Fed Cup: le scelte anti-Italia di Conchita Martinez

In attesa di conoscere la decisione di Camila Giorgi sulla convocazione per Spagna-Italia di Fed Cup, sembrerebbero definitive le scelte di Conchita Martinez per il team spagnolo. C'è un sospiro di sollievo per le padrone di casa, poiché Carla Suarez Navarro era data in forte dubbio per un problema a una caviglia patito a Indian Wells. Invece la canaria ci sarà, così come Garbine Muguruza, Anabel Medina Garrigues e Sara Sorribes Tormo. C'è qualche novità tra le riserve, poiché contro la Serbia erano state convocate Lara Arruabarrena e Lourdes Dominguez Lino, che però nella settimana della Fed Cup risultano iscritte al torneo WTA di Bogotà. Conchita avrebbe dunque scelto la Medina, ottima doppista e giocatrice di grande esperienza, mentre il quarto posto è andato alla Sorribes, già esordiente lo scorso anno contro l'Argentina. Salvo sorprese e/o imprevisti, tuttavia, sia i singolari che il doppio dovrebbero essere giocati da Muguruza e Suarez Navarro. 

Djokovic: "Il Miami Open resterà qui per molti anni!"

Novak Djokovic ha "assicurato" che il Miami Open resterà ancora a lungo nell'isolotto di Key Biscayne. "Non so quanto abbiate seguito le storie sullo spostamento del torneo - ha detto durante la premiazione - ma vi assicuro che resterà qui ancora a lungo. Ci vediamo l'anno prossimo". Si pensava che fosse la classica frase per strappare un applauso, invece Nole ha ribadito il concetto in conferenza stampa. "Da alcune fonti attendibili so che il torneo resterà qui per parecchi anni. Non penso che ci sia bisogno di aprire una conversazione su un eventuale spostamento". Va detto che Adam Barrett, direttore del torneo, ha rifiutato diverse richieste di interviste sull'argomento, mentre l'avvocato Eugene Stearns non ha risposto alle chiamate dei giornalisti. Il problema è l'impossibilità di migliorare le strutture per l'opposizione di un cittadino locale, Bruce Matheson, erede della famiglia che acquistò Key Biscayne oltre un secolo fa. Tra i giocatori, Nadal ha ammesso che qualcosa dovrà succedere per forza. "Mentre gli altri tornei migliorano continuamente, è vero che a Miami non è stato fatto nulla per molto tempo". Chissà da dove arrivano le indiscrezioni di Djokovic...

Bufera doping in Gran Bretagna: c'è di mezzo il tennis?

A un mese dalla notizia-shock della positività di Mara Sharapova, esplode un'altra bomba-doping. L'ha sganciata un'inchiesta del Sunday Times, secondo cui un medico britannico, il chiacchierato Mark Bonar, avrebbe prescritto e somministrato sostanze dopanti a circa 150 atleti tra calciatori, ciclisti, nazionali di cricket, pugili...e tennisti. Gli illeciti si sarebbero protratti per sei anni e il fatto è reso ancora più grave dall'atteggiamento dell'UKAD, l'agenzia antidoping britannica. Un atleta scovato e sospeso nel 2014 li avrebbe avvisati di quel che succedeva, ma non avrebbero agito perché privi di giurisdizione su una clinica non legata allo sport. Bonar nega, ma il giornale sarebbe in possesso alcuni filmati che proverebbero le sue ammissioni. Non ci sono nomi, ma chiaramente preoccupa il fatto che siano menzionati tennisti. Il governo britannico ha già annunciato un'inchiesta indipendente: la speranza è che gli eventuali nomi vengano fuori, ma sarebbe ancora meglio se le indiscrezioni si rivelassero inesatte. Lo sport, e il tennis in particolare, non ha certo bisogno di un altro scandalo.

Che mazzata per Katowice: forfait della Radwanska!

Agnieszka Radwanska era l'unica top-25 iscritta al torneo WTA di Katowice. Prima testa di serie e idolo di casa, era attesissima dal suo pubblico. A tabellone già compilato, tuttavia, "Aga" ha dato forfait lasciando in braghe di tela i connazionali, anche perché la Polonia non ha altre giocatrici del suo livello. Ragione del ritiro: un infortunio alla spalla destra. Il tabellone è stato modificato e adesso è guidato da Anna Karolina Schmiedlova, n.30 WTA e campionessa in carica. Il posto della Radwanska è stato preso da Julia Ostapenko ed è cambiata anche l'avversaria di Camila Giorgi: inizialmente sorteggiata contro Donna Vekic, se la vedrà con la bielorussa Aliaksandra Sasnovich. L'italoargentina è stata finalista sia nel 2014 (perse dalla Cornet) che lo scorso anno (KO con la Schmiedlova).

Paperone Djokovic è sempre più padrone

Paperone Djokovic è sempre più padrone

Vincendo a Miami, dove nove anni fa aveva colto il suo primo grande titolo, il numero 1 coglie una serie di record, due su tutti: diventa il più titolato nei Masters 1000 e il più ricco di tutti i tempi, con oltre 98 milioni di soli premi ufficiali. Piaccia o no, il tennis è lui.  

TV: Marrakech, Charleston e gli altri

TV: Marrakech, Charleston e gli altri

Mentre Riccardo Silva racconta qualcosa della sua MP & Silva al Corriere della Sera, il circuito sbarca sulla terra. L'evento più importante è sul verde di Charleston (SuperTennis da mercoledì), poi Marrakech, Houston e Katowice (quest'ultimo su Eurosport).   

“Vika” ha messo le ali

“Vika” ha messo le ali

La Azarenka sbanca anche Miami e realizza la doppietta con Indian Wells, come riuscito solo a Graf e Clijsters. La bielorussa batte 6-3 6-2 la Kuznetsova e chiude un altro torneo perfetto. Lunedì sarà numero 5, ma la verità la dice la Race: al momento è lei la regina.

