I mille rimpianti di Camila: niente finale a Praga

Malgrado un fastidio alla coscia sinistra Camila Giorgi arriva a un soffio dalla finale del WTA di Praga, ma si blocca sul più bello contro Mihaela Buzarnescu. Dal 5-4 e servizio al terzo raccoglie appena 4 dei successivi 16 punti, e lascia il campo con tanti rimpianti. Il match pareva praticamente vinto. La rivedremo agli Internazionali d'Italia.
La prima semifinale WTA di Camila Giorgi sulla terra battuta è arrivata, ma per la finale c’è da aspettare ancora. Un verdetto che porta con sé parecchi rimpianti, per un duello, quello del WTA di Praga contro Mihaela Buzarnescu, che l’azzurra ha giocato meglio in tanti passaggi, fino ad accarezzare il successo nel terzo set. Tuttavia, sabato a contendere il titolo alla favoritissima Petra Kvitova ci sarà la rumena, protagonista di una splendida seconda parte di 2017 che l’ha portata nel tennis che conta, e brava a confermare di saperci stare con agio. Il suo tennis mancino vale eccome il circuito maggiore, e quella ceca è la sua seconda finale dell’anno, dopo quella persa a gennaio a Hobart. L’ha agguantata spuntandola per 4-6 6-3 7-5 in un duello senza un vero filo logico, andato a strappi fin dall’inizio, con un continuo susseguirsi di momenti favorevoli dell’una e negativi dell’altra, negativi dell’una e favorevoli dell’altra. Quando va così, a decidere le partite sono pochissimi episodi, o i famosi dettagli che fanno la differenza. Stavolta hanno dato ragione alla rumena, brava nel finale a cambiare tattica, e provare ad attuare quel famoso piano B che nella carriera della Giorgi è sempre mancato. La trentenne di Bucarest ha capito che la tensione poteva giocare un brutto scherzo all’azzurra, così invece di provare a fare a spallate come le era riuscito (anche piuttosto bene) nel corso del match ha preferito indietreggiare di due passi, provando a far giocare alla Giorgi il maggior numero di palle possibili. Una tattica che ha pagato, permettendole di completare una rimonta che solo qualche minuto sembrava impossibile, specie quando la Giorgi si è trovata avanti 4-3 40/0, oppure ha servito per il match sul 5-4. Con la vittoria a un passo, oggi, le è sempre mancato qualcosa.
SEMBRAVA FATTA, INVECE…
La sconfitta è un vero peccato, perché l’azzurra era riuscita a raddrizzare una situazione diventata piuttosto complicata fra primo e secondo set, per un dolore alla coscia sinistra avvertita durante un allungo. Sul 5-4 del primo set Camila ha chiamato papà Sergio, che le ha suggerito di ritirarsi se riteneva che il problema non le permettesse di continuare, invece è andata avanti e un bel game di risposta le ha immediatamente dato il set. Tuttavia, anche se il fastidio è emerso soltanto in un paio di situazioni, è bastato a destabilizzare mentalmente l’azzurra, costretta già due volte nel 2018 a fermarsi per un problema muscolare alla gamba. Nel secondo set è subito finita sotto per 4-0 e nonostante un buon tentativo (con tre game vinti di fila) non è riuscita a recuperare, faticando a far male fa fondo campo. Tuttavia, un break in avvio di terzo l’ha risvegliata e un delicatissimo sesto game vinto da 15-40, con una seconda profondissima che ha toccato un pizzico di riga, sembrava il crocevia dell’incontro. Ha ferito l’avversaria, che ha passato i minuti successivi a ripensare all’occasione svanita per qualche millimetro; il break l’ha trovato Camila e sul 4-3 40/0 in pochi avrebbero scommesso sulla Buzarnescu. Come in pochi l’avrebbero fatto dopo che, appena recuperato il break con cinque punti di fila, ha perso di nuovo la battuta nel nono game. Invece, quando la sfida si è trasformata in una battaglia di nervi ha avuto ragione lei, optando per una tattica più attendista e vincendo gli ultimi tre giochi dell’incontro. È stata glaciale nell’ultimo: sul 15-15 si è inventata un meraviglioso diritto lungolinea da lontanissimo dopo aver difeso tre o quattro pallate della Giorgi, sul 30-30 ha trovato un altro winner e l’ultimo punto non ha nemmeno dovuto giocarlo, complice un doppio fallo dell’azzurra. Un brutto modo per chiudere quello che resta comunque un bel torneo, e ha ribadito la competitività sulla terra della Giorgi formato 2018. La rivedremo nelle qualificazioni degli Internazionali d’Italia, a tre anni dall’ultima apparizione.

WTA INTERNATIONAL PRAGA – Semifinali
Mihaela Buzarnescu (ROU) b. Camila Giorgi (ITA) 4-6 6-3 7-5
Petra Kvitova (CZE) b. Shuai Zhang (CHN) 7-6 6-0
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