Lo studio del Politecnico di Torino: il rischio del tennis tende a zero

Ginnastica artistica e tennis gli sport più sicuri: il report consiste in un fascicolo di 404 pagine consegnato al Ministro Spadafora.

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Il 4 maggio lo sport rivede la luce in Italia. Piccole riaperture, i primi allenamenti (individuali) dopo l'emergenza e un ritorno alla vera competizione che ancora non si intravede all'orizzonte. Il tennis non sarà per tutti nelle prossime settimane: in arrivo una lista di atleti che avranno il via libera per allenarsi sul campo. La fase 2 comincerà con tutte le precauzioni del caso, nel frattempo si analizzano i fattori di rischio. Lo ha fatto il Politecnico di Torino su commissione del Coni. Un report di oltre 400 pagine stilato su questionari compilati dalle singoli federazioni, le quali hanno delineato i pericoli tenendo in considerazione luoghi (per partite e allenamenti) e l'entità del contatto. Un contatto tra i protagonisti delle rispettive discipline che può essere diretto, nel caso di calcio e rugby per esempio, oppure indiretto, senza un vero e proprio scontro fisico. Ma ciò non presume un'automatica diminuzione dei fattori di rischio, anzi.

Nel dettaglio, il Coni chiarisce che questo studio, dal titolo ‘Lo Sport riparte in sicurezza’, fornisce "indicazioni e azioni che possano accompagnare la ripresa dell’attività agonistica, quando si andrà oltre la fase 1, ma alcune potrebbero essere utili anche ad emergenza superata”.

La tabella dei rischi dei vari sport secondo lo studio del Politecnico di Torino: il tennis chiude la 'classifica'. 

Ma entriamo nei particolari della tabella. Come si può piacevolmente notare per gli appassionati, il tennis stanzia nei bassifondi della classifica assieme alla ginnastica artistica. In una scala da “zero” a “quattro” si possono tracciare le seguenti indicazioni: rischio scarso a 1, medio a 2, alto a 3 e elevato a 4. La media dei vari fattori, tutti uguali tra loro, tende allo zero (0.1) per il tennis, considerato il meno pericoloso. Secondo quanto riportato anche da La Gazzetta dello Sport, il rischio aumenterebbe passando dal singolare al doppio, in cui per forza di cose il contatto è maggiormente ravvicinato. Proprio nel singolo non è da scartare l'ipotesi degli occhiali per evitare il contatto occhi-mani. La distanza di sicurezza rimane una delle priorità, dunque le panchine saranno separate anche per gli allenamenti. Una norma di facile applicazione prevederebbe invece il divieto di due giocatori contemporaneamente a rete secondo i recenti studi. Infine, si parla sempre di idee, sembra la più gettonata quella delle palline personali per ogni tennista (4 con un colore e 4 con un altro). Doveroso pensare alla ripartenza prima di un ritorno alla normalità che avverrà soltanto con un vaccino.

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