La Giorgi e i 145.000 euro da restituire alla FIT

La Giorgi e i 145.000 euro da restituire alla FIT

Non c'è dubbio che la FIT abbia investito parecchi soldi su Camila Giorgi. Secondo fonti federali, Camila ha avuto ben tre fonti d'entrata. Intanto 55.000 euro come gettone per le varie presenze in Fed Cup (circa 7.000 euro a partita, cifra non trascurable), nonché 125.000 euro a fondo perduto per il finanziamento delle attività e servizi vari. Tali cifre non saranno richieste indietro alla Giorgi, mentre una clausola del contratto era abbastanza chiara: in caso di inadempienza (ovvero rifiuto di una convocazione in Fed Cup o comunque in una rappresentativa nazionale), sarebbe stata tenuta a restituire il prestito d'onore, anch'esso funzionale alle attività. Tale somma è stata versata per una cifra complessiva di 145.000 euro. (Ri. Bi.)    

Masters 1000 Miami: la finale sarà Djokovic-Nishikori

L'ultimo ostacolo tra Novak Djokovic e l'ennesima accoppiata Indian Wells-Miami è rappresentato da Kei Nishikori. Nella semifinale notturna del Miami Open, il giapponese ha superato Nick Kyrgios col punteggio di 6-3 7-5. Il fresco della sera lo ha trasformato rispetto alle enormi fatiche del giorno prima contro Monfils. "Servizio, risposta, tutto ha funzionato bene - ha detto un raggiante Kei - ho provato ad essere aggressivo e ho vinto parecchi punti a rete". Avanti 6-3 2-0, ha concesso a Kyrgios un controbreak che lo ha fatto tornare in partita, ma non ha mai dato l'impressione di poter perdere. Kei era troppo superiore nello scambio da fondocampo, costringendo l'australiano a giocare spesso in difesa e ad affidarsi al solo servizio. "Conosco il suo piano di gioco quando mi affronta - ha detto Kyrgios - prova ad essere aggressivo, non mi lascia comandare lo scambio. Ho cercato di trovare le risposte, ho provato a far qualche serve and volley ma lui ha giocato un grande tennis". Adesso Nishikori avrà bisogno di un'impresa contro Djokovic, da cui ha perso sei volte su otto anche se lo ha battuto nella semifinale dello Us Open 2014. "Non ho niente da perdere" ha detto il giapponese.   ATP MASTERS 1000 MIAMI - Semifinali Novak Djokovic (SRB) b. David Goffin (BEL) 7-6 6-4 Kei Nishikori (GIA) b. Nick Kyrgios (AUS) 6-3 7-5

Tutto cominciò con un Tapiro d'Oro...

Tutto cominciò con un Tapiro d'Oro...

In 16 anni di presidenza Binaghi, la FIT ha fronteggiato diversi scontri con i giocatori in merito a Davis e Fed Cup. Una vicenda iniziata con un Tapiro di "Striscia" a Barazzutti, e chiusa con il caso Giorgi. La storia  insegna che ha (quasi) sempre vinto la Federazione.  

Fed Cup: Barazzutti ritrova Roberta Vinci

Il caso riguardante Camila Giorgi ha monopolizzato l'attenzione, soprattutto perché può avere conseguenze in chiave futura. Guardando all'imminente match di Fed Cup contro la Spagna, tuttavia, nel cambio ci guadagnamo qualcosa. Per un Giorgi che dovrebbe non esserci (anche se avremo la certezza assoluta soltanto nella serata di lunedì), Corrado Barazzutti recupera Roberta Vinci. La presenza della tarantina sarà fondamentale sia per il singolare che per l'eventuale doppio. Salvo sorprese, saranno lei e Sara Errani a guidare il team in un match molto delicato. Per un weekend, insomma, Sara e Roberta metteranno da parte gli screzi che circa 15 mesi fa avevano chiuso una partnership d'oro, sia in Fed Cup che nel circuito (dove hanno completato il Career Grand Slam in doppio). Un eventuale epilogo sul 2-2, con il doppio di spareggio, obbligherebbe Errani e Vinci a tornare a giocare insieme. Sarebbe una storia curiosa e affascinante, anche se la Vinci non è al 100%: in questi giorni sta cercando di recuperare da un fastidioso problema al tendine d'achille. Buone notizie anche per Conchita Martinez: la capitana spagnola ha ricevuto in queste ore l'OK da Carla Suarez Navarro. La n.2 iberica aveva qualche problema fisico, ma conta di recuperare in tempo per l'attesa sfida di Lleida.

La gioia di Fabbiano: è lui il nuovo top-100 azzurro

La scaramanzia ha portato bene. Thomas Fabbiano aveva scelto di non pubblicizzare i suoi obiettivi, giacchè in passato aveva reso note le sue intenzioni ma non gli era andata troppo bene. Forte di una maturazione importante, sia sul piano umano che su quello tecnico, il 26enne pugliese ha raggiunto un traguardo eccezionale: i top-100 ATP. Battendo il taiwanese Chen Ti nei quarti del challenger di Raanana, Tommy si è assicurato un posto in semifinale ma soprattutto un proiezione ranking al numero 98. Dopo tanti anni passati in giro per il mondo, Fabbiano si è tolto una grande soddisfazione. Ma è solo l'inizio, poiché adesso spera di salire ancora più in alto. Può farcela perché quest'anno ha già dimostrato (a Chennai e Dubai) di poter competere a livello ATP. E' un punto a favore rispetto a tanti giocatori che erano entrati tra i top-100 quasi esclusivamente con i challenger. Al contrario, 193 dei 544 punti ATP dei Fabbiano sono arrivati dal circuito maggiore. Una cifra importante, che può soltanto aumentare. Nel frattempo, a Raanana si giocherà un posto in finale contro Yevgeny Donskoy. 

