L’ultimo atto delle Nitto ATP Finals di Torino non assegnerà soltanto un trofeo molto prestigioso, ma inciderà anche sulla lotta per il numero 1 ATP

Questo pomeriggio andrà in scena l’ultimo atto delle ATP Finals di Torino, con l’ennesimo capitolo di una rivalità destinata ad entrare nella storia del tennis. Jannik Sinner e Carlos Alcaraz stanno continuando a monopolizzare il circuito maschile ed è giusto che loro due si contendano l’ultimo grande trofeo della stagione, avendo scavato un solco importante su tutti i loro avversari. Il fuoriclasse azzurro ha centrato la sua terza finale di fila al ‘Masters’ senza perdere nemmeno un set, ribadendo la sua schiacciante superiorità in condizioni indoor e rendendo il suo 2025 ancora più strabiliante (se si considera che non ha potuto giocare per tre mesi). Il 22enne spagnolo – dal canto suo – va a caccia del suo nono titolo quest’anno, dopo essersi già assicurato la matematica certezza di chiudere il 2025 in vetta al ranking ATP.
Il murciano ha raggiunto la finale a Torino da imbattuto, avendo vinto quattro partite in totale fra round robin e semifinale (in cui ha liquidato Felix Auger-Aliassime). Carlitos – che prima di questa edizione non era mai andato oltre le semifinali alle Finals – si trova virtualmente a quota 12.050 punti, mentre Jannik lo segue con 11.000 punti. Il vincitore della finale odierna guadagnerà altri 500 punti in classifica, un bottino che potrebbe fare la differenza in vista della prossima stagione. In caso di vittoria dell’iberico all’Inalpi Arena, il distacco fra i due grandi rivali si amplierebbe a 1550 punti e sarebbe certamente un duro colpo per l’italiano (che non perde sul veloce indoor da due anni esatti). Una vittoria di Sinner – invece – farebbe scendere il gap a 550 punti, con Jannik che potrebbe dare nuovamente assalto alla prima posizione già nei primi mesi del 2026.
I precedenti ufficiali dicono che Carlos è avanti 10-5, oltre ad essersi aggiudicato sette delle ultime otto sfide contro Jannik. L’unica vittoria del 24enne azzurro negli ultimi due anni è stata quella ottenuta a Wimbledon quest’estate, ma bisogna sottolineare come tutte le loro partite siano state equilibratissime e avrebbero potuto avere un esito differente. Pesano inoltre i tre match point consecutivi non sfruttati da Sinner nella finale del Roland Garros, con il pusterese che ha subito una clamorosa rimonta sciupando anche un vantaggio di due set e un break.

