Il Tennis Italiano 01/21

3 L ’ E D I T O R I A L E È passato quasi un anno da quando mi sono trovato a scrivere il mio primo editoriale da direttore del Tennis Italiano. Un anno terribile, pieno di sofferenze, e per lunghi mesi vuoto di sport. Ma come vi raccontiamo in questo numero, il tennis ha resistito. Grazie all’aiuto dei tanti amici e colleghi che hanno deciso di salire a bordo senza esitazione, ma offrendo competenza e passione, e all’entusiasmo e alla fiducia del nuovo editore, credo di aver tenuto fede alla promessa che feci allora. Cioè di continuare a raccontarvi questo meraviglioso sport, come il Tennis Italiano fa ormai da quasi un secolo, attraverso le storie, i volti, le imprese, la voce dei suoi piccoli e grandi protagonisti. In questi mesi abbiamo ospitato interviste esclusive ai primi tre giocatori del mondo, alla numero 1 femminile, a tutti i migliori azzurri e a tantissimi altri protagonisti del Tour, ma ci siamo occupati anche di giovani e di coach, dei grandi temi del tennis internazionale e delle problematiche italiane. Ha funzionato bene l’integrazione con il nostro sito web, tennisitaliano. it, i numeri in grande e costante crescita lo confermano. Grazie, dunque, a tutti voi che ci avete seguiti. Nel congedare questo ultimo numero del 2020 - che resterà in edicola per due mesi - dedicato alla speranza di vedere di nuovo in campo Roger Federer, il tennista che più è mancato a tutti in questi mesi, rinnovo la promessa: Il Tennis Italiano vuole essere e sarà la rivista di tutti coloro che amano il nostro sport. La accompagno però alla speranza di poter vivere un anno diverso, meno doloroso, più sereno, con tanto tennis da vedere e da giocare. Al momento la finestra aperta sulla prossima stagione lascia intravedere un paesaggio ancora nebbioso. La data di inizio degli Australian Open non è certa, l’Atp Cup probabilmente destinata alla cancellazione, i dubbi sui primi mesi sono purtroppo tanti. Da Torino e dall’Italia in generale però arrivano motivi di ottimismo. È appena iniziato il conto alla rovescia verso la prima edizione italiana delle Atp Finals, molti sponsor di grande prestigio, da Nitto a Lavazza, da Emirates a FedEx, a Valmora, sono scesi ufficialmente in campo. La comunicazione e la macchina organizzativa si sono messe in moto, spinte dai risultati dei nostri tennisti, la prevendita è iniziata. E questo, se me lo permettete, è motivo di grande soddisfazione per chi, come chi vi scrive, ha creduto sin dal primo momento a questa avventura, anche quando quasi tutti storcevano la bocca giudicandola poco più di una chimera. Ora si tratta di continuare così, unendo le forze, perché la sfida è grande e impegna la credibilità del nostro movimento. Il Covid certo non aiuta la causa, ma sono convinto che i prossimi cinque anni saranno straordinari per il nostro tennis. Tutti da vivere in campo, tutti da raccontare da queste pagine. Un buon 2021 a tutti, allora, e arrivederci a febbraio. IL TENNIS HA RESISTITO ASPETTIAMOCI CINQUE ANNI FANTASTICI d i S t e f a n o S e m e r a r o

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