di Gene Gnocchi - 11 March 2020

Qualcuno volò su Roveschella di Sotto

Il torneo di quarta categoria di Roveschella di Sotto è preso di mira dall'ironia di Gene Gnocchi nella sua rubrica Cortocircuito. Novità assoluta dell'ultima edizione, l'introduzione del falco. O comunque di un volatile

Il torneo ha mantenuto i pronostici della vigilia che prevedevano la finale fra Gualtiero Giambertoni, l’unico che veniva da fuori, di sessantatre anni, fresco vincitore del torneo over 60 di Raspognano Mella, e Claudio Lorenzon, l’idolo locale, di anni settanta, famoso per essere stato per ben sessantanove anni di seguito Gesù Bambino nel presepio vivente di Roveschella di Sotto. La finale si è disputata sabato 25 gennaio alla presenza delle vitt… pardon, dei parenti dei giocatori, ed è stata trasmessa in diretta dalla piattaforma Rousseau perché il presidente del circolo è un grillino che vota Cinque Stelle da quando Di Battista fa il falegname.

E’ stata la finale che tutti si aspettavano. Lorenzon ha tirato fuori il suo servizio alla Sara Errani, che ha toccato punte attorno ai 18 chilometri orari con la prima, e 11 con la seconda, mentre Giambertoni è stato troppo penalizzato dal vento: siccome ha il parrucchino ha dovuto giocare tutto l’incontro con una mano sulla testa perché non volasse via, e così facendo ha perso il suo proverbiale rovescio a due mani che è l’architrave sulla quale Giambertoni ha costruito i suoi successi. Il risultato di 6-0 6-0 lo ha punito eccessivamente.

Il torneo di Roveschella di Sotto però sarà ricordato per un altro motivo. Per la prima volta infatti è stato usato il falco nei tornei di quarta categoria. L’animale, addestrato da un falconiere, ha svolazzato sul circolo per tutta la durata della finale, ma siccome non è ancora in grado di parlare non è dato sapere il suo parere su alcune palle che Lorenzon ha giudicato fuori, ma che probabilmente, se fosse stato in grado di parlare, avrebbe valutato diversamente.

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