Federer saluta Roma "Sono felice lo stesso"

Sconfitto agli ottavi di finale dall'austriaco Thiem, Federer si dice comunque soddisfatto per essere riuscito a scendere in campo e ritrovare buona sensazioni. La strada è in salita ma per Parigi è positivo... dalla nostra inviata a Roma, ROBERTA LAMAGNI

Federer saluta roma "sono felice lo stesso"

dalla nostra inviata a Roma, Roberta Lamagni - foto Getty Images

 

Con un giorno di ritardo, viste le premesse, l’inevitabile addio di Federer a Roma è arrivato. Sconfitto in due set da Dominic Thiem, nel primo incontro degli ottavi di finale degli Internazionali Bnl d’Italia.

 

In pochi si aspettavano un epilogo diverso. La prestazione prudente di primo turno contro Alexander Zverev, quelle seconde di servizio che a malapena raggiungevano i 150 km/h e le parole dello stesso Roger a fine match “questa vittoria è stata una sorpresa”, avevano già preparato il banchetto di commiato.

 

In verità Federer ci ha provato, per quanto possibile, ha illuso il pubblico con un break a inizio partita, lo ha deliziato con smorzate, attacchi in controtempo, accelerazioni disperate. I lampi sporadici del genio, però, non sono stati sufficienti. “Ma non importa, la prestazione di oggi non mi interessa. Negli ultimi quattro mesi ho giocato 5 match. Ora devo essere positivo e pensare che i prossimi 10 giorni saranno fondamentali. Esco da Roma con delle buone sensazioni. Per me questo è stato un torneo test, sono sceso in campo per la prima volta veramente libero di giocare senza pensieri, cercando nuove soluzioni. E’ stato interessante”.

 

Nel tentativo di abbreviare gli scambi, il n.2 del mondo ha confuso le carte all’avversario che, superato un primo momento di disorientamento, gli ha preso le misure, ha rimesso ordine nel suo tennis, ha ritrovato ritmo e continuità. E il passo è stato semplice, complici gli errori in sequenza del più forte. Conquistato il primo set al tie-break, l’incontro è andato in discesa.

 

Federer saluta Roma con le idee ancora poco chiare. Per sua stessa ammissione non sa come affronterà l’impegno di Parigi. Dallo Slam lo separano ancora 10 giorni, preziosi per recuperare e riconquistare fiducia, giorni che potrebbe anche decidere di trascorrere in Italia, nonostante l’uscita prematura. “Le opzioni sono tre al momento: rimanere a Roma, andare a Parigi, tornare in Svizzera per allenarmi. Non ho mai preparato la stagione sul rosso così bene, perché ho iniziato ad allenarmici già a Miami, quando per un virus non ho giocato il torneo. Tutto dipenderà dai prossimi giorni, se mi potrò allenare al 100% penso che qualcosa di buono sia possibile a Parigi”.

 

Nei quarti Thiem se la vedrà con Nishikori, vincitore in due set su Gasquet per 61 64. Troppo solido il giapponese per un Gasquet ancora non al meglio della forma, a cominciare dalla condizione atletica.

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