Djokovic eguaglia il numero di vittorie...di coach Becker

Battendo David Goffin in semifinale a Miami, Novak Djokovic ha infilato la vittoria numero 713 nel circuito ATP, eguagliando il suo coach Boris Becker. Djokovic ha impiegato decisamente meno a raggiungere la cifra e punta a raggiungere traguardi ben più ambiziosi: nel frattempo si gode l'undicesima posizione nella classifica dei più vincenti di sempre, a 49 lunghezze da Pete Sampras. Se va avanti così, può pensare di raggiungerlo già nel 2016. A proposito di agganci, con la semifinale a Indian Wells anche Rafa Nadal aveva raggiunto le 779 vittorie di Ilie Nastase. Qui sotto, la classifica dei più vincenti dell'Era Open (in grassetto, i giocatori ancora in attività).    I TENNISTI PIU' VINCENTI DELL'ERA OPEN  Jimmy Connors - 1254 Ivan Lendl - 1071 Roger Federer - 1067 Guillermo Vilas - 929 John McEnroe - 875 Andre Agassi - 870 Stefan Edberg - 801 Ilie Nastase - 779 Rafael Nadal - 775 Pete Sampras - 762 Novak Djokovic - 713 Boris Becker - 713

Australian Open su legno! Ma era un pesce d'aprile...

1 aprile, tempo di pesci d'aprile. Non sono mancati neanche quest'anno, ovviamente anche nel tennis. Il più divertente arriva dagli organizzatori dell'Australian Open. Tennis Australia ha addirittura diffuso un video in cui si dice che la prossima edizione si sarebbe giocata...sul legno! Il filmato parla dell'innovazione australiana, che nel corso degli anni ha portato il torneo dall'erba al plexicushion, passando per il rebound ace. Davvero uno scherzo ben congegnato. Da segnalare anche quello inventato dagli argentini del Clarin, secondo cui Andy Murray avrebbe deciso di giocare gli Internazionali BNL d'Italia alle stesse condizioni economiche delle donne. Prendendo spunto dal recente dibattito sull'uguaglianza tra uomini e donne nel tennis professonistico, si sarebbe inventato una personalissima rivoluzione, anche se non si sarebbe ben capito a chi avrebbe devoluto il montepremi in eccesso!

Bravo Goffin, ma vince sempre 'Nole'

Bravo Goffin, ma vince sempre 'Nole'

Il belga gioca un match esemplare, dimostrando di non essere giunto in semifinale per caso. Ma il suo torneo finisce contro Djokovic, a segno 7-6 6-4. Pesa uno smash sbagliato sul 4-4 del tie-break. Per ‘Nole’ 40esima finale in un 1000. Sfiderà Kyrgios o Nishikori.

Bufera Giorgi: tutta la verità

Bufera Giorgi: tutta la verità

Esplode il caso Giorgi: dopo l'annuncio dell'”interruzione” dei rapporti con la FIT, Corrado Barazzutti l'ha ugualmente convocata. C'è tempo fino a lunedì per rispettare un preciso accordo contrattuale. Se il clan dell'italoargentina si rifiuterà, sarà rottura. Definitiva.  

The social week / 39

The social week / 39

Dalle sentenze di Roddick alla pipì di Karlovic, i graffi di Flavia, Stakhovsky venditore ambulante, la sconfitta di Djokovic, l’autista speciale della Wozniacki, l’ennesima perla di Chela, Errani-Bollettieri e tanto altro. Il meglio della scorsa settimana in dieci colpi… social.

La Giorgi rompe con la FIT: niente Fed Cup

Per fortuna la notizia è uscita il 31 marzo: in caso contrario, visti i precedenti, sarebbe sembrato un pesce d'aprile. Un breve comunicato sul sito ufficiale di Camila Giorgi informa che l'italoargentina ha interrotto i rapporti con la FIT. Per questa ragione, non parteciperà al match di Fed Cup che i prossimi 16-17 aprile l'Italia giocherà a Lleida contro la Spagna. Un match delicatissimo, che potrebbe costare la retrocessione nel World Group II. La nota fa un paragone con il vecchio caso di Simone Bolelli nel 2008, ma il confronto non regge e vi spiegheremo perché. In attesa di ulteriori dettagli, l'unica certezza è che la Giorgi giocherà le qualificazioni al torneo WTA di Stoccarda e l'Italia si presenterà in Spagna con un team profondamente rimaneggiato: l'unica certezza riguarda Sara Errani, poi sembrano favorite Francesca Schiavone e la rientrante Karin Knapp. Chissà se l'esclusione della Giorgi spingerà a un tentativo in extremis per convincere Roberta Vinci... (Ri. Bi.)

Inarrestabile Azarenka: anche la Kerber va KO

Prosegue la striscia vincente di Victoria Azarenka. La bielorussa si è presa la rivincita su Angelique Kerber, da cui aveva perso all'Australian Open, e ha centrato la finale al Miami Open. Vika si è imposta con un netto 6-2 7-5 e sabato sfiderà Svetlana Kuznetsova. La Azarenka non ha perso un set in tutto il torneo e va a caccia del terzo titolo a Key Biscayne dopo quelli del 2009 e del 2011. Contro la Kerber ha sparato ben 29 vincenti, strappando per sette volte il servizio alla tedesca. "Sono rimasta molto solida, soprattutto alla fine - ha detto Vika - lei è una grande giocatrice e propone molte palle. A volte devi limitarti a guardare, ma sono contenta di aver spinto fino alla fine" Sarà lo scontro diretto numero 9 tra Kuznetsova e Azarenka: il bilancio dice 4-4, ma la bielorussa ha vinto gli ultimi tre. Curiosamente, si sono già affrontate due volte a Miami: nel 2007 vinse la russa, mentre "Vika" si è presa la rivincita nelle semifinali del 2009.    WTA PREMIER MANDATORY MIAMI - Semifinali Svetlana Kuznetsova (RUS) b. Timea Bacsinszky (SUI) 7-5 6-3 Victoria Azarenka (BLR) b. Angelique Kerber (GER) 6-2 7-5

