La resa di conti è arrivata, e "Caro" trema

Il ranking WTA dice che Caroline Garcia è numero 4 del mondo, sua miglior classifica di sempre, ma la Race to Singapore racconta una storia ben diversa. Circa due quinti dei 4.725 punti totali della francese, infatti, sono eredità delle due magiche settimane cinesi del 2017: diventò la prima di sempre a vincere prima a Wuhan e poi a Pechino, e raccolse 1.900 punti che la portarono per la prima volta nella top-10, regalandole anche un posto alle WTA Finals, dove peraltro sarebbe poi arrivata a un solo set dalla finale. Un rendimento che profumava di consacrazione ad altissimi livelli, dopo anni e anni da predestinata, ma che invece – almeno per ora – la 24enne di St Germain en Laye non è riuscita a confermare, tanto che nella classifica che tiene conto solo dei punti raccolti da gennaio in avanti “Caro” è ferma al numero 17. Nei tornei del Grande Slam quest’anno non è mai andata oltre gli ottavi di finale, raggiunti a Melbourne e al Roland Garros, e se non fosse per una buona stagione sulla terra (con una dozzina di vittorie fra Stoccarda, Madrid, Roma e Parigi) il suo 2018 potrebbe finire tranquillamente nel dimenticatoio, specie ora che l’off-season inizia ad avvicinarsi sul serio. Di certo, a meno di miracoli nelle ultimissime settimane, sarà quasi impossibile rivederla a Singapore, visto che al ritorno sul Centrale del Dongfeng Motor Wuhan Open la transalpina è caduta all’esordio, sconfitta per 3-6 7-6 7-6 dal Katerina Siniakova, dopo una battaglia serrata lunga 3 ore e 4 minuti. La francese ha condotto per 6-3 5-4 e servizio, peraltro dopo aver rimontato da 2-4 nel secondo set, ma ha mancato un match-point e da quel momento è iniziato un lunghissimo testa a testa che ha dato ragione alla 22enne ceca, una che merita posizioni di classifica più nobili dell’attuale numero 47, ma non ha ancora trovato il modo per far sempre funzionare a dovere il proprio tennis.

RISCHIA DI USCIRE DALLE TOP-20!
Nelle fasi calde della partita la Siniakova è stata più forte, contro una Garcia un po’ bloccata dal peso di dover difendere un sacco di punti. La classifica “gonfiata” dai risultati del 2017 le ha permesso di continuare a rimandare il problema, ma ora la resa dei conti è arrivata, la pressione si sente e c’è addirittura il rischio che Caroline chiuda l’anno fuori dalle top-20. Dal 3-1 del terzo set si è lasciata rimontare, prima che una girandola di break e contro-break portasse la partita fino al tie-break risolto invece da un unico punto, sul 2-2. La Siniakova ha aggredito sin dalla risposta, è volata sul 5-2, e malgrado due punti giocati dalla francese con grande coraggio non si è lasciata intimorire. Ma la Garcia ha le sue colpe, specie sul decimo punto, quando ha vanificato la possibilità di pareggiare i conti spedendo largo di un metro un rovescio figlio della fretta e della tensione. Un’opportunità che la ceca, alla sua ventitreesima (!) partite di tre set del 2018, non si è lasciata scappare. “È stata una vera battaglia – ha detto –, come mi succede ogni volta che gioco contro di lei. Escono sempre degli incontri lunghi e molto duri. Me l’aspettavo anche stavolta. Sono stata costretta a rimontare, e anche se il match è stato caratterizzato dagli alti e bassi ho continuato a lottare per prendermi il successo. Non sapevo fosse il mio 23esimo match di tre set: sono tanti, ma significa che fisicamente sono in ottime condizioni. Posso lottare dall’inizio alla fine”. Ci proverà anche contro Garbine Muguruza, di nuovo capace di vincere due partite di fila dopo oltre quattro mesi, mentre la Garcia può iniziare a pensare al Mandatory di Pechino. O forse farebbe meglio a non pensarci affatto, visto che nella capitale i punti da difendere saranno ancora di più. Per rendere l’idea, una nuova sconfitta all’esordio la farebbe precipitare in due settimane dal n.4 al n.17, vanificando la doppia impresa della passata stagione.

WTA PREMIER FIVE WUHAN – Secondo turno
Katerina Siniakova (CZE) b. Caroline Garcia (FRA) 3-6 7-6 7-6