Redazione - 20 January 2023

Australian Open, Tsitsipas: "Partite come quella di Murray fanno bene al tennis. Sinner? Non mi aspetto regali"

Il numero 4 del mondo, imbattuto nel 2023, si è detto pronto ad affrontare Jannik Sinner negli ottavi di finale

Prosegue spedito il cammino di Stefanos Tsitsipas agli Australian Open. Dopo le vittorie su Halys e Hijikata, il numero 4 del mondo ha lasciato le briciole (o quasi) anche all'olandese Tallon Griekspoor. Sette vittorie su sette (comprese le quattro della United Cup), che lanciano il greco verso gli ottavi di finale con Jannik Sinner.

“È stata la prima sfida dura – ha detto Tsitsipas in conferenza stampa – contro un giocatore che ultimamente stava facendo bene. Il secondo parziale è stato molto importante, mi sono schiarito le idee e ho capito presto cosa avrei dovuto fare nel terzo. Il tennis è così, uno sport del tutto imprevedibile. Potrei essere costretto anche io a dover giocare fino a tarda notte o subire interruzioni per la pioggia. Dall’altra parte della rete c’è una persona disposta a correre chissà per quanto tempo, questa non è una corsa sui 100 metri dove in 10 secondi finisce tutto".

Il match tra Kokkinakis e Murray ha fatto il giro del mondo. "Andy? La partita non l’ho vista perché stavo dormendo. L’ho incrociato negli spogliatoi ma ero convinto fosse a letto. In realtà hanno iniziato a giocare in un orario ragionevole, sono loro che hanno tirato per le lunghe. Ricordo ancora la sfida tra Hewitt e Baghdatis, il tennis è stupendo anche per partite di questo tipo. Per chi perde è doloroso, certo, ma sono momenti che restano impressi per sempre”.

Tra il tennista di Atene ed i quarti di finale c'è Jannik Sinner, già sconfitto a Melbourne lo scorso anno. “Non faccio previsioni, anche se chiaramente esistono i favoriti. Tutto dipende da me, perché se la testa e le gambe non funzionano posso perdere con chiunque. Non mi aspetto regali, sono io che devo crearmi le mie occasioni. Sinner sarà sicuramente più pronto rispetto allo scorso anno ma anche io sento di avere delle armi in più”.

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