Il Tennis Italiano

IL TENNIS ITALIANO 109 Una settimana di grande padel, conclusa davvero nel migliore dei modi, con due giornate che gli appassionati non dimenticheranno, specie quelli presenti al Foro Italico. Ebbene sì, è stato un autentico successo – ben oltre le aspettative di tutti gli attori coinvolti – la prima edizione dell’Italy Major Premier Padel, seconda tappa del circuito d’elite organizzato dalla Federazione Internazionale insieme alla Professionale Padel Association e al Qatar Sport Investments. Roma incorona Juan Lebron e Alejandro Galan, che sono riusciti a prendersi quella rivincita fortemente inseguita dopo lo stop in finale a Doha nel primo storico appuntamento Premier Padel. BINAGHI E CARRARO: «A ROMA IL PIÙ BEL TORNEO DEL MONDO» Roma era innamorata già da tempo del padel, con una diffusione notevole di campi e praticanti. Però un conto è giocare, un altro è vedere i professionisti: quanto potevano attirare le stelle della pala era la domanda, con non poche incognite sulla riuscita dell’evento realizzato in un solo mese. La risposta è arrivata dai numeri, più eloquenti di qualsiasi considerazione: attirano parecchio, come delle star planetarie di qualsiasi altra disciplina. «Siamo piacevolmente sorpresi dal risultato della prima edizione dell’ItalyMajor Premier Padel – ha ammesso il presidente della Fit, Angelo Binaghi, tracciando in conferenza stampa il bilancio della manifestazione – Con una prevendita di soli venti giorni siamo andati oltre le nostre aspettative. Chiudiamo con oltre 22.500 spettatori paganti e con il tutto esaurito per la giornata di domenica, quella della finale. Un successo che ci porterà a riflettere fin da subito, con Sport e Salute, sul fatto di continuare a stare sulla Grand Stand Arena o utilizzare il campo centrale per la prossima edizione. Abbiamo avuto un incasso complessivo di oltre 700 mila euro, quando a budget avevamo messo la metà. Pensavamo che il padel potesse essere un grande fenomeno sociale come è oggi in Italia, un fenomeno di diffusione della pratica di base che cresce esponenzialmente, ma sbagliavamo perché abbiamo visto che ha anche un ottimo livello di spettacolarità. Lo abbiamo visto nell’entusiasmo del pubblico. Lo vediamo anche alla fine delle partite, perché questi campioni del padel sono già dei personaggi». Un evento che rimarrà ben impresso in coloro che sono arrivati da ogni parte d’Italia, e non solo. «Il pubblico del padel è diverso da quello del tennis, quindi bisogna pensare a una diversa politica dei servizi e dei prezzi. Ma il padel è anche una disciplina più duttile, con i campi che sono facili da allestire. Quindi potremo sfruttare in futuro questo luogo meraviglioso del Foro Italico, ma potremmo anche portare un campo da padel dentro alle più belle piazze d’Italia. Di certo siamo più pronti ora, sulla parte organizzativa, di quanto eravamo all’inizio di questo boom del padel in Italia». Entusiasta anche il presidente della Federazione Internazionale Padel, Luigi Carraro. «Quando abbiamo iniziato l’esperienza dell’Italy Major Premier Padel ho detto che stava cominciando il torneo di padel più importante d’Europa, mentre ora possiamo dire di aver vissuto il più bel torneo di padel mai svolto al mondo – afferma senza trattenere la propria soddisfazione - Tutti i giocatori sono rimasti straordinariamente impressionati, non li avevo mai visti così felici. Accontentare gli atleti non è mai facile, c’è sempre qualche dettaglio organizzativo che non li soddisfa. In questo caso, invece, tutti ci hanno ringraziato per il sogno che gli abbiamo fatto vivere. Ricordo bene la domenica della finale degli Internazionali BNL d’Italia di tennis: subito dopo il match, tutti si sono messi a lavorare per cambiare volto all’impianto in soli cinque giorni, e per creare questa meraviglia che abbiamo avuto la possibilità di vivere insieme». Carraro guarda anche avanti: «L’Italy Major ha dato il via alla fase due del nostro sport, e questo per noi è uno stimolo per fare ancora meglio. Il nostro è il circuito del mondo del padel: della Fip, dell’associazione dei giocatori e di Qatar Sports Investments. Il nostro è un circuito che non ha padroni: essendo della FIP è anche di tutte le federazioni nazionali che la compongono, così come dei tesserati di ognuna. È il circuito della comunità mondiale del padel, e durerà per sempre. Oltre ai numeri importanti in termini di affluenza e incassi, questo torneo è stato trasmesso da 167 televisioni nel mondo. La risposta è proprio qui: dopo questo evento credo che la nostra ammissione ai Giochi Olimpici sia ancora più vicina». LA SEMIFINALE «CORRIDA» Non è stata comunque una passeggiata di salute quella dei numeri uno della classifica mondiale, messi alle corde in particolare in semifinale e finale. I due campioni spagnoli hanno dovuto far ricorso al terzo set (6-4 3-6 6-3 il punteggio) nella serata di sabato per avere ragione del duo ispanico-argentino formato da Arturo Coello e Fernando Belasteguin (davvero il «Federer del padel»: il più amato dal pubblico, riconosciuto come la vera icona di questo sport, per i tanti anni passati in vetta), n.5 del seeding. Un match dai toni di corrida, che nel momento più caldo ha vissuto anche un episodio particolare. Insultato da un tifoso maleducato, infatti, Lebron è andato dall’arbitro e senza mezzi termini ha fatto capire che avrebbe dovuto scegliere: fuori lo spettatore o fuori lui. Gli addetti

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