Gianluca Strocchi - 15 September 2022

Silingo-Belluati e Virseda-Las Heras sono di Platinum

I due argentini e le spagnole soffrono in finale ma rispettano il ruolo di principali favoriti nel primo torneo della nuova categoria, svolto nell’ambito della Veneto Padel Cup. Le coppie vincitrici del Master e dell’Open non professionisti.

Erano i binomi più accreditati e non hanno tradito le attese mettendo la loro firma nel primo torneo FIP Platinum in assoluto, andato in scena nell’ambito della Veneto Padel Cup. Gli argentini Agustin Gomez Silingo (n.24 ranking FIP) e Juan Cruz Belluati (n.23) e le spagnole Veronica Virseda (n.26) e Barbara Las Heras (n.24) si sono aggiudicati la competizione dotata di un montepremi di 120.000 euro (equamente distribuiti tra uomini e donne) e che metteva in palio per i vincitori ben 200 punti, il doppio rispetto alla categoria Gold e 50 in più persino rispetto alle Finals. Non è stata comunque una passeggiata di salute per i sudamericani, reduci dal brillante risultato raggiunto al Premier Padel di Mendoza (quarti di finale, sconfitti da Navarro-Di Nenno). Dopo l’agevole esordio negli ottavi contro l’altro argentino Ramiro Pereyra e l’ “oriundo” Martin Ariel Andornino (63 62), la “Bestia” Silingo e Belluati nei quarti sono stati messi alle corde dagli spagnoli Javier Gonzalez Barahona e Javier Garcia Mora, n.8 del seeding, riuscendo a spuntarla per 57 76(2) 63. Poi in semifinale hanno liquidato per 64 62 il suo ispano-brasiliano composto da Victor Ruiz Remedios e Lucas Bergamini, sesta testa di serie, per completare il loro percorso netto alla Zoppas Arena di Conegliano – teatro delle fasi decisive dell’evento, ospitato anche sui campi della H-Farm a Ca’ Tron-Roncade - con l’affermazione in rimonta sulla coppia spagnola Pablo Lijo Santos (n.38) e Javier Ruiz Gonzalez (n.22, l’atleta con la miglior posizione in classifica tra quelli in gara), che hanno dominato per un set e mezzo (62 3-1 e servizio) prima di crollare alla distanza, finendo per cedere con il punteggio di 26 64 63. I due iberici, coppia formatasi solo da metà giugno ma di grande esperienza, hanno avuto un cammino analogo, faticando solo nei quarti contro i connazionali Anton Sans Riola e Sergio Alba Sanchez, n.9 del tabellone, domati per 75 16 64, mentre in semifinale si sono sbarazzati per 62 61 dell’argentino Ramiro Moyano (n.34) e dello spagnolo classe 2000 Jon Sanz Zalba (n.27), terza forza del torneo.

Virseda-Las Heras ispirate nel Belpaese

Anche nella prova femminile a contendersi il titolo sono giunte le due coppie favorite, in questo caso senza lasciare per strada alcun set, e la finale ha ricalcato come andamento quella maschile. Virseda-Las Heras, che nel penultimo atto avevano fatto loro per 64 61 il derby con le “millennium” Jimena Velasco e Lorena Rufo, terza testa di serie, sono infatti riuscite a ribaltare una partita che le ha viste in grossa difficoltà almeno per un set e mezzo: 36 76 64 lo score con cui hanno piegato, dopo due ore e 20’ di lotta, le altre spagnole Lucia Martinez (n.31) ed Esther Carnicero (n.39), quest’anno semifinaliste all’Open WPT di Bruxelles e ai quarti al Challenger di Mallorca, approdate al match clou superando 63 75 le connazionali Nuria Rodriguez e Teresa Navarro, n.4 del seeding. L’Italia porta dunque bene alle due vincitrici visto che Virseda e Las Heras (finaliste a giugno al Master WPT di Marbella) hanno conquistato nel novembre 2021 il torneo FIP Gold a Milano e poi il mese seguente sono state finaliste delle Cupra FIP Finals 2021 a Cagliari.

Nove italiane negli ottavi

In Veneto erano presenti anche i migliori specialisti della Penisola. In campo maschile si sono guadagnati un posto nel main draw superando le qualificazioni Simone Cremona e Marco Cassetta (nel turno decisivo hanno rimontato i romani Michele Bruno e Luca Mezzetti), per poi cedere in tre set nei 16esimi all’oriundo Aris Patiniotis e allo spagnolo Ruben Rivera. Stessa sorte per gli altri azzurri Daniele Cattaneo e Riccardo Sinicropi (grazie all’affermazione sul duo italo-argentino Lorenzo Di Giovanni-Mauro Agustin Salandro), con semaforo rosso di fronte agli spagnoli Toni Bueno e Marc Quilez. Primo turno del tabellone fatale anche a Marcelo Capitani e Di Giovanni-Salandro, ripescati come lucky loser.

