“LA MIA VITTORIA PIÙ BELLA”
Dopo aver perso il primo set al tie-break, Roger ha alzato il livello e sembrava diventato padrone del match dopo un ottimo secondo set, invece ha subìto l’iniziativa del catalano, sbagliando tantissimo col rovescio. Ramos-Vinolas ha servito bene e, nei limiti del suo tennis sicuramente più adatto alla terra battuta, ha attaccato il più possibile, trovando il suo primo break dell’incontro in un momento cruciale. “Sono veramente felice di aver battuto Roger – ha raccontato –, non me lo sarei mai aspettato. Dopo il secondo set ho pensato che avrei perso, ma ho continuato a giocare e servire bene. È la vittoria più importante della mia carriera”. Molto lucida anche l’analisi di Federer, che ha dato al rivale i suoi meriti, senza prendere scuse. “Ho avuto le mie chance – ha detto il campione di Basilea – ma non sono stato in grado di sfruttarle. Nel corso dell’anno giornate come questa possono capitare: mi dispiace solo che sia accaduto qui, dove difendevo il titolo di dodici mesi fa. Storicamente il primo match a Shanghai è sempre difficile, faccio più fatica ad abituarmi alle condizioni, molto diverse rispetto a tutti gli altri tornei del mondo. Nel 2014 ho avuto fortuna, quest’anno no”. Visto che, Davis a parte, non giocava da un mese esatto, probabilmente gli avrebbe fatto bene presentarsi in Cina con maggiore anticipo (è arrivato venerdì pomeriggio), ma di solito tre giorni di allenamento sono sufficienti ad adattarsi. E, come ci ha tenuto a sottolineare, non ha sottovalutato l’impegno. “Non manco mai di rispetto a nessuno, i giocatori del circuito sono tutti preparatissimi. Con Ramos avevo già giocato, lo conoscevo. Da allora è cresciuto tanto, sapevo che avrebbe potuto impegnarmi e pure battermi”. Esagera? Probabilmente sì, anche se il campo ha detto proprio questo.
MASTERS 1000 SHANGHAI – Secondo turno
Albert Ramos (ESP) b. Roger Federer (SUI) 7-6 2-6 6-3



