Il carrarino raggiante in conferenza stampa: “Tanti match con giocatori forti mi hanno fatto fare il salto di qualità”

Foto di Felice Calabrò

Una vittoria e una serata speciale per Lorenzo Musetti che compie una grande impresa e batte Alex de Minaur in tre set, rimontando da 3-5 a 7-5 nel set decisivo, diventando così il terzo italiano di sempre dopo Jannik Sinner e Matteo Berrettini a vincere un match alle ATP Finals.

Una gioia enorme che traspare anche dalle dichiarazioni in conferenza stampa per il carrarino:Entrerà in un posto speciale del mio cuore questa vittoria, innanzitutto perché è la prima vittoria alle Finals e perché è stata una partita in cui mi sono spinto oltre dal punto di vista fisico, oltre che mentale. Voglio dedicare questa vittoria ad Leandro che sarà il secondo arrivato e arriverà a breve e gliela voglio dedicare in anticipo. Forse è la partita più emozionante della mia carriera un po’ per come è arrivata. La qualificazione è stata molto sudata ed è arrivata al pelo. Il fatto di avere questa atmosfera, questo pubblico e questo tifo mi ha fatto vivere qualcosa di straordinario. L’abbraccio con il box è la vera vittoria con il mio team e con i miei amici che mi supportano nel bene e nel male tutti i giorni“.

Sulla rimonta da una situazione disperata nel terzo: “Onestamente anch’io mi sentivo abbastanza spacciato, specialmente dal lato fisico. Questo sport mi meraviglia ogni volta e ogni giorno di più. Sicuramente il fatto di chiudere le partite in questo modo e in questa maniera mi è sempre mancato nella mia carriera e vincere in questo modo è un salto di qualità che sta arrivando. La sconfitta contro Djokovic comunque è arrivata rimontando un break di svantaggio nel terzo, alla fine non ho vinto, ma anche da quel match mi sono portato il fatto che fino in fondo si può riuscire a vincere la partita e a ribaltarla“.

Sull’interruzione per il malore a uno spettatore nel quarto game del terzo set: “Nel momento dell’interruzione non è stato facile gestire dal punto di vista fisico perché ci siamo fermati, ma scambiare qualche battuta con il mio team buttandola anche sul ridere mi ha aiutato a tornare concentrato sotto il profilo mentale. Da lì ho ricominciato a giocare meglio perché in quel momento ero in balia di Alex”.

Sulle sensazioni che si porta a casa dopo questa vittoria: “Sicuramente quella di oggi è una partita che mi dà tanta fiducia nel lavoro che sto portando avanti ed è una notizia positiva il fatto che sono ancora in corsa per qualificarmi alla semi. Tanto passerà dalla partita contro Alcaraz che sarà la più difficile del girone. Quest’anno abbiamo giocato tante volte e sono sicuro di essere favorito dal pubblico che sarà dalla mia parte. Giovedì ci saranno tantissime difficoltà e quindi chiederò ancora più supporto a questo pubblico che è meraviglioso“.

Sulle condizioni di gioco che Alcaraz può soffrire e su altri match ribaltati che sembravano persi: “Sicuramente questa è una superficie dove Alcaraz non si sente proprio a casa come sulla terra battuta, non per questo sarà più semplice batterlo. Mi ricordo due partite rimontate in cui ero sotto: una con Goffin allo US Open ed ero 5-2 sotto al quinto e ho vinto al tiebreak e l’altra sempre allo US Open con Kecmanovic che servì per il match sul 5-4 e poi vinsi 7-5“.

Sul salto di qualità fatto dalla stagione sulla terra battuta: “Un momento magico di questa stagione è stata la stagione sulla terra rossa, è stata sorprendente per continuità in poche settimane. Quello mi ha portato alle Finals, lì c’è stato un salto di qualità importante e anche il fatto di entrare in top 10 era un obiettivo che inseguivo da tempo e mi ha fatto fare uno scatto di mentalità. Alcune partite poi mi hanno fatto crescere come la finale di Atene, ho giocato una stagione molto impegnativa con tanti match con gente forte e mi hanno aiutato anche prestazioni con giocatori forti“.