Banzai Nishikori cancella 5 matchpoint a Monfils

Ha lottato per due ore e mezza, ha cancellato cinque matchpoint, sembrava distrutto...ma alla fine ha vinto lui. Due anni dopo, Kei Nishikori si riprende la semifinale a Miami. Allora non poté giocarla per un infortunio dopo la vittoria su Federer, stavolta cercherà di andare oltre, sfidando l'arrembante Nick Kyrgios. Il giapponese si è imposto 4-6 6-3 7-6 su Gael Monfils, al termine di un match drammatico. Avanti di un break nel terzo, ha avuto un passaggio a vuoto che ha portato Monfils sul 5-4 e 0-40 sul servizio di Kei. Un paio di regali francesi e altrettante buone giocate lo hanno tenuto in vita, poi ne ha cancellato un altro sul 5-6 prima di giocare un tie-break impeccabile, vinto col punteggio di 7-3. Si è giocato con un caldo asfissiante, ma nel finale è stato spettacolo vero. "Sul 3-4 nel terzo ho alzato il mio livello - ha detto Monfils - ho iniziato ad essere aggressivo e avevo la sensazione di potercela fare. Ho avuto l'opportunità, ma Kei ha combattuto bene e nel tie-break è stato più bravo di me". Il francese non batte un top-10 dallo scorso aprile (vittoria su Federer a Monte Carlo), ma la sensazione è che sulla terra battuta sarà un avversario ostico per tutti. Per Nishikori, come detto, ci sarà l'ostacolo Kyrgios. Il giapponese ha vinto l'unico precedente, cinque mesi fa a Shanghai, col punteggio di 1-6 6-4 6-4   ATP MASTERS 1000 MIAMI - Quarti di Finale Kei Nishikori (GIA) b. Gael Monfils (FRA) 4-6 6-3 7-6 Nick Kyrgios (AUS) b. Milos Raonic (CAN) 6-4 7-6

Silenzio, parla Nick Kyrgios

Silenzio, parla Nick Kyrgios

L'australiano ha ormai messo nel mirino i migliori: battendo Raonic con sorprendente autorità, si è assicurato l'ingresso tra i top-20. Ma è soltanto una tappa di passaggio: a Miami, nella sua prima semifinale Masters 1000, sfiderà Kei Nishikori.  

Kuznetsova, come uccidere il dolore

Kuznetsova, come uccidere il dolore

A dieci anni dall'ultima volta, Svetlana Kuznetsova supera Timea Bacsinszky e centra la finale a Miami. Ci è arrivata giocando diverse battaglie: è il giusto premio per una sincera passione, ben raccontata dalla frase scritta nel suo tatuaggio.  

Istanbul piange, Stoccarda ride (a metà)

Istanbul piange, Stoccarda ride (a metà)

La delicata situazione della Turchia ha spinto Camila Giorgi e altre giocatrici a cancellarsi dal torneo al via il 18 aprile, e iscriversi (con l'aiuto della WTA) a Stoccarda. Buona notizia per il Porsche Open, anche se l’assenza della Sharapova sarà dura da colmare…

Ivanovic e Schweinsteiger si sposeranno il 5 giugno

Giugno sarà un mese di matrimoni. Oltre all'attesa cerimonia Fognini-Pennetta, sembra stabilita la data per il matrimonio tra Ana Ivanovic e il calciatore Bastian Schweinsteiger. In realtà avrebbero voluto sposarsi a dicembre, ma gli impegni di entrambi hanno convinto a un rinvio. La cerimonia dovrebbe tenersi il 5 giugno a Belgrado, subito dopo la finale del Roland Garros femminile e a qualche giorno dall'inizio degli Europei di Calcio. La coppia si è rivolta a un wedding planner che organizzerà un maxi-ricevimento presso l'Hyatt Regency di Belgrado, hotel a cinque stelle. Tra i 300 ospiti dovrebbero esserci alcune giocatrici, tra cui Angelique Kerber, Sorana Cirstea e Caroline Wozniacki. Dopo la cerimonia in serbia, pare che i due abbiano in programma un altro ricevimento in Germania, paese natale di Schweinsteiger. 

Raanana: Fabbiano quasi top-100, Quinzi KO

Gianluigi Quinzi ha fallito la prova del nove al challenger di Raanana. Dopo il bel successo su Lukas Lacko, il giovane azzurro si è arreso al secondo turno contro il taiwanese Chen Ti, bravo a vincere in rimonta con il punteggio di 4-6 6-3 6-4. Il break decisivo arrivava nel quinto game, ma Quinzi aveva più di una chance per tornare in partita. Non la sfruttava e così lasciava strada a Ti, che nei quarti sarà il prossimo avversario di Thomas Fabbiano. Il pugliese ha vinto il derby azzurro contro Roberto Marcora e ormai è a ridosso dei top-100 ATP. Le proiezioni lo collocano al numero 103 e il traguardo sembra solo questione di tempo. Ciò che incoraggia sono le modalità: Fabbiano è arrivato fin lassù con la continuità e non con un singolo exploit. Per questo, sembrano esserci le basi per una permanenza duratura e - perché no - anche un ulteriore salto di qualità.

"Nadal deve fare da portabandiera a Rio de Janeiro!"

Alejandro Blanco, presidente del Comitato Olimpico spagnolo, ha detto che Rafael Nadal dovrebbe essere il portabandiera della Spagna alla cerimonia inaugurale delle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Secondo la massima autorità dello sport spagnolo, sarebbe un atto dovuto nei confronti di un campione che in questo momento "Viene trattato in modo ingiusto". In un briefing con Europa Press, Blanco ha spiegato che se Nadal dovesse davvero ricoprire il ruolo "tutti gli spagnoli si metterebbero a piangere. Rafa sarà sempre un punto di riferimento per il tennis". Rafa avrebbe già dovuto portare la bandiera a Londra 2012, ma dovette rinunciare per i noti problemi al ginocchio che lo bloccarono per sette mesi. 

