Due set entrambi decisi al tie-break spediscono il beniamino di casa al secondo turno degli Internazionali d’Italia: affronterà Jakub Mensik

Matteo Gigante lo ha rifatto, davanti al pubblico di casa si è andato a prendere la vittoria e vola al secondo turno degli Internazionali d’Italia! Come l’anno scorso – quando vinse il derby con Zeppieri – il tennista romano si è imposto all’esordio contro Arthur Rinderknech con il punteggio di 7-6(4), 7-6(4) dopo oltre due ore di lotta serrata. Una vittoria che conferma la buona stagione che sta vivendo Gigante – alla seconda vittoria nel circuito ATP dopo quella a Indian Wells e fresco vincitore del Garden Open – che al prossimo turno troverà la testa di serie numero venti Jakub Mensik per una sfida tutta da vivere.
Quella andata in scena sulla SuperTennis Arena è una di quelle partite che può disputarsi solo a Roma, e dove il risultato è – in parte – anche figlio del contesto in cui gioca. Un romano che gioca a Roma spiega tutto, con il pubblico che dal primo all’ultimo punto ha sostenuto il beniamino di casa. C’è però ovviamente anche tutta la bravura di Matteo Gigante, che a conti fatti ha giocato meglio nei momenti più importanti di tutto l’incontro: il tie-break del primo set e il decimo gioco del secondo. Sono questi i nodi cardine della partita vinta dal giocatore azzurro, e che hanno fatto girare il punteggio in suo favore. Non è stato banale infatti giocare un tie-break vinto sette punti a quattro, in un parziale dove aveva dovuto salvare complessivamente sei palle break e servito appena il 50% di prime in campo.
Rinderknech è stato altrettanto capace a non cedere a un pubblico totalmente schierato, e che in un paio di occasioni è andato anche al di là del consentito con alcune esultanze prima della fine del punto. Il break arrivato in apertura di secondo set sembrava poter cambiare le carte in tavola, ma è proprio lì che Gigante ha piazzato la seconda zampata vincente dell’incontro. Sotto 5-4 e con il francese a servire per il set, arriva incredibilmente il break a zero ed ecco che anche il secondo parziale si incanala verso il tie-break. Il mini-break iniziale in favore di Rinderknech non faceva ben sperare, ma nel punto successivo ecco uno smash fuori di qualche centimetro a rimettere le cose a posto. E allora Gigante continua a crederci e a pensare – correttamente – di non voler trascinare la partita al terzo, onde evitare le insidie che nascondono questo tipo di maratone. E così con il mini-break nel sesto punto ecco che trova lo spunto decisivo, ancora una vittoria al tie-break per sette punti a quattro prima di finire con le lacrime al centro del campo per l’emozione di portare a casa un successo speciale.

