di Mario Boccardi - 03 October 2021

Jannik Sinner: "Il mio segreto è avere intorno le persone giuste. Torino? Ci proverò"

Jannik Sinner, felice di aver vinto il proprio quarto titolo della carriera, si presenta entusiasta in conferenza stampa e racconta di sé a cuore aperto: il suo segreto è circondarsi dalle persone giuste e lavorare duro per migliorarsi come tennista e come uomo

È felice Jannik Sinner e il suo sorriso contagia tutti anche in conferenza stampa: come potrebbe essere altrimenti? Il tennista di San Candido ha appena trionfato nell'ATP 250 di Sofia, centrando il suo quarto successo in carriera a soli 20 anni e 47 giorni. Giusto per farci un'idea della grandezza dei suoi numeri, alla stessa età Roger Federer e Stefanos Tsitsipas erano a quota 1, mentre Daniil Medvedev, recente campione agli US Open, era ancora a caccia della sua prima finale. L'altoatesino, che salirà al decimo posto della Race to Turin, inizia riflettendo sulle sue possibilità di qualificarsi alle Nitto ATP Finals. "Sono fiero - racconta il nostro portacolori - di aver conquistato un altro trofeo, qui a Sofia mi sono trovato molto bene sia l'anno scorso che in questa settimana, dunque sono intenzionato a tornare anche nel 2022. Sono soddisfatto soprattutto perché, giunti a ottobre, posso ancora provare ad accedere alle Finals: me lo sono posto come obiettivo e farò di tutto per centrarlo. Tuttavia, ho solo 20 anni e la corsa a Torino non deve diventare un'ossessione, la cosa più importante è sempre quella di allenarsi e lavorare per poter alzare ulteriormente il proprio livello di gioco".

Il numero 14 del mondo, inoltre, si sofferma in particolare sulla sua vita dentro e fuori dal campo, svelandoci la sua ricetta per mantenere la serenità: "Il mio segreto? Essere circondato dalle persone giuste. Il tennis e la vita hanno molte analogie: a 20 anni penso che sbagliare, in lieve misura, sia più che lecito, ma è importante rimanere sempre lucidi per analizzare i propri errori ed evitare di ripeterli. Farlo, dentro e fuori dal rettangolo di gioco, ti rende un tennista ed una persona migliori. Per i giovani non è tutto rose e fiori: ci sono giornate positive, ma sono accompagnati da altrettanti momenti negativi. Avere attorno persone che ti vogliono bene sempre e comunque ti aiuta molto a superare le insidie che, nella vita, sono sempre dietro l'angolo. La mia vita - prosegue l'azzurro - è cambiata molto, eppure penso di essere ancora la stessa persona di qualche anno fa: crescere non vuol dire perdere i propri pregi e io continuo ad essere entusiasta di ciò che accade intorno a me".

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