ITF: Juan Margets si dimetterà il 30 settembre

La batosta elettorale dell'anno scorso deve averlo convinto che nella nuova ITF non c'era spazio per lui. Per questo, forse, Juan Margets ha scelto le dimissioni. Lo spagnolo puntava alla presidenza dopo essere stato per anni il delfino di Francesco Ricci Bitti. Ma alle elezioni di Santiago del Cile è stato addirittura eliminato al primo turno. Il dirigente spagnolo lavora nella Federazione Internazionale dal 1991 e nel corso degli anni ha ricoperto vari ruoli in una serie di commissioni. Il suo lavoro ha portato a buoni risultati come la nascita di un ranking per nazioni, decisivo per stabilire le teste di serie in Davis e Fed Cup, nonché la regolamentazione delle superfici per i vari match. Fu sempre Margets a insistere per il prolungamento della Fed Cup da due a tre settimane. Tutto questo non è servito a farlo eleggere, così il prossimo 30 settembre rassegnerà le dimissioni da Direttore Operativo ITF, anche se accompagnerà il successore per un periodo di transizione, esattamente come sta facendo Ricci Bitti con Haggerty per il ruolo di presidente. 

Invasione tecnologica...o no?

Invasione tecnologica...o no?

Non soltanto i dati a disposizione dei coach per verificare la traiettoria dei colpi e l'esatto punto d'impatto: SAP sta studiando sensori che possano dare informazioni sullo stato fisico delle giocatrici. Ma non tutte sono d'accordo: potrebbero limitare i movimenti.  

Quinzi, impariamo tutti dal passato

Quinzi, impariamo tutti dal passato

Torna a far parlare di sé Gianluigi Quinzi. L'ex n.1 junior ha colto il primo successo contro un top-100 e sul web si è riaccesa la Quinzi-Mania: centinaia di commenti e un'attenta vivisezione del match. Ma attenzione: non commettiamo gli stessi errori di 4 anni fa...  

Darren Cahill: "Ridurrò il coaching in campo"

Darren Cahill, coach-guru di Simona Halep, cercherà di utilizzare il meno possibile il coaching sul campo. ESPN gli ha chiesto un parere sull'argomento e lui non ha mostrato particolare entusiasmo. "Lo utilizzo con la Halep, almeno per ora - ha detto - serve a Simona per conoscere i miei metodi e a me per saperne di più su di lei. Tuttavia, non credo che nei prossimi mesi lo useremo molto". Il tecnico australiano è scettico perché la pratica non è permessa negli Slam "ed è molto importante che una giocatrice risolva i problemi da sola". L'intervento del coach è permesso una volta per set nel circuito WTA, mentre non è ammesso negli Slam e nel circuito ATP (anche se furono proprio gli uomini a sperimentarlo nel 1998). Secondo Cahill, parlare con un giocatore durante la partita è molto utile perché aiuta a capire cosa succede nei momenti di pressone. "E' il momento in cui impari di più del giocatore. Ci sono parecchi vantaggi, piace anche alle TV. Sono un po' incerto perché troppe tenniste ci fanno affidamento, sembra che non ne possano fare a meno. Però ci sono anche lati positivi". 

Divorzio lampo tra Madison Keys e Mats Wilander

Incredibile ma vero: si è interrotta dopo meno di un mese la collaborazione tra Madison Keys e Mats Wilander. Lo ha comunicato Wilander ai media del suo paese, poi la notizia è stata confermata da Max Eisenbud, che oltre a rappresentare la Sharapova si occupa anche della Keys. I due avevamo lavorato una decina di giorni prima di Indian Wells, poi di nuovo a Miami. Wilander era stato contattato dalla USTA: gli avevano detto che cercavano un po' di collaborazione e che la Keys era la giocatrice prescelta. La diretta interessata ha poi confidato a Courtney Nguyen che l'idea di ingaggiare Wilander era arrivata da Ola Malmqvist, responsabile del settore femminile per conto della USTA. Il programma prevedeva una partnership part-time, di circa 10-15 settimane (Slam compresi). 

Goffin in semifinale anche a Miami: ora sfida Djokovic

David Goffin ha centrato le semifinali al Miami Open. Il belga conferma il gran periodo di forma ed eguaglia il risultato ottenuto a Indian Wells. In un match non esaltante ha superato Gilles Simon col punteggio di 3-6 6-2 6-1, diventando il primo belga a raggiungere la final four Key Biscayne. "Il primo set è stato molto complicato - ha detto David -  Gilles era molto solido dalla linea di fondo e io non ho servito bene. Senza ottenere punti gratis col servizio diventa dura. Non ho colto diverse opportunità, ma sentivo che il livello c'era e dovevo continuare così. Da un certo punto in poi, forse, sono stato un po' più preciso". Dal secondo set in poi, a parte un momento di distrazione (controbreak che aveva riportato Simon sul 2-3), il belga ha gestito il match senza problemi, mettendo alla frusta la seconda palla del francese. Simon non ha trovato soluzioni e si è arreso in meno di due ore. In semifinale sfiderà Novak Djokovic. Nell'ultimo match di giornata, il serbo confermato la devastante superiorità su Tomas Berdych, battendolo per la 23esima volta in 25 scontri diretti. Sarebbe stata una partita di routine, non fosse che sul 3-2 nel secondo set ha chiesto l'intervento del fisioterapista per farsi massaggiare la schiena. Al rientro, tuttavia, non ha mostrato particolari difficoltà e ha chiuso con l'ennesimo break.    MASTERS 1000 MIAMI - Quarti di Finale Novak Djokovic (SRB) b. Tomas Berdych (CZE) 6-3 6-3 David Goffin (BEL) b. Gilles Simon (FRA) 3-6 6-2 6-1 Nick Kyrgios (AUS) vs. Milos Raonic (CAN)  Gael Monfls (FRA) vs. Kei Nishikori (GIA)

Per Vika è sempre tempo di rivincite

Per Vika è sempre tempo di rivincite

Bella occasione per Victoria Azarenka: dopo la tremenda delusione di Melbourne sfida di nuovo Angelique Kerber. Entrambe non hanno avuto problemi nei quarti: una Konta troppo arrendevole e una Keys sballottata hanno raccolto 11 game in quattro set.  

