di Valerio Carriero - 18 March 2020

Lisa Pigato, che fatica il tennis al tempo del virus

La giovane tennista lombarda racconta la sua attività alla Milano Tennis Academy, che da gennaio ha all'interno dello staff Francesca Schiavone: "Non è mai banale, è un personaggio incredibile".

Lisa Pigato è stata una delle prime giocatrici a sperimentare sulla propria pelle gli effetti dell’emergenza Coronavirus. Era a Casablanca per giocare un Grade 1 su terra battuta, una settimana da incorniciare con la finale in coppia con l’amica Melania Delai e una possibile finale in singolare (la tedesca Lys si sarebbe ritirata in semi) da giocare proprio contro la compagna di doppio. Il progetto della sedicenne lombarda è rimasto incompiuto a causa della sospensione del torneo marocchino. “Abbiamo ricevuto una semplice informazione e ci siamo guardati un po’ straniti – ha raccontato Lisa – all’inizio della settimana eravamo in diverse centinaia mentre negli ultimi giorni eravamo in pochi: aveva poco senso a quel punto”. La Pigato è presente nella lista della Federazione che permette di proseguire gli allenamenti agli atleti di interesse nazionale. “Il lato positivo di questa sosta è che non ho mai lavorato così bene, non ho l’ansia di punti Wta da rincorrere”. Lisa fa base alla Milano Tennis Academy che può vantare nel team anche una campionessa Slam come Francesca Schiavone: “E’ entrata nella MTA a gennaio, la conoscevo già da tempo perché Giacomo Oradini, il mio coach assieme a mio padre, l’ha seguita da sparring per un annetto e girava il Tour con lei. La Schiavone è un personaggio incredibile, sa come trasmettere la passione. Ci mette tanta carica e non dice mai cose banali, con la sua presenza c’è sempre un qualcosa in più in campo”.

Nonostante la possibilità di continuare la propria attività in un periodo così difficile, Pigato non sottovaluta assolutamente il problema coronavirus: “Durante le sessioni non ci tocchiamo e siamo a distanza, il preparatore atletico ha guanti e mascherina ed entriamo nei campi al coperto uno alla volta. Già da un mese facevo molta attenzione disinfettandomi spesso le mani, non dovrei essere molto esposta perché, oltre alle precauzioni, incrocio un numero limitato di persone e il tragitto riguarda solamente casa e campi”. Con la Wta che ha annunciato la sospensione sino al 2 maggio, non è neppure semplice ipotizzare una programmazione e stilare qualche obiettivo stagionale: “Allenarsi non sapendo per quale torneo può essere frustrante ma io provo a rimanere concentrata sul mio lavoro. Avevo in mente di giocare da junior sino al mio diciassettesimo compleanno, il 21 giugno, poi avevo sicuramente in programma Bonfiglio e Roland Garros junior. Se si giocheranno…”.

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