Fed Cup: le scelte anti-Italia di Conchita Martinez
In attesa di conoscere la decisione di Camila Giorgi sulla convocazione per Spagna-Italia di Fed Cup, sembrerebbero definitive le scelte di Conchita Martinez per il team spagnolo. C'è un sospiro di sollievo per le padrone di casa, poiché Carla Suarez Navarro era data in forte dubbio per un problema a una caviglia patito a Indian Wells. Invece la canaria ci sarà, così come Garbine Muguruza, Anabel Medina Garrigues e Sara Sorribes Tormo. C'è qualche novità tra le riserve, poiché contro la Serbia erano state convocate Lara Arruabarrena e Lourdes Dominguez Lino, che però nella settimana della Fed Cup risultano iscritte al torneo WTA di Bogotà. Conchita avrebbe dunque scelto la Medina, ottima doppista e giocatrice di grande esperienza, mentre il quarto posto è andato alla Sorribes, già esordiente lo scorso anno contro l'Argentina. Salvo sorprese e/o imprevisti, tuttavia, sia i singolari che il doppio dovrebbero essere giocati da Muguruza e Suarez Navarro.
Djokovic: "Il Miami Open resterà qui per molti anni!"
Novak Djokovic ha "assicurato" che il Miami Open resterà ancora a lungo nell'isolotto di Key Biscayne. "Non so quanto abbiate seguito le storie sullo spostamento del torneo - ha detto durante la premiazione - ma vi assicuro che resterà qui ancora a lungo. Ci vediamo l'anno prossimo". Si pensava che fosse la classica frase per strappare un applauso, invece Nole ha ribadito il concetto in conferenza stampa. "Da alcune fonti attendibili so che il torneo resterà qui per parecchi anni. Non penso che ci sia bisogno di aprire una conversazione su un eventuale spostamento". Va detto che Adam Barrett, direttore del torneo, ha rifiutato diverse richieste di interviste sull'argomento, mentre l'avvocato Eugene Stearns non ha risposto alle chiamate dei giornalisti. Il problema è l'impossibilità di migliorare le strutture per l'opposizione di un cittadino locale, Bruce Matheson, erede della famiglia che acquistò Key Biscayne oltre un secolo fa. Tra i giocatori, Nadal ha ammesso che qualcosa dovrà succedere per forza. "Mentre gli altri tornei migliorano continuamente, è vero che a Miami non è stato fatto nulla per molto tempo". Chissà da dove arrivano le indiscrezioni di Djokovic...
Bufera doping in Gran Bretagna: c'è di mezzo il tennis?
A un mese dalla notizia-shock della positività di Mara Sharapova, esplode un'altra bomba-doping. L'ha sganciata un'inchiesta del Sunday Times, secondo cui un medico britannico, il chiacchierato Mark Bonar, avrebbe prescritto e somministrato sostanze dopanti a circa 150 atleti tra calciatori, ciclisti, nazionali di cricket, pugili...e tennisti. Gli illeciti si sarebbero protratti per sei anni e il fatto è reso ancora più grave dall'atteggiamento dell'UKAD, l'agenzia antidoping britannica. Un atleta scovato e sospeso nel 2014 li avrebbe avvisati di quel che succedeva, ma non avrebbero agito perché privi di giurisdizione su una clinica non legata allo sport. Bonar nega, ma il giornale sarebbe in possesso alcuni filmati che proverebbero le sue ammissioni. Non ci sono nomi, ma chiaramente preoccupa il fatto che siano menzionati tennisti. Il governo britannico ha già annunciato un'inchiesta indipendente: la speranza è che gli eventuali nomi vengano fuori, ma sarebbe ancora meglio se le indiscrezioni si rivelassero inesatte. Lo sport, e il tennis in particolare, non ha certo bisogno di un altro scandalo.
Che mazzata per Katowice: forfait della Radwanska!
Agnieszka Radwanska era l'unica top-25 iscritta al torneo WTA di Katowice. Prima testa di serie e idolo di casa, era attesissima dal suo pubblico. A tabellone già compilato, tuttavia, "Aga" ha dato forfait lasciando in braghe di tela i connazionali, anche perché la Polonia non ha altre giocatrici del suo livello. Ragione del ritiro: un infortunio alla spalla destra. Il tabellone è stato modificato e adesso è guidato da Anna Karolina Schmiedlova, n.30 WTA e campionessa in carica. Il posto della Radwanska è stato preso da Julia Ostapenko ed è cambiata anche l'avversaria di Camila Giorgi: inizialmente sorteggiata contro Donna Vekic, se la vedrà con la bielorussa Aliaksandra Sasnovich. L'italoargentina è stata finalista sia nel 2014 (perse dalla Cornet) che lo scorso anno (KO con la Schmiedlova).
