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Marco Caldara
13 April 2018

Dopo la pioggia, arriva la tempesta Giorgi

Altra grande prestazione di Camila Giorgi nella piovosissia Lugano: la maceratese lascia appena tre game a Alison Van Uytvanck e conquista i quarti di finale. I segnali sono davvero positivi, e dicono che la terra, storica nemica, non sempre più un problema. Ai quarti c'è la Sabalenka. A Bogotà eliminata (con rimpianti) Jasmine Paolini.
E menomale che la terra rossa dovrebbe essere (o è sempre stata) la superficie sulla quale Camila Giorgi fa più fatica a esprimere il suo tennis, perché pensa poco e spinge tanto, spesso troppo. Un discorso che, sin qui, la prima edizione del Samsung Open di Lugano sembra aver cancellato, come se la tanta pioggia che ha reso davvero complicata la vita degli organizzatori e del pubblico si fosse portata via anche le debolezze della numero uno azzurra, apparsa davvero in palla. Aveva dominato all’esordio contro Kristyna Pliskova e ha fatto ancora meglio al secondo turno contro la belga Alison Van Uytvanck, prossima avversaria dell’Italia di Fed Cup. Sulla carta doveva essere un match da 50 e 50, invece una splendida Giorgi l’ha reso una passeggiata a senso unico, chiudendo 6-2 6-1 in appena 67 minuti di gioco. Un match perfetto in tutti i sensi: per lei, che sta confermando un livello molto interessante, e per gli organizzatori, felici di buttare subito sul Centrale un altro match, per sfruttare il più possibile qualche ora di cielo sereno. Camila aveva già dato segnali importanti al giovedì, vincendo i primi sette punti del confronto e poi recuperando immediatamente il break subito, così da rientrare negli spogliatoi sul 3-2 in proprio favore. E all’indomani è parsa di un’altra categoria, partendo in quarta e dando al match un ritmo insostenibile per la 24enne di Vilvoorde, che sul rosso ha raccolto il suo miglior risultato in carriera: i quarti di finale al Roland Garros di tre anni fa. Camila ha vinto i primi sei game del nuovo incontro, poi si è presa un gioco di pausa, e quindi ha dominato anche la parte finale del match, mettendone in fila altri tre. Ogni palla che toccava col diritto si trasformava in oro, lasciando spesso l’avversaria a distanza dalla palla, come se si giocasse su un cemento particolarmente rapido, e non su una terra appesantita da una settimana di acquazzoni.
PAOLINI ELIMINATA A BOGOTÀ
I numeri del duello certificano un match a senso unico: un quarto dei punti disputati sono terminati con un colpo vincente dell’azzurra, e se non ci fosse stata la parentesi meno felice del giorno precedente sarebbero ancora più impressionanti. Non solo la tennista di Macerata ha tirato il triplo (23 contro 7) dei winner dell’avversaria, ma l’ha fatto sbagliando molto meno del solito. Un equilibrio che lascia ben sperare in vista delle prossime settimane e anche dei prossimi incontri, in un torneo che ha portato ai quarti di finale (da giocare sabato: finalmente dovrebbe arrivare il bel tempo) solo una delle otto teste di serie, con Alizé Cornet pronta a diventare la seconda. Nel suo secondo quarto di finale della stagione la Giorgi se la vedrà con la bielorussa Aryna Sabalenka, un’altra che come lei non ama particolarmente palleggiare. Significa che si giocherà il tennis che piace all’azzurra, e non può che essere una buona notizia. Non è invece riuscita a regalarsi i quarti di finale Jasmine Paolini, impegnata nell’altro torneo WTA della settimana a Bogotà, in Colombia, a sua volta spesso frenato dalla pioggia. Dopo aver vinto il primo match in carriera nel Tour contro la qualificata australiana Lizette Cabrera, dominata 6-0 6-2, la toscana aveva una bella chance di fare un altro passo avanti contro la wild card locale Emiliana Arango, diciassettenne numero 510 della classifica WTA. Invece, un primo set con tante chance sprecate (prima 3-1, poi 5-3, quindi due set sul 6-5) è stato fatale. Sul Centrale, l’azzurra ha ceduto il tie-break senza vincere nemmeno un punto, si è scoraggiata e poi ha perso il contatto con l’avversaria, arrendendosi 7-6 6-1. Peccato: un quarto di finale sarebbe stato preziosissimo, e magari le avrebbe permesso pure di soffiare un posto da singolarista per la prossima sfida di Fed Cup a Deborah Chiesa, grande protagonista al primo turno ma meno brillante a Lugano.

WTA INTERNATIONAL LUGANO – Secondo turno
Camila Giorgi (ITA) b. Alison Van Uytvanck (BEL) 6-2 6-1

WTA INTERNATIONAL BOGOTÀ – Secondo turno
Emiliana Arango (COL) b. Jasmine Paolini (ITA) 7-6 6-1
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