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Marco Caldara
19 August 2017

La terza chance di Simona

Dopo aver fallito l'obiettivo sia al Roland Garros sia a Wimbledon, Simona Halep si porta di nuovo a una sola vittoria dalla vetta della classifica WTA, centrando la finale a Cincinnati grazie al rapido successo contro Sloane Stephens. Che sia finalmente la volta buona? Non la pensa così Garbine Muguruza: l'ha mostrato lasciando cinque game alla Pliskova.
“Talk to a financial translator today”, recita il motto di Western & Southern, la compagnia finanziaria che da parecchi anni è title sponsor del combined di Cincinnati, e ha deciso di far stampare lo slogan sui cartelloni di tutti i campi del Lindner Family Tennis Center. Un avvertimento, quello di non perdere tempo, che profuma di consiglio per Simona Halep, dopo il rapido 6-2 6-1 imposto a Sloane Stephens nella seconda semifinale del Premier Five dell’Ohio. La rumena non avrà bisogno di parlare in fretta con un consulente finanziario per valutare come gestire i quasi 20 milioni di soli montepremi incassati in carriera, ma dovrebbe farlo con un mental coach, per arrivare con il cervello sgombro di pensieri alla finale contro Garbine Muguruza. Perché se per la spagnola ci sarà in palio solamente il titolo, buono per far vedere al mondo che dopo il successo a Wimbledon non ha intenzione di nascondersi per un anno intero come accaduto dopo quello al Roland Garros, per lei c’è invece un traguardo molto più importante, il più ambito da ogni ragazzina che si avvicina al mondo “pro”. La comoda vittoria contro la Stephens, infatti, l’ha portata a soli cinque punti dalla vetta del ranking WTA, occupata da Karolina Pliskova. Un curioso gioco di classifica ha fatto sì che al termine del Western & Southern Open potessero trovarsi in vetta ben cinque giocatrici diverse: dalla Pliskova alla Wozniacki, passando per Kerber, Svitolina e appunto Halep. Una dopo l’altra hanno perso tutte, e in lizza per il numero uno è rimasta soltanto lei, di nuovo a una sola vittoria della leadership, per la terza volta in meno di tre mesi. Si dice che certi treni passino una volta sola, mentre sul suo binario continuano ad arrivarne. Il primo l’ha perso al Roland Garros, cedendo la finale con Jelena Ostapenko, mentre il secondo l’ha mancato per un soffio a Wimbledon, fallendo il quarto di finale contro Johanna Konta. Il terzo sarà finalmente quello buono?
QUESTA MUGURUZA È FAVORITA
In linea di massima la Halep può anche permettersi di non avere fretta: allo Us Open ha molti meno punti da difendere rispetto alla Pliskova (quarti per la rumena, finale per la ceca) e quindi virtualmente le risulta già davanti, a patto che a Flushing Meadows riesca a spingersi il più in là possibile e la diretta concorrente non decida di vincere il suo primo Slam. Tuttavia, una nuova occasione mancata potrebbe pesare eccome nella sua mente, e se la Muguruza riuscisse a mantenere questo livello potrebbe presto a inserirsi nella battaglia, forte di un tennis più incisivo rispetto a tutte le altre. Col senno di poi, nella rincorsa della Halep sta pesando l’infortunio nella finale degli Internazionali d’Italia, dove la rumena stava giocando un tennis meraviglioso. Senza la distorsione alla caviglia che ha regalato il titolo a Elina Svitolina la vetta sarebbe sua già da un po’, ma con i se e con i ma non si va lontano. Le occasioni vanno sfruttate sul campo, e per il momento l’allieva di Darren Cahill non ci è ancora riuscita. Era favorita sia a Parigi sia a Londra, dove la pressione le ha fatto un brutto scherzo, mentre non lo sarà nella sua seconda finale a Cincinnati (dopo quella persa due anni fa con Serena Williams), contro una Muguruza in formissima, come testimoniato dal 6-3 6-2 con cui la spagnola si è sbarazzata della campionessa in carica Karolina Pliskova. Nel Tour femminile gli equilibri cambiano di settimana in settimana, tanto che in sei dei sette precedenti a sorridere era stata la ceca, ma il punteggio finale la dice lunga sul tennis che la regina di Wimbledon è in grado di produrre quando riesce a giocare a mente libera. Il pieno di fiducia fatto ai Championships può bastare per far funzionare il suo motore fino a fine stagione, e sul cemento, contro la Halep, ha vinto due volte su due. Non è il momento di fare regali.

WTA PREMIER FIVE CINCINNATI - Semifinali
Garbine Muguruza (ESP) b. Karolina Pliskova (CZE) 6-3 6-2
Simona Halep (ROU) b. Sloane Stephens (USA) 6-2 6-1
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