FRANCIA-CROAZIA SULLA TERRA
A proposito di Coppa Davis, l'ultimo atto con il vecchio format si giocherà sulla terra battuta. Quella dei francesi è una scelta quasi simbolica, poiché – tra le tante brutture del nuovo format – ci sarà anche l'uniformazione della superficie. Dopo aver annunciato lo Stade Pierre Mauroy di Lille come sede, si erano presi qualche giorno di tempo per comunicare la superficie per ospitare la Croazia di Marin Cilic e Borna Coric. Quattro anni fa ci provarono contro la Svizzera di Federer e Wawrinka, ma andò male. Si pensava che giocare sulla terra fosse improponibile per questioni tecniche: il sabato precedente alla finale, il Pierre Mauroy ospiterà un match di rugby. Eppure, la FFT si è organizzata in modo da montare un campo in terra battuta e tempo di record. Ricordiamo, infatti, che il campo deve essere a disposizione delle squadre con qualche giorno d'anticipo. È una scelta comprensibile: Marin Cilic, numero 1 croato, ha vinto solo uno dei suoi 18 titoli ATP sulla terra battuta, e si presenterà a Lille dopo aver giocato le ATP Finals sul duro. Coric gioca piuttosto bene sulla terra ma i suoi migliori risultati nel 2018 sono arrivati sul rapido, con il titolo ad Halle e la semifinale a Indian Wells. Curiosamente, quest'anno la Croazia ha sempre giocato sulla terra. L'hanno scelta in tutte le partite interne: contro il Canada al primo turno, contro il Kazakhstan nei quarti e contro gli Stati Uniti in semifinale, La storia, tuttavia, è “nemica” dei francesi: nella loro storia hanno giocato quattro finali sulla terra battuta, perdendole tutte. Prima del 2014 si erano arresi nel 1982 agli Stati Uniti (a Grenoble), nel 1999 all'Australia (a Nizza) e nel 2002 alla Russia, a Parigi Bercy.