“Una pensione anche per noi”

“Una pensione anche per noi”

A Indian Wells, un gruppo di tenniste degli anni '70/'80 si è presentato negli uffici della WTA per chiedere l’accesso al piano pensionistico. Nato nel 1991, non comprende (ancora) le giocatrici dei 18 anni precedenti. Una falla che l'ATP ha risolto già tempo fa.

Caso Sharapova: udienza in arrivo a giugno?

Shamil Tarpischev, presidente della federtennis russa, ha detto che l'udienza di Maria Sharapova di fronte al tribunale ITF potrebbe tenersi in giugno. La russa (scesa al n.11 WTA) è stata sospesa precauzionalmente dopo la positività al Meldonium dello scorso gennaio. Il rischio è una squalifica fino a 4 anni, che però potrebbe essere notevolmente ridotta se dovesse provare che non c'era alcuna intenzione di barare. Parlando con l'agenzia TASS, Tarpischev ha detto che l'udienza potrebbe essere posticipata a giugno. "Anche se non sono notizie ufficiali, ma soltanto la mia opinione". Tarpischev, che è anche membro CIO, ha detto di essere in costante contatto con la giocatrice e che la stessa continua ad allenarsi (anche se nei giorni scorsi è stata paparazzata durante una vacanza in Messico). Da parte sua, la Sharapova ha sempre sostenuto di aver assunto il Meldonium per ragioni mediche e di non essere al corrente che la sostanza fosse stata vietata a partire dal 1 gennaio 2016. 

Bolelli e l'idea di giocare i tornei challenger

L'ATP ha diramato la lista giocatori del torneo challenger di Torino, in programma dal 18 al 24 aprile presso il Monviso Sporting Club di Grugliasco. Lo scorso anno vinse Marco Cecchinato, mentre l'entry list 2016 è guidata da Simone Bolelli, che dunque ha preferito il torneo di casa piuttosto che le qualificazioni a Barcellona o il torneo ATP di Bucarest (dove sarebbe entrato in tabellone). Tra l'altro, si è diffusa la voce di una possibile wild card per il "Bole" anche a Napoli, in programma la prossima settimana. Ad oggi, l'azzurro risulta iscritto al torneo ATP di Marrakech. Numero 79 ATP, probabilmente ritiene che giocare qualche match in più possa aiutarlo a raggiungere in fretta la forma migliore. Pare che tempo fa fossero proprio diverse opinioni sulla programmazione a creare qualche divergenza in seno al suo staff tecnico. A giudicare dalle ultime notizie, dovrebbe aver prevalso la linea di giocare più partite, anche se in tornei di minor valore. 

Raanana: la più bella vittoria di Gianluigi Quinzi

Arrivano ottime notizie dal torneo challenger di Raanana, in Israele. Per la prima volta, Gianluigi Quinzi ha battuto un giocatore compreso tra i top-100 ATP. Il marchigiano ha superato Lukas Lacko (n.97) con il punteggio di 6-4 3-6 6-3. Su un campo molto veloce, GQ ha giocato una partita attenta e ordinata e si è assicurato un bottino di 14 punti ATP (5 per le qualificazioni, 9 per il passaggio al secondo turno) che darà una bella mano alla sua classifica. Al secondo turno se la vedrà con il taiwanese Chen Ti, 32enne numero 233 ATP. Sarà la classica prova del nove per un giocatore che sta cercando di ritrovarsi. Ben quattro gli azzurri negli ottavi: oltre a Quinzi ci saranno anche Andrea Arnaboldi, Thomas Fabbiano e Roberto Marcora. Gli ultimi due giocheranno uno contro l'altro.

Fed Cup: Daria Gavrilova sarà subito convocata

Alicia Molik, capitana del team australiano di Fed Cup, ha detto che Daria Gavrilova sarà convocata per l'imminente match contro gli Stati Uniti, valido per un posto nel World Group 2017. Si giocherà presso la Pat Rafter Arena di Brisbane, già sede del torneo ATP-WTA di gennaio, dove sarà montato un campo in terra battuta. La Gavrilova sarà la seconda singolarista alle spalle di Sam Stosur. La n.34 WTA ha ricevuto pochi giorni fa il semaforo verde dall'ITF per poter rappresentare il suo nuovo paese. La Gavrilova, moscovita di nascita, aveva ottenuto la cittadinanza australiana lo scorso novembre. Le nuove regole ITF, tuttavia, richiedono almeno due anni di cittadinanza prima di poter rappresentare il nuovo paese in Davis, Fed Cup e Olimpiadi. Il suo ricorso è stato accettato perché "Dasha" era già eleggibile dall'Australia al momento dell'entrata in vigore delle nuove regole. 

