Il Tennis Italiano

IL TENNIS ITALIANO 41 Chi è Nick Kyrgios? Quando si parla di un finalista di Wimbledon, normalmente si parla di un atleta che lavora duro, che fa di tutto per prepararsi nel miglior modo possibile. Nel caso di Nick a Wimbledon abbiamo visto un salto di qualità importante, ma ancora fatichiamo a capire se veramente si è trattato di un miglioramento tecnico, tattico, fisico o mentale. UN TALENTO EVIDENTE A TUTTI Quello che è certo è che il suo è un talento grandissimo, che non può lasciare indifferente nessuno. I giovani lo adorano, i grandi lo ammirano, e i puristi si chiedono come sia possibile giocare così. Proviamo ad analizzare la sua tecnica. È DIFFICILE DA «LEGGERE» Diritto: la preparazione è personale, con la racchetta alta e un «semi-loop» molto rapido che gli consente di avvicinarsi alla palla per poter accelerare più in fretta di altri senza perdere il controllo. Preferibilmente tira incrociato, è buono anche nel lungolinea e ogni tanto si avventura in qualche «inside-out» corto e molto angolato. La chiusura a volte è «alla Nadal», e aprendo lateralmente lo swing perde il controllo. Corre con un buon equilibrio, che mantiene anche quando colpisce con i piedi staccati da terra. Rovescio: è il suo fondamentale più naturale, con una preparazione corta, «punta» bene la palla e utilizza entrambe le braccia per trovare il giusto bilanciamento e la giusta traiettoria (foto accanto al titolo). Lo gioca bene sia lungolinea sia incrociato. Ha uno «swing» cortissimo, che non consente all’avversario di leggere bene il colpo, e anche da questo lato corre molto bene lasciando andare le braccia con grande velocità, quindi l’inerzia che genera è devastante.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTQ3ODg3Nw==