma nel torneo di Stefanos Tsitsipas. Il Next Gen greco vince un’altra battaglia furibonda contro Kevin Anderson, conquista il quarto successo in quattro giorni contro un top-10, e nel giorno del suo 20esimo compleanno sarà in campo per la sua prima finale in un Masters 1000.

Attento, Zverev! Tsitsipas arriva sul serio

Stefanos Tsitsipas non è ancora sazio. All'indomani del gran successo contro Djokovic, il greco vince anche la sfida Next Gen contro Alexander Zverev, rimontando da 6-3 5-2 e cancellando due match-point in un duello rocambolesco. Emergono i pregi del 19enne di Atene, che si guadagna semifinale e top-20, ma anche i limiti di "Sascha".

Shot-clock: da preoccupazione a vantaggio?

A sorpresa, Novak Djokovic applaude la novità dello shot-clock, testato nei primi due incontri a Toronto. Secondo il serbo, il fatto che il count down scatti dopo l'annuncio del punteggio e sia ben visibile offre ai giocatori la sensazione di avere più tempo fra un punto e l'altro. L'equilibrio trovato con l'aiuto del buon senso sembra positivo.

Se non sarà top-10, sarà per match come questo

Fognini sciupa un vantaggio di 4-0 nel secondo set e lascia strada a Denis Shapovalov in un match interrotto per pioggia. La carriera dell'azzurro è disseminata di sconfitte come questa, emblema del perché non ha raggiunto certi obiettivi (peraltro ancora possibili). Fabio è colpevole, ma lo è anche chi ha inopinatamente parlato di Masters: è una missione pressoché impossibile.

La Francia rischia di rimanere senza top-20!

Momento complicato per il tennis francese. Una generazione si sta spegnendo, i giovani sono in ritardo e il leader Lucas Pouille fatica a vincere partite. Subito eliminato a Toronto, è sceso al n.18 e rischia di lasciare il Paese senza top-20 per la prima volta dopo dodici anni.

Questo Kyrgios non fa neanche più divertire

Schiavo del suo personaggio e dei suoi atteggiamenti sconsiderati, Nick Kyrgios sta gettando via buona parte del talento di cui è stato omaggiato da Madre Natura. A Toronto gioca un set da favola, poi si “incarta” e lascia strada al redivivo Wawrinka. In conferenza stampa sbuffa, sbadiglia e dà risposte irritanti.

Dal Messico al Canada, Fognini vince ancora

Se vuole avere sul serio la chance di puntare alla top-10 ATP, Fabio Fognini deve fare bene con continuità nei tornei più importanti del calendario. Ci prova a Toronto, dove all'esordio ha vinto una buona partita contro Steve Johnson, allungando a cinque la sua striscia di vittorie consecutive sul cemento. Non gli era mai successo.

Ceck-cemento: un rapporto da costruire

A quasi 26 anni Marco Cecchinato si trova per la prima volta a giocare con continuità tornei importanti sul cemento, superficie che conosce pochissimo. La carenza di abitudine si vede: a Toronto va subito fuori, battuto in due set da Tiafoe. Deve lavorare per crescere sul duro, in primis a livello di convinzioni e sicurezze. Tutto inizia da lì.

Federer pensa al futuro: niente Toronto

Con un paio di settimane d'anticipo, Roger Federer annuncia il forfait al Masters 1000 canadese. “La programmazione è il segreto della mia longevità agonistica: con rimpianto, salterò la Rogers Cup”. Durante il torneo compirà 37 anni. In campo 19 dei primi 20, wild card a Murray e celebrazione in onore a Daniel Nestor.

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