WTA Roma, entry list: manca solo la Radwanska

Oltre a quella maschile, è uscita anche l'entry list degli Internazionali BNL d'Italia femminili. A differenza dei Masters 1000, i Premier Five non hanno l'obbligo assoluto d'iscrizione per le migliori, anche se sono comunque ben tutelati poiché le top-10 devono giocarne almeno quattro su cinque. L'unica assente di rilievo sarà Agnieszka Radwanska, mentre ci saranno tutte le altre. Iscritte 40 delle prime 43 del ranking WTA: oltre alla polacca, le altre due assenti sono Maria Sharapova e Flavia Pennetta. Ma si tratta di rinunce annunciate: la prima è impegnata nel processo per la positività a un test antidoping, mentre l'azzurra è ancora in classifica ma si è ritirata a fine 2015. Tre azzurre ammesse di diritto: Roberta Vinci, Sara Errani e Camila Giorgi. Poche speranze di ingresso diretto per Karin Knapp, 23esima esclusa. Tuttavia l'altroatesima potrebbe usufruire di una wild card, così come Francesca Schiavone.  WTA PREMIER FIVE ROMA - ENTRY LIST

Delusione Dimitrov: getta via l'ennesima chance

Neanche la vittoria contro Andy Murray, maturata in circostanze favorevoli, ha dato una svolta alla stagione di Grigor Dimitrov. Il bulgaro ha ceduto a Gael Monfils negli ottavi del Miami Open e lascia il campo tra mille recriminazioni. E' finite 6-7 6-3 6-3 ma non si contano le occasioni buttate via da "Grisha". Nel primo set è stato per due volte avanti di un break, poi l'ha spuntata al tie-break. Nel secondo è subito andato in svantaggio, ha provato a restare in scia ma ha ceduto al nono game. Nel terzo è stato lui a prendere un break di vantaggio, ma si è fatto subito riprendere. Sotto 2-3 ha annullato diverse palle break al francese, poi sul 3-3 si è trovato 15-40 sul servizio di Monfils, ma sul più bello ha spento la luce e ha consegnato gli ultimi tre game al francese, che nei quarti sfiderà il vincente di Nishikori-Bautista Agut. Neanche la cura di Franco Davin sembra aver dato una svolta a Dimitrov, il cui tennis è troppo attendista e quasi disastroso con il rovescio in top. Non ha tirato neanche un ace e ha commesso ben 41 errori a fronte di 21 colpi vincenti. Il tempo passa e la sua carriera non decolla. Che non sia forte come faceva pensare la somiglianza di stile con Federer?   ATP MASTERS 1000 MIAMI - Ottavi di Finale Novak Djokovic (SRB) b. Dominic Thiem (AUT) 6-3 6-4 Tomas Berdych (CZE) b. Richard Gasquet (FRA) 6-4 3-6 7-5 David Goffin (BEL) b. Horacio Zeballos (ARG) 7-5 6-3 Gilles Simon (FRA) b. Lucas Pouille (FRA) Milos Raonic (CAN) b. Damir Dzumhur (BIH) 6-0 6-3 Nick Kyrgios (AUS) b. Andrey Kuznetsov (RUS) 7-6 6-3 Kei Nishikori (GIA) b. Roberto Bautista Agut (SPA) 6-2 6-4 Gael Monfils (FRA) b. Grigor Dimitrov (BUL) 6-7 6-3 6-3

Nick Kyrgios vince ma polemizza ancora

Nick Kyrgios sta trovando la giusta continuità, ma continua a far discutere per il suo comportamento. Battendo Andrey Kuznetsov a Miami ha raggiunto per la prima volta i quarti in un Masters 1000. L'australiano si è imposto col punteggio di 7-6 6-3, peraltro dopo essere stato in svantaggio 3-0 nel primo set. Nel quarto game ha dato spettacolo, lanciando via una palla che gli aveva passato un raccattapalle: il gesto ha convinto il giudice di sedia, il francese Cedric Mourier, a dargli un warning per "abuso di palla". Al cambio di campo l'australiano gli ha chiesto a quale titolo fosse arrivata la punizione, perché a suo dire non aveva fatto nulla di male. Parlando con l'arbitro, ha sostenuto che Nadal lo fa spesso ma nessuno gli dice niente. "Questo gioco è distorto come nessun altro. Lo sapete tutti molto bene". Nei quarti, l'australiano se la vedrà con Milos Raonic in una sfida tra bombardieri. Da parte sua, il canadese non ha avuto problemi nel disporre di Damir Dzumhur. Kyrgios about Rafa... #MiamiOpen pic.twitter.com/Au4ENM0r7p — OurNumberOneRF (@Mikno78) 29 marzo 2016

Il colpo della settimana arriva da Arnaboldi

Il difficile inizio di stagione sembra finalmente alle spalle. Andrea Arnaboldi ha vinto un buon match contro Gerard Granollers (fratello minore di Marcel) al primo turno del ricco challenger di Raanana. Di questo 7-5 6-3, tuttavia, ci si ricorderà per il fantastico colpo di Andrea nel quarto game del secondo set. Il punto sembrava ormai chiuso a favore dello spagnolo, bravo a superare l'azzurro con una volèe incrociata. Andrea ha rincorso disperatamente la palla e si è inventato un pallonetto-tweener da posizione impossibile, quasi oltre il corridoio del doppio. Negli ottavi di finale, il canturino se la vedrà con il russo Konstantin Kravchuk.

Bacsinszky, il tennis è solo un gioco

Bacsinszky, il tennis è solo un gioco

Con una tifosa speciale come Lara Gut, la svizzera ha ritrovato il suo miglior tennis. Ha schiantato alla distanza Simona Halep e riprende una favola interrotta da un paio di infortuni. Una favola nata quando si è liberata dalle invadenti pressioni paterne.   

Quei maledetti punti importanti

Quei maledetti punti importanti

La distanza è sempre meno, ma Dominic Thiem non è ancora pronto. Contro un Djokovic tutt’altro che impeccabile, il talento austriaco fa e disfa per quasi due ore, fino a cedere in un mare di rimpianti. Ha mancato 14 palle-break mancate su 15: è record!

Entry List Roma: c'è solo Fognini in tabellone, però...

Nel rispetto della tradizione, è uscita con sei settimane d'anticipo l'entry list degli Internazionali BNL d'Italia. Al netto delle prequalificazioni, il più importante torneo italiano si giocherà dal 6 al 15 maggio e vedrà ai nastri di partenza tutti i migliori. Va detto che i top-players sono iscritti d'ufficio ai Masters 1000, ma colpisce la presenza di Roger Federer. La tribolata stagione dello svizzero non prevedeva neanche un torneo sul rosso prima del Roland Garros, ma poi l'infortunio al ginocchio (con tanto di operazione) ha cambiato i suoi programmi. Il forfait in extremis a Miami è una buona notizia per Roma, poiché avrà certamente voglia di giocare qualche torneo in più. Tra l'altro, Federer è esente dall'obbligo di giocare i vari Masters 1000 poiché rispetta una serie di requisiti che tolgono obbligatorietà a questi tornei. La sua iscrizione, dunque, potrebbe essere significativa. Il cut-off originario è fissato al numero 41 ATP perché ci sono Haas, Del Potro e Benneteau iscritti in virtù del ranking protetto. E' un problema per Andreas Seppi (n.43), uscito dal cut-off originario, ma c'è ragione di credere che ci saranno un paio di forfait che consentiranno ad Andreas di giocare senza l'ausilio di una wild card e aggiungersi a Fabio Fognini, in questo momento unico italiano ammesso di diritto. Ricordiamo che gli organizzatori hanno a disposizione quattro inviti per il tabellone principale e sei per le qualificazioni. Parecchi di questi saranno stabiliti dalla pre-qualificazioni, in pieno corso di svolgimento nelle varie regioni italiane.    MASTERS 1000 ROMA - ENTRY LIST

James Blake e Sloane Stephens in visita da Obama

Gli appassionati più incalliti sapranno che nella Casa Bianca, dimora del Presidente degli Stati Uniti, c'è un campo da tennis. Barack Obama non è un grande appassionato, tanto da averlo utilizzato soprattutto per il basket, però ha fatto un'eccezione per le vacanze pasquali. Alcuni atleti hanno avuto la possibilità di varcare i cancelli di Washington e tra loro c'erano James Blake e Sloane Stephens. All'appuntamento, ovviamente, non poteva mancare la presidentesa USTA Katrina Adams. L'evento ha avuto una certa risonanza sui social network. Chissà che l'episodio non possa avvicinare Obama al tennis, anche se la sua presidenza è ormai giunta al termine... We're celebrating #tennis at the @WhiteHouse #EasterEggRoll with President @BarackObama! #LetsCelebrate @katadams68 pic.twitter.com/1vMP3W9v0k — USTA (@usta) 28 marzo 2016

Debiti di gioco. Ricatto. Omicidio?

Debiti di gioco. Ricatto. Omicidio?

Un debito di 80.000 euro sarebbe la ragione che ha spinto Mark De Jong, coach di Robin Haase, a uccidere l'uomo d'affari Koen Evering. Il tecnico olandese aveva il vizio del gioco d'azzardo e aveva perso oltre 60.000 euro. I dettagli di una storia molto triste.  

Challenger Napoli: WC per Gaio, Caruso e Napolitano

Dopo il tradizionale antipasto di febbraio con il torneo di Bergamo, la lunga stagione dei challenger italiani prenderà il via la prossima settimana con il torneo di Napoli. Nonostante la riduzione del montepremi (passato da 106.500€ a 42.500€), l'entry list è di ottimo livello e può contare sue due top-100. Avrebbe dovuto esserci Robin Haase, ma l'olandese ha dato forfait (forse scosso dalle vicende giudiziarie che stanno colpendo il suo coach Mark De Jong), così ci saranno Marcel Granollers e Damir Dzumhur (anche se quest'ultimo è a rischio forfait, essendo ancora in gara al Miami Open). C'è grande attesa soprattutto per gli italiani. In questo momento ne abbiamo cinque ammessi di diritto: Thomas Fabbiano, Luca Vanni, Andrea Arnaboldi, Matteo Donati e Alessandro Giannessi. Gli organizzatori, tuttavia, hanno comunicato tre delle quattro wild card a disposizione. Gli inviti sono andati a Federico Gaio, Salvatore Caruso e Stefano Napolitano. Abbiamo dunque la certezza di avere almeno otto azzurri in attesa dell'ultima wild card e dell'esito delle qualificazioni. Tra i vari iscritti, spiccano il talentuoso Filip Krajinovic e il giovane russo Karen Khachanov, facente parte della "Next Generation", gruppo di giovani promesse lanciate dall'ATP con una vivace campagna mediatica.

TennisBest Podcast – 29 marzo 2016

TennisBest Podcast – 29 marzo 2016

Torna il nostro appuntamento audio...e torna anche Jacopo Lo Monaco. Le sue riflessioni sulla battaglia dei sessi (“Dovrebbe contare solo il business”) e un'idea curiosa sul valore da dare ai tornei. Le nostre opinioni sulla storie che arrivano dal Miami Open.

Bautista vince e tuona: "Condizioni disumane a Miami"

Prosegue la marcia di Roberto Bautista Agut verso i top-10 ATP. Lo spagnolo ha centrato gli ottavi al Miami Open battendo al fotofinish Jo Wilfried Tsonga. Dopo il 2-6 6-3 7-6 finale e il forfait dal doppio, lo spagnolo si è lamentato delle condizioni climatiche, da lui definite disumane. "Abbiamo giocato in condizioni disumane, è difficile trovarsi bene, nel primo set ho fatto una gran fatica. Poi però ho trovato il giusto tennis con il dritto e l'ho messo in difficoltà". Al prossimo turno sfiderà Kei Nishikori. Grande soddisfazione per il suo coach Pepe Vendrell: "Ha saputo soffrire e mantenere una grande solidità non solo fisica, ma anche mentale". A dire il vero, le temperature massime non sono clamorose, ma il mix tra calore e umidità sembra essere devastante per i giocatori.