di Lorenzo Ercoli - 27 March 2021

Lorenzo Musetti: "Quando sei favorito ti dicono che sei il più forte, ma poi devi vincere"

Le parole di Lorenzo Musetti dopo la vittoria contro Benoit Paire

Lorenzo Musetti stacca il pass per il terzo turno del Miami Open e si appresta a conoscere chi dovrà affrontare tra Marin Cilic e Christian Garin. Nel match di secondo round, l’azzurro ha sconfitto Benoit Paire con lo score di 6-3 6-3: “La partita è stata più difficile di quanto sembrasse. Lui gioca benissimo, sulla risposta non ti da tempo: viene a rete, ti dà poco ritmo ed è un giocare continuo perché va di fretta - spiega Lorenzo -. Entrare nel match non era facile e sono contento di aver sfruttato i suoi errori ed essermi aggiudicato il match in due set”. Dopo aver battuto Mmoh e Paire, Musetti si prepara ad alzare l’asticella ma è pronto a giocare il suo miglior tennis sull’onda di entusiasmo post Acapulco: “Sono arrivato qui dopo la settimana pazzesca in Messico. Contro Mmoh arrivavo da favorito e sentivo delle pressioni perché in queste circostanze la gente ti dice che sei più bravo e più forte. L’altro però gioca con la racchetta in mano e può sempre vincere. Io penso di partita in partita e l’ho fatto anche contro Paire nonostante tanti dicessero che lui non avrebbe giocato, ma in realtà come ho detto il match non è stato comunque semplice e lui va sempre battuto - ribadisce l’azzurro che aggiunge -. Ho già giocato tante volte da favorito e lo farò in futuro, non è sempre facile ma è qualcosa a cui devi fare l’abitudine”.

Con questa vittoria Musetti è virtualmente numero 90 del ranking ATP, un traguardo inaspettato in tempi così brevi dopo il Gran Canaria Challenger 1 e la pausa presa al termine del torneo di Las Palmas: Non mi ero mai sentito come in quel periodo in campo e dopo Gran Canaria 1 ho deciso di saltare il secondo torneo e le qualificazioni di Doha dove ero entrato - le rinunce del classe 2002 per ritrovare equilibrio -. Avevo necessità di lavorare e ritrovare stimoli. Questa scelta è frutto di una decisione presa con il mio team, sono stato fermo tre giorni e poi ho fatto una settimana di lavoro che ha subito dato i suoi frutti. Questa decisione per come sono fatto io ha pagato, in futuro non so se rifarò lo stesso qualora abbia necessità particolare o se apporterò cambiamenti in fase di torneo. Sicuramente non potrò rinunciare ad un Masters 1000 o ad un torneo grosso solo perché mi sento un po’ fuori tono”.

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