Paperone Djokovic è sempre più padrone
Vincendo a Miami, dove nove anni fa aveva colto il suo primo grande titolo, il numero 1 coglie una serie di record, due su tutti: diventa il più titolato nei Masters 1000 e il più ricco di tutti i tempi, con oltre 98 milioni di soli premi ufficiali. Piaccia o no, il tennis è lui.
TV: Marrakech, Charleston e gli altri
Mentre Riccardo Silva racconta qualcosa della sua MP & Silva al Corriere della Sera, il circuito sbarca sulla terra. L'evento più importante è sul verde di Charleston (SuperTennis da mercoledì), poi Marrakech, Houston e Katowice (quest'ultimo su Eurosport).
“Vika” ha messo le ali
La Azarenka sbanca anche Miami e realizza la doppietta con Indian Wells, come riuscito solo a Graf e Clijsters. La bielorussa batte 6-3 6-2 la Kuznetsova e chiude un altro torneo perfetto. Lunedì sarà numero 5, ma la verità la dice la Race: al momento è lei la regina.
La Giorgi e i 145.000 euro da restituire alla FIT
Non c'è dubbio che la FIT abbia investito parecchi soldi su Camila Giorgi. Secondo fonti federali, Camila ha avuto ben tre fonti d'entrata. Intanto 55.000 euro come gettone per le varie presenze in Fed Cup (circa 7.000 euro a partita, cifra non trascurable), nonché 125.000 euro a fondo perduto per il finanziamento delle attività e servizi vari. Tali cifre non saranno richieste indietro alla Giorgi, mentre una clausola del contratto era abbastanza chiara: in caso di inadempienza (ovvero rifiuto di una convocazione in Fed Cup o comunque in una rappresentativa nazionale), sarebbe stata tenuta a restituire il prestito d'onore, anch'esso funzionale alle attività. Tale somma è stata versata per una cifra complessiva di 145.000 euro. (Ri. Bi.)
Masters 1000 Miami: la finale sarà Djokovic-Nishikori
L'ultimo ostacolo tra Novak Djokovic e l'ennesima accoppiata Indian Wells-Miami è rappresentato da Kei Nishikori. Nella semifinale notturna del Miami Open, il giapponese ha superato Nick Kyrgios col punteggio di 6-3 7-5. Il fresco della sera lo ha trasformato rispetto alle enormi fatiche del giorno prima contro Monfils. "Servizio, risposta, tutto ha funzionato bene - ha detto un raggiante Kei - ho provato ad essere aggressivo e ho vinto parecchi punti a rete". Avanti 6-3 2-0, ha concesso a Kyrgios un controbreak che lo ha fatto tornare in partita, ma non ha mai dato l'impressione di poter perdere. Kei era troppo superiore nello scambio da fondocampo, costringendo l'australiano a giocare spesso in difesa e ad affidarsi al solo servizio. "Conosco il suo piano di gioco quando mi affronta - ha detto Kyrgios - prova ad essere aggressivo, non mi lascia comandare lo scambio. Ho cercato di trovare le risposte, ho provato a far qualche serve and volley ma lui ha giocato un grande tennis". Adesso Nishikori avrà bisogno di un'impresa contro Djokovic, da cui ha perso sei volte su otto anche se lo ha battuto nella semifinale dello Us Open 2014. "Non ho niente da perdere" ha detto il giapponese. ATP MASTERS 1000 MIAMI - Semifinali Novak Djokovic (SRB) b. David Goffin (BEL) 7-6 6-4 Kei Nishikori (GIA) b. Nick Kyrgios (AUS) 6-3 7-5
Tutto cominciò con un Tapiro d'Oro...
In 16 anni di presidenza Binaghi, la FIT ha fronteggiato diversi scontri con i giocatori in merito a Davis e Fed Cup. Una vicenda iniziata con un Tapiro di "Striscia" a Barazzutti, e chiusa con il caso Giorgi. La storia insegna che ha (quasi) sempre vinto la Federazione.
Fed Cup: Barazzutti ritrova Roberta Vinci
Il caso riguardante Camila Giorgi ha monopolizzato l'attenzione, soprattutto perché può avere conseguenze in chiave futura. Guardando all'imminente match di Fed Cup contro la Spagna, tuttavia, nel cambio ci guadagnamo qualcosa. Per un Giorgi che dovrebbe non esserci (anche se avremo la certezza assoluta soltanto nella serata di lunedì), Corrado Barazzutti recupera Roberta Vinci. La presenza della tarantina sarà fondamentale sia per il singolare che per l'eventuale doppio. Salvo sorprese, saranno lei e Sara Errani a guidare il team in un match molto delicato. Per un weekend, insomma, Sara e Roberta metteranno da parte gli screzi che circa 15 mesi fa avevano chiuso una partnership d'oro, sia in Fed Cup che nel circuito (dove hanno completato il Career Grand Slam in doppio). Un eventuale epilogo sul 2-2, con il doppio di spareggio, obbligherebbe Errani e Vinci a tornare a giocare insieme. Sarebbe una storia curiosa e affascinante, anche se la Vinci non è al 100%: in questi giorni sta cercando di recuperare da un fastidioso problema al tendine d'achille. Buone notizie anche per Conchita Martinez: la capitana spagnola ha ricevuto in queste ore l'OK da Carla Suarez Navarro. La n.2 iberica aveva qualche problema fisico, ma conta di recuperare in tempo per l'attesa sfida di Lleida.
La gioia di Fabbiano: è lui il nuovo top-100 azzurro
La scaramanzia ha portato bene. Thomas Fabbiano aveva scelto di non pubblicizzare i suoi obiettivi, giacchè in passato aveva reso note le sue intenzioni ma non gli era andata troppo bene. Forte di una maturazione importante, sia sul piano umano che su quello tecnico, il 26enne pugliese ha raggiunto un traguardo eccezionale: i top-100 ATP. Battendo il taiwanese Chen Ti nei quarti del challenger di Raanana, Tommy si è assicurato un posto in semifinale ma soprattutto un proiezione ranking al numero 98. Dopo tanti anni passati in giro per il mondo, Fabbiano si è tolto una grande soddisfazione. Ma è solo l'inizio, poiché adesso spera di salire ancora più in alto. Può farcela perché quest'anno ha già dimostrato (a Chennai e Dubai) di poter competere a livello ATP. E' un punto a favore rispetto a tanti giocatori che erano entrati tra i top-100 quasi esclusivamente con i challenger. Al contrario, 193 dei 544 punti ATP dei Fabbiano sono arrivati dal circuito maggiore. Una cifra importante, che può soltanto aumentare. Nel frattempo, a Raanana si giocherà un posto in finale contro Yevgeny Donskoy.
Djokovic eguaglia il numero di vittorie...di coach Becker
Battendo David Goffin in semifinale a Miami, Novak Djokovic ha infilato la vittoria numero 713 nel circuito ATP, eguagliando il suo coach Boris Becker. Djokovic ha impiegato decisamente meno a raggiungere la cifra e punta a raggiungere traguardi ben più ambiziosi: nel frattempo si gode l'undicesima posizione nella classifica dei più vincenti di sempre, a 49 lunghezze da Pete Sampras. Se va avanti così, può pensare di raggiungerlo già nel 2016. A proposito di agganci, con la semifinale a Indian Wells anche Rafa Nadal aveva raggiunto le 779 vittorie di Ilie Nastase. Qui sotto, la classifica dei più vincenti dell'Era Open (in grassetto, i giocatori ancora in attività). I TENNISTI PIU' VINCENTI DELL'ERA OPEN Jimmy Connors - 1254 Ivan Lendl - 1071 Roger Federer - 1067 Guillermo Vilas - 929 John McEnroe - 875 Andre Agassi - 870 Stefan Edberg - 801 Ilie Nastase - 779 Rafael Nadal - 775 Pete Sampras - 762 Novak Djokovic - 713 Boris Becker - 713
Australian Open su legno! Ma era un pesce d'aprile...
1 aprile, tempo di pesci d'aprile. Non sono mancati neanche quest'anno, ovviamente anche nel tennis. Il più divertente arriva dagli organizzatori dell'Australian Open. Tennis Australia ha addirittura diffuso un video in cui si dice che la prossima edizione si sarebbe giocata...sul legno! Il filmato parla dell'innovazione australiana, che nel corso degli anni ha portato il torneo dall'erba al plexicushion, passando per il rebound ace. Davvero uno scherzo ben congegnato. Da segnalare anche quello inventato dagli argentini del Clarin, secondo cui Andy Murray avrebbe deciso di giocare gli Internazionali BNL d'Italia alle stesse condizioni economiche delle donne. Prendendo spunto dal recente dibattito sull'uguaglianza tra uomini e donne nel tennis professonistico, si sarebbe inventato una personalissima rivoluzione, anche se non si sarebbe ben capito a chi avrebbe devoluto il montepremi in eccesso!