Ben più nutrita la pattuglia tricolore nel Cuadro femminile, con ben nove binomi 100% italiani e altri cinque con una giocatrice del nostro Paese. Si sono guadagnate un piazzamento negli ottavi Carolina Petrelli ed Emily Stellato (bloccate proprio da Virseda-Las Heras), Carolina Orsi e Valentina Tommasi, che hanno lottato alla pari per tre set con le spagnole Araceli Martinez e Marina Guinart, settima testa di serie, le coppie italo-argentine Giorgia Marchetti- Cecilia Reiter (capaci di estromettere Bidahorria-Piltcher, n.5 del tabellone), Francesca Campigotto-Marianela Montesi e quelle italo-spagnole Chiara Pappacena-Lorena Alonso, Lorena Vano-Carmen Castillon e Cecilia Pattacini-Pilar Navarro Lopez, a loro volta stoppate da Martinez-Carnicero, seconde favorite del seeding. Fuori al primo turno invece Alessia La Monaca-Anna Signorini, Manuela Savini-Elsa Terranova, Francesca Ligotti-Annalisa Bona, Eriza Zanchetta-Martina Parmigiani, le qualificate Valentina Aimone-Giorgia Rosi e Letizia Dell’Agnese-Camilla Ronchini e le lucky loser Valentina Scaringi-Matilde Del Col Balletto.

I vincitori del VPC Open e del Master

Una settimana più tardi è stata la volta del VPC Master FIP (per atleti professionisti entro la 300esima posizione nel ranking) e del VPC Open Tournament per giocatori non professionisti, al quale hanno partecipato le coppie vincenti dei 12 tornei distribuiti in tutto il territorio italiano e di 16 tappe svoltesi in tutta Europa. Nella categoria femminile affermazione di Letizia Dell’Agnese-Camilla Ronchini che sul 76 2-2 ha avuto via libera per il ritiro del duo italo-argentino formato da Aurora Buscaino e Mary Montesi per infortunio di quest’ultima. Nella finale maschile gli italo-argentini Elian Lionel-Gabriel Diego si sono imposti per 75 76 sugli spagnoli Paco Calderon-Arevalillo Sergio.

Per quanto riguarda il Master il binomio ispanico-portoghese composto da Marta Talavan e Sofia Araujo hanno liquidato per 60 62 le spagnole Nuria Rodriguez e Teresa Navarro, mentre ben più equilibrato e incerto è stato l’ultimo atto maschile: la coppia ispanico-argentina Francisco Gil e Ramiro Moyano, seconda testa di serie, ha finito per prevalere in rimonta, con il punteggio di 26 63 76(9), sugli spagnoli Alejandro Arroyo e Gonzalo Rubio dopouna girandola di emozioni e match-point annullati.

La soddisfazione degli organizzatori

Siamo orgogliosi di aver potuto disputare il primo torneo FIP Platinum della storia in Italia, in particolare nell’ambito di una fantastica manifestazione come la Veneto Padel Cup – ha sottolineato durante la cerimonia di premiazione Luigi Carraro, presidente della Federazione Internazionale Padel - Il FIP Platinum è il torneo più importante, come montepremi e punteggi per il ranking ufficiale, del Cupra FIP Tour, che insieme al Premier Padel sono i circuiti ufficiali del padel mondiale”.

Soddisfazione espressa anche da Irma Sveikauskiene, organizzatrice dell’evento insieme al marito Ricardas Sveikauskas, amanti di questo sport e molto legati al territorio veneto: "In questa seconda edizione abbiamo reso la Veneto Padel Cup ancora più internazionale con l’aggiunta del FIP Platinum ai tornei VPC Master & Open già presenti. Il nostro obiettivo è quello di offrire un torneo sempre più spettacolare per i giocatori e per tutti gli appassionati di questo fantastico sport. Volevamo ringraziare tutti quelli che ci hanno permesso di organizzare questa seconda edizione della VPC a partire dai giocatori, dalla Federazione Internazionale Padel e Federazione Italiana Tennis che ci hanno dato supporto, dai nostri sponsor e dagli spettatori. Sono state due settimane intense di sport, frutto di mesi di lavoro da parte del nostro staff a cui vanno i nostri ringraziamenti per la professionalità e soprattutto per la passione che ci hanno messo per rendere la nostra manifestazione unica nel suo genere”.

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