Redazione - 14 January 2022

Dal calcio alle ATP Finals: l’Asti Docg chiude un 2021 da incorniciare

Le bollicine delle Atp Finals e dei campioni del calcio crescono dell’11%, e il Ministero delle Politiche Agricole approva la modifica al disciplinare

Nel 2021, anno della prima edizione ospitata da Torino delle Nitto ATP Finals, l’Asti Docg chiude con numeri impressionanti dopo aver fatto anche da contorno alle gesta dei grandi campioni del tennis mondiale. Tra i noti ambasciatori anche il giovane talento del Barcellona, Pedri, lo chef Alessandro Borghese e proprio a ridosso delle Finals anche il tennista piemontese Lorenzo Sonego. Collaborazioni che alzano l’asticella della promozione dell’Asti Docg, che chiude l’anno raccogliendo risultati importanti: nonostante le difficoltà della situazione globale, infetti, sono più di 102 milioni le bottiglie prodotte (e commercializzate), l’11% in più del 2020, per un totale di 60 milioni di bottiglie di Asti Spumante (+12%) e 42 milioni di Moscato d’Asti (+10%).


“La chiusura dell’anno è stata molto positiva per entrambe le tipologie della nostra Denominazione. Questi numeri testimoniano la bontà del lavoro svolto insieme ai produttori del territorio e alle aziende consorziate e ci spronano a fare sempre meglio. Nel 2022 abbiamo in programma diverse iniziative sia a livello nazionale, che internazionale. In particolare, riprenderemo con forza le attività di promozione sui mercati esteri più strategici, bloccate a causa della pandemia”, commenta Lorenzo Barbero, presidente del Consorzio dell’Asti Docg. Ed inizia bene anche il 2022, con l’approvazione in via definitiva da parte del Ministero delle Politiche Agricole della richiesta di modifica del Disciplinare della Docg dei vini Asti, come proposta dai consorziati. Tra le modifiche apportate, la più “visibile” è sicuramente quella che fa diventare il logo del Consorzio il marchio collettivo della Denominazione: l’immagine di San Secondo, Santo Patrono della città di Asti e figura centrale del marchio consortile, apparirà quindi anche sulle “fascette” Docg che, per legge, devono essere applicate sulle bottiglie di Asti Spumante e Moscato